“Condividiamo pienamente la posizione espressa da Legambiente su una questione a noi molto cara, il ritorno del tram su Via Nazionale. Complimenti al presidente di Legambiente Lazio, Lorenzo Parlati, per la lodevole iniziativa di coinvolgere il ministro Rutelli sulla questione”. E’ il commento del CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti. “Il tram su Via Nazionale – prosegue il CeSMoT – non offenderebbe nessun canone urbanistico, architettonico e visivo. I tram hanno transitato lungo la storica via rappresentandone nel tempo uno degli elementi caratterizzanti fino alla sciagurata riforma tranviaria del 1930. La stessa attuale Via Nazionale è oggi “deturpata” dalla linea aerea che alimenta l’illuminazione pubblica. Inoltre i binari del tram consentirebbero di tutelare anche il sampietrino, che si adatterebbe perfettamente all’infrastruttura tranviaria”. “Ci aspettiamo – conclude il CeSMoT – che con una sinergia tra Sovrintendenza e Ministero, la promessa del Comune di Roma diventi realtà, e i prossimi lavori per il risanamento di via Nazionale, vedano a sorpresa anche la posa di binari per portare l’8 a Termini”.
Archivio mensile:Marzo 2007
METRO A: CESMOT, “PERSONALE MET.RO. E TRAMBUS ANGELI DEL TRASPORTO PER GARANTIRE MOBILITA’ “
“La giornata di oggi ha visto scendere in strada dei veri e propri “angeli” del trasporto pubblico. Solamente grazie alla grande professionalità e competenza del personale di Metropolitana di Roma e di Trambus, nonostante le difficoltà e le problematiche di un traffico cittadino che non tende a diminuire, si è riuscito ad evitare problemi ben maggiori nella mobilità lungo la direttrice Appia e le altre tratte della linea A”. Lo dichiara il CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, commentando l’interruzione avvenuta questa mattina lungo la linea A della metropolitana di Roma. “La chiusura della tratta Termini – Arco di Travertino lungo la principale linea metropolitana capitolina per un problema infrastrutturale – prosegue il CeSMoT – dimostra la forte presa di coscienza dell’azienda capitolina che gestisce la sotterranea, che compresa la gravità della situazione ha adottato immediatamente i provvedimenti necessari per tutelare la sicurezza e l’incolumità delle migliaia di cittadini che ogni giorno si muovono a bordo dei treni della linea A” “Piuttosto che criticare – conclude il CeSMoT – c’è da lodare l’impegno del personale e delle aziende, che con un grande lavoro di sinergia hanno permesso il regolare funzionamento della metropolitana tra Battistini e Termini e tra Arco di Travertino e Anagnina, integrato con un servizio sostitutivo Trambus lungo la tratta interessata all’interruzione. Lamentarsi dei disagi del trasporto pubblico in una giornata particolare come questa sminuisce ed offende la professionalità dei dipendenti e il dispiegamento di uomini e di mezzi messo in campo oggi per evitare problemi di mobilità ben maggiori”.
ATAC:CESMOT, “INTERVENIRE SUL QUOTIDIANO PER PROGRAMMARE IL FUTURO”
“Prima di tutto viene il cliente, ed è indispensabile programmare interventi immediati e sul quotidiano. E’ questo l’unico modo per permettere un vero rilancio del trasporto pubblico locale a Roma e contribuire veramente a salvaguardare la salute dei cittadini”. E’ il commento del CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, sui i risultati dell’indagine “Customer satisfaction servizi alla mobilità pubblica e privata del Comune di Roma” eseguita dall’Istituto Piepoli per conto di Atac. “Se il romano utilizza poco il mezzo pubblico – prosegue il CeSMoT – è anche a causa purtroppo di un’immagine dello stesso troppo negativa. Mezzi di trasporto sporchi e affollati, continui disagi a causa di guasti, disservizi e ritardi per colpa del traffico, stazioni della metropolitana e delle ferrovie urbane che necessitano di un maggiore controllo”. “Meno dei due terzi della popolazione residente utilizza abitualmente il mezzo pubblico – aggiunge il CeSMoT – e spesso chi decide di utilizzarlo lo fa come una scelta consapevole per migliorare la città o perché non ha altre alternative. La soddisfazione del cliente, la sua fidelizzazione, così come la conquista di nuovi potenziali utenti si può ottenere unicamente investendo risorse sul quotidiano e offrendo un servizio che sappia essere all’altezza delle esigenze e delle richieste di mobilità di una città complessa come Roma”. “Nel prossimo futuro – conclude il CeSMoT – ci aspetta uno scenario per i trasporti incoraggiante e positivo sotto molti aspetti. Però le migliaia di pendolari romani che utilizzano il trasporto pubblico capitolino vivono problemi quotidiani sui quali chiedono a gran voce di intervenire con priorità “.
VIA NAZIONALE: CESMOT, “STUDIARE ESEMPI GIA’ REALIZZATI PER RIPORTARCI IL TRAM”
“Siamo pienamente soddisfatti della conferma da parte dell’assessore Calamante che il Comune di Roma intende continuare ad investire sul tram. Per reinserire la linea tramviaria lungo via Nazionale, nonostante i vincoli imposti dalle Sovrintendenze, vogliamo solamente ricordare all’assessore l’esempio di Bordeaux, dove nel centro storico della cittadina francese i tram già da parecchi anni transitano senza alimentazione aerea, e quello che si sta realizzando a Firenze, dove la futura tramvia attraverserà piazza del Duomo alimentata autonomamente. Senza dimenticare gli esempi di Padova al Prato delle Valli o di Roma stessa, dove il filobus giunge a Termini ad aste abbassate”. Commenta in una nota il CeSMoT, Centro Sudi sulla Mobilità e i Trasporti, le positive affermazioni dell’assessore capitolino ai Trasporti, Mauro Calamante, ad un futuro ritorno del tram lungo via Nazionale. “Ci auguriamo – conclude il CeSMoT – quindi che oggi sia la premessa di una ancor più bella promessa. Riportare il tram nel centro di Roma come cuore della mobilità capitolina”.
TRASPORTI: CESMOT: “PROGETTO DELLA NUOVA VIA NAZIONALE E’ INCOMPLETO SENZA IL TRAM”
“Dopo anni di progetti finalmente a breve prenderanno il via i lavori per riqualificare Via Nazionale e via IV Novembre. Interventi per migliorare l’aspetto e la fruibilità di una delle strade commerciali più importanti della capitale, che agevoleranno anche le migliaia di utenti che vi transitano giornalmente a bordo dei mezzi pubblici. Ma nel progetto manca l’elemento fondamentale. Il tram da largo Argentina, piazza Venezia fino a Termini”. E’ il commento del CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, in merito al progetto del Comune di Roma per nuovo aspetto più elegante e pratico di Via Nazionale e via IV Novembre. “Quello che rimane incomprensibile – prosegue il CeSMoT – è l’assenza dell’elemento più importante, in particolar modo per la mobilità pubblica. Verrà realizzata una corsia di marcia centrale, ma non ci passerà il tram. L’8, dopo 10 anni di attese non arriverà più a Termini, rimanendo orfana della tratta più importante. Non si completa quindi l’intervento più importante, una necessità per i migliaia di pendolari e turisti che giornalmente affollano l’asse Termini – Piazza Venezia, ma che proseguono anche sulle direttrici di Trastevere, San Pietro e Aurelia. Ci lascia quindi ancor di più perplessi l’ennesima scelta di non investire sul “ritorno” del tram, in considerazione anche del fatto che la sovrintendenza proprio su via Nazionale aveva sciolto ogni dubbio in merito, ponendo unicamente il vincolo che con i lavori si ripristini l’aspetto della via con le caratteristiche di inzio ‘900. Quando appunto il tram percorreva via Nazionale”. “Gli interventi previsti lungo via Nazionale/ via IV Novembre – conclude il CeSMoT – con la rimozione dei sampietrini e la sostituzione con una nuova piattaforma fono assorbente, farà perdere senza dubbio dal punto di vista urbanistico la caratteristica pavimentazione della via. Si ridurranno però sensibilmente anche le condizioni di disagio in cui sono costretti a viaggiare i passeggeri degli autobus a causa delle buche e del fondo stradale dissestato. Via Nazionale è una delle strade più trafficate dai mezzi pubblici, e un perfetto stato del manto stradale oltre a migliorare il confort a bordo, può permettere anche di regolarizzare meglio le frequenze e ridurre ai mezzi il rischio di guasti causati dalle forti sollecitazioni. Trovare una soluzione per il transito dei tram avrebbe ulteriormente rafforzato il sistema a servizio del centro storico, realizzando un sistema a rete tra la metro A (stazioni Termini e Repubblica) e la futura linea C (Stazioni Venezia e Argentina)”.