Trenitalia incontra la scuola a Catanzaro

BDe491  a Castione

BDe491 a Castione

Un giorno di scuola diverso per gli alunni della scuola media “Vivaldi” di Catanzaro Lido dove stamattina responsabili della Direzione Trenitalia Calabria hanno tenuto una lezione “speciale”. L’iniziativa si inserisce nel quadro delle attività della Divisione Passeggeri Regionale di Trenitalia, per avvicinare i giovani al mondo dei treni e, allo stesso tempo, sensibilizzarli verso un uso più consapevole e responsabile del mezzo di trasporto collettivo più sicuro e rispettoso dell’ambiente. Ai ragazzi è stato illustrato con l’ausilio di filmati e diapositive il mondo del trasporto regionale in Italia ed in Calabria. Le semplici regole da osservare prima, durante e dopo il viaggio sono stati gli argomenti principali della speciale lezione, seguita con grande attenzione dagli studenti che hanno mostrato notevole interesse. Una parte della presentazione è stata poi dedicata alle “piccole inciviltà quotidiane”, evidenziando come gesti apparentemente innocui (residui di cibo lasciati in vettura, chewing-gum attaccati su sedili, pareti o pavimenti, piedi poggiati sulle poltroncine, scritte con penne o pennarelli) diventino invece causa di consistenti danni sia economici, sia di immagine. La lezione si è conclusa con una dimostrazione pratica di come si convalida il biglietto prima del viaggio con i treni regionali, servendosi di una macchina obliteratrice portata in classe per l’occasione. Sul retro dei biglietti adoperati per la simulazione alcuni alunni hanno voluto testimoniare la loro esperienza scrivendo brevi considerazioni sulla giornata, facendone gradito omaggio a Trenitalia.

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Valle d’Aosta, CeSMoT, urgente apertura tavolo di trattative per scongiurare tagli al servizio ferroviario

Valle d’Aosta, CeSMoT, urgente apertura tavolo di trattative per scongiurare tagli al servizio ferroviario

La recente notizia che Trenitalia, a partire dal prossimo 2 Marzo, rimodulerà il servizio ferroviario sulle linee Ivrea – Aosta ed Aosta – Prè St. Didier (http://www.fsnews.it/cms-file/allegati/trenitalia/in_regione/vco-aostamarzo2014.pdf), ci ha lasciato enormemente stupiti e preoccupati, alla luce delle ripercussioni che tale provvedimento potrà avere sulla mobilità dei numerosi pendolari che quotidianamente utilizzano il vettore ferroviario per i loro spostamenti. Come CeSMoT, pur comprendendo in pieno le ragioni di trenitalia, che si trova a gestire  da lungo periodo dei servizi in assenza di copertura finanziaria, riteniamo che un taglio così drastico, per di più a metà anno, avrà pesanti ripercussioni per l’utenza, che da un giorno all’altro si troverà costretta a riprogrammare i propri spostamenti, senza considerare l’affollamento che le soppressioni provocheranno sui pochi treni rimasti. Chiediamo, per tanto, al Ministro Lupi ed al nuovo governo un impegno nell’erogare i fondi di cui Trenitalia è creditrice ed a Trenitalia uno piccolo sforzo per posticipare qualsiasi decisione per lo meno fino al termine dell’anno scolastico, e l’apertura in tempi rapidi di un tavolo di confronto tra regione valle d’Aosta, enti locali, Ministero e Trenitalia, al fine di definire un nuovo contratto di servizio, che definendo compiti e competenze, possa finalmente rilanciare il trasporto in Valle.
 
CeSMoT – Centro Studi Sulla Mobilità e i Trasporti

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Le sigle dei treni merci

Merci FFS

Le varie sigle con cui vengono classificati e distinti i treni passeggeri sono note più o meno a tutti. Meno note sono le sigle con cui vengono identificati i treni merci, in quanto gli orari di questi treni sono presenti solo su pubblicazioni di servizio ad uso internodi RFI (come ad esempio gli M53). In questa pagina verranno illustrati i significati delle varie sigle e le differenze tra i vari tipi di treni merci. 

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La Stazione di Chop(Ucraina)

 

Il locomotore diesel MAV 416 154 (M41 Ganz) è pronto a partire dalla stazione di Tchop (Ucraina) alla testa del breve treno internazionale 6217 diretto a Zahony (Ungheria) il 03/01/2014

Il locomotore diesel MAV 416 154 (M41 Ganz) è pronto a partire dalla stazione di Tchop (Ucraina) alla testa del breve treno internazionale 6217 diretto a Zahony (Ungheria) il 03/01/2014

La Stazione di Chop (Чоп), nell’Oblast di Transcarpazia (Закарпатська область) ,  a circa 30 Km dal capoluogo Užhorod (Ужгород) , è situata nei pressi del confine tra Ucraina ed Ungheria nonché a poca distanza dal confine con la Slovacchia. A dispetto  di un traffico viaggiatori attualmente  non elevatissimo   (cfr 

Il tabellone con gli orari dei treni nella stazione di Chop

Il tabellone con gli orari dei treni nella stazione di Chop

http://uz.gov.ua/en/passengers/timetables/?station=20115&by_station=Search ) la stazione, situata lungo alla confluenza delle linee Lviv – Stryi – Budapest e Lviv – Uzhgorod- Košice , deve la sua importanza al fatto che in questa stazione avvengono, oltre ai normali controlli doganali , le operazioni di cambio carrelli, al fine di permettere la circolazione dei rotabili europei sulla rete russa (con scartamento 1524 mm) e viceversa. L’impianto presenta inoltre  alcuni binari a doppio scartamento (1435 / 1524 mm) ed è gestito dalla Ferrovie Ucraine (UZ)

Oltre ad alcuni treni internazionali e a lunga percorrenza, esistono dei collegamenti con le vicine città di confine di Zahony (Ungheria) e Čierna nad Tisou (Slovacchia)

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CeSMoT: Condanniamo Occupazioni FrecciaClub

imag0513COMUNICATO STAMPA :

Condanniamo con forza quanto accaduto nella giornata di ieri, quando pochi facinorosi dimostranti, con pretestuose motivazioni,  hanno deciso di occupare i FrecciaClub di Roma, Torino e Bologna causando forti disagi ai viaggiatori. La loro richiesta di ottenere treni a prezzi “politici” per partecipare alla manifestazione di sabato è una decisione commerciale che spetta solo ed esclusivamente a Trenitalia, e che, a nostro giudizio, non può e non deve essere estorta con manifestazioni come quella accaduta che hanno come unico scopo quello di “creare confusione e disagi” . Pur essendo lieti del fatto che i manifestanti vogliano arrivare a Roma con un mezzo ecologico come il treno, invece che con autobus o macchine,  non possiamo non notare la palese contraddizione di chi da un lato si professa “No-TAV” e dall’altro vorrebbe utilizzare proprio il Treno Alta Velocità a cui tanto si oppone, per di più ad un prezzo inferiore a quello praticato ai comuni viaggiatori. Desideriamo infine esprimere tutta la nostra solidarietà ai viaggiatori colpiti dai disagi ed al personale Trenitalia coinvolto, auspicando, per il futuro, maggiore controllo da parte delle strutture preposte affinché si eviti i ripetersi di simili eventi.

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3 ottobre 1839: la locomotiva Vesuvio inaugura la Napoli – Portici e fa il suo ingresso nella storia d’Italia

Locomotiva Bayard al Museo di Pietrarsa (NA)Locomotiva Bayard al Museo di Pietrarsa (NA)

Era il 3 ottobre del 1839 quando la locomotiva a vapore Vesuvio inaugurava la prima linea ferroviaria italiana percorrendo il tratto tra Napoli – Portici. Alle 10 del mattino di 174 anni fa, alla presenza del re Ferdinando II di Borbone e delle più alte cariche del Regno delle Due Sicilie, la locomotiva sbuffò la sua prima nuvola nera iniziando il suo viaggio su quel tratto a doppio binario della lunghezza di 7,25 km che da lì avrebbe cambiato la storia d’Italia. L’evento segnò l’inizio della gloriosa storia delle strade ferrate italiane, che dalla Napoli – Portici iniziarono quel lungo percorso che negli anni avrebbe infatti mutato le abitudini sociali, culturali ed economiche dell’intero Paese. La fortunata intuizione regale di Ferdinando II, che diede il via alla costruzione delle nuova ferrovia, fece intravedere ampie prospettive economiche, motivo per cui nacque il famoso edificio borbonico di Pietrarsa – oggi tra i musei ferroviari più importanti del mondo – che presto divenne un’officina specializzata nella costruzione di locomotive e materiale rotabile. Il 3 ottobre del 1839 la locomotiva Vesuvio non inaugurò solo una moderna concezione di trasporto, ma seguì l’inizio di un periodo storico dove il Sud Italia fu un florido modello di industria meccanica e siderurgica.

 

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CeSMoT:sconcertati per mancata riapertura Avezzano – Roccasecca

La notizia della mancata riapertura della ferrovia Avezzano – Roccasecca ( http://www.fsnews.it/cms/v/index.jsp?
vgnextoid=da11c31e913f0410VgnVCM1000008916f90
aRCRD
)ci lascia assolutamente sconcertati.
Pur comprendendo la necessitá dei lavori di manutenzione ci chiediamo come mai durante il petiodo estivo,in cui era stata annunciata la chiusura per lavori di “manutenzione” non sia stato fatto asdolutamente nulla e non si sia vista l’ombra di un solo operaio.
Non vorremmo che dietro la scusa dei lavori ci sia la precisa volontá di sbarazzarsi definitivamente della linea,cosí come giá avvenuto in altre parti d’Italia. Chiediamo con urgenza un concreto impegno da parte delle regioni Lazio ed Abruzzo d per una rapida riapertura della linea e l’istituzione di un osservatorio permanente sullo stato dei lavori,così come chidiamo af RFI di definire un piano di interventi indicando chiaramente un cronoprogramma dei lavori. Desideriamo infine far ricordare all’Ing. Moretti ed ai vertici del gruppo FS,che l’Italia non è composta solo dalle linee af Alta Velocità,di cui nessuno nega l’utilità e dove riconosciamo gli ottimi risultati ottenuti dal Gruppi FS,ma anche di tante linee secondarie che assicurano la mobilitá di studenti e pedolari.Un importante patrimonio che non puó e non deve scomparire

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Chiusura Ferrovie Secondarie

Ancora una volta assistiamo alla chiusura di alcune tratte ferroviarie italiane. Dopo un’estate trascorsa con il ventilato rischio di soppressione della Roccasecca – Avezzano, l’autunno porta nuovi tagli in Piemonte, con la sospensione del servizio sulla Vercelli – Casale Monferrato, linea che si aggiunge al copioso elenco di linee chiuse dalla folle e sconsiderata politica in materia di trasporti della Regione Piemonte. Nubi minacciose aleggiano anche sulla Cecina – Saline di Volterra, che non vede treni dal lontano giugno 2012 (da allora è stato un continuo di immotivate e misteriose soppressioni giornaliere) e di cui sembra quasi certa la chiusura.

Senza dimenticare le linee sospese a tempo “indeterminato” a causa di eventi naturali, come la Sacile – Gemona, la Priverno – Terracina, la Benevento – Bosco Redole e la Trapani – Palermo (via Milo) i cui lavori di ripristino non sono mai iniziati e dove, anzi, si assiste ad un continuo rimpallo di “competenze” tra RFI ed enti locali.

In un periodo di crisi come questo, con il prezzo della benzina destinato ad aumentare e la necessità di ridurre l’inquinamento atmosferico, ci sembra incoerente abbandonare a loro stesse le ferrovie secondarie, etichettandole come “rami secchi”. gran parte di esse sono vittime di mala gestione e di orari spesso poco rispondenti alle reali necessità dell’utenza, senza dimenticare che spesso si assiste ad una scarsa, se non nulla, integrazione con gli altri vettori locali (autolinee).

Auspichiamo, da parte di Regioni, RFI e Trenitalia, una radicale inversione di tendenza e la messa in campo di concrete iniziative per il rilancio del trasporto ferroviario sulla rete “secondaria” italiana

 

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Treni Merci Pendolari

Si tratta di treni merci che riprendono i concetti e le tecnologie usate dai moderni treni passeggeri (p.es Tilo). Hanno cabine di guida davanti e dietro, raggiungono velocità di 120/140 Km/h e dispongono di un’alimentazione ibrida (elettrico/diesel). Hanno una lunghezza fissa, trasportano prevalentemente container che, grazie a un sistema di trasbordo orizzontale, possono caricare e scaricare direttamente sugli autocarri. Con questi nuovi treni il trasporto merci, anche su corte e medie distanze, è meno caro rispetto al trasporto su strada. Il trasporto è inoltre più affidabile grazie al fatto che i treni hanno orari precisi e cadenze regolari.

La Coop Svizzera ha sviluppato un nuovo concetto logistico. Dal 2015 trasporterà le merci dalle centrali ai centri di distribuzione regionale con treni pendolari. La Coop prevede di risparmiare ca. 60 milioni di franchi l’anno e in più avrà un sistema di trasporto più affidabile e favorevole all’ambiente.

RailValley ha elaborato un piano di massima per la costruzione e messa in servizio di una flotta di treni merci pendolari che servono il Ticino. La costruzioni e manutenzione dei convogli potrebbe avvenire alle Officine di Bellinzona.

L’ostacolo maggiore alla realizzazione del progetto è la mancanza di aiuti finanziari alla messa sul mercato di prodotti innovativi (vedi punto 8.9). L’Ufficio federale dei trasporti non ha ancora stabilito quali criteri usare per i 200 milioni. Se si dovesse andare nella direzione di sostenere la messa sul mercato di prodotti innovativi, la costruzione di treni merci di nuova generazione potrebbe iniziare. L’economia ticinese potrebbe avere un sistema di trasporto merci nord/sud meno dipendente dalle condizioni stradali. Il Ticino e le Officine avrebbero modo di inserirsi in un nuovo mercato (costruzione manutenzione di treni) dalle prospettive molto ampie e interessanti.

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Trenitalia ed Enel Energia insieme per l’efficienza energetica dell’Impianto di Manutenzione Frecciarossa di Napoli

Ottimizzazione ed efficienza energetica degli impianti di manutenzione dei treni Frecciarossa. Questo prevede il protocollo d’intesa firmatolo scorso 9 luglio da Vincenzo Soprano, Amministratore Delegato di Trenitalia, e Gianfilippo Mancini, Direttore Divisione Generazione ed Energy Management e Mercato Italia di Enel. L’intesa include, in particolare, interventi di efficientamento dell’Impianto Dinamico Polifunzionale di Napoli per la manutenzione. Secondo quanto stabilisce l’accordo, Enel Energia si occuperà della realizzazione del check-up e dell’analisi dei consumi di energia della struttura collegata alla stazione centrale di Napoli, attraverso l’installazione, gestione e analisi di un sistema di monitoraggio dei carichi elettrici. Questa operazione porterà alla definizione della “base line” dei consumi e all’individuazione delle opportunità di razionalizzazione ed efficientamento energetico.

Segue su http://www.ilmondodeitreni.it/dblog/articolo.asp?articolo=467

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