“Appoggiamo con forza e promuoviamo anche da parte nostra la proposta del consigliere regionale Erder Mazzocchi per la realizzazione di una cabina di regia che controlli e regoli le fasi della chiusura della ferrovia regionale Roma-Pantano per i lavori di trasformazione nella linea C della metropolitana”.
Lo dichiara il CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, commentando la proposta del consigliere regionale di An Erder Mazzocchi per promuovere una cabina di regia che coinvolga Comune di Roma, Regione Lazio, Metropolitana di Roma, RomaMetropolitane, MetroCspa, tutte le associazioni e gli utenti in merito gli interventi per la linea C.
“La chiusura indiscriminata della Roma-Pantano nella tratta terminale tra Torrenova e il capolinea terminale di Pantano – prosegue il CeSMoT – rischierebbe di avere conseguenze tragiche non solo per la mobilità dell’VIII municipio, ma di tutto il quadrante est di Roma che gravita per i propri spostamenti sulla via Casilina. Istituzioni e società devono compiere un profondo atto di coscienza e esaminare a fondo gli interventi previsti, operando se necessario una chiusura della linea a regressione partendo da Pantano, lasciando di volta in volta attivo un solo binario fino a giungere nei prossimi anni alla congiunzione con la costruenda linea C con minori disagi per gli oltre 35000 pendolari romani che utilizzano l’attuale ferrovia”.
“E’ importante agire subito – aggiunge il CeSMoT – in questa fase di ridefinizione del futuro della linea, perchè anche gli utenti possano far sentire la loro voce, le loro proposte e le loro osservazioni di utilizzatori quotidiani. Per questo motivo intendiamo operare maggiormente sul territorio in sinergia con i comitati dei pendolari che operano lungo la linea della Casilina”.
“Chiudere anticipatamente da Torrenova a Pantano – commenta David Nicodemi del Comitato Roma Pantano – rischia di portare al collasso la via Casilina aumentando il traffico e l’inquinamento. Ci uniamo al CeSMoT, con il quale condividiamo intenti e passione, e siamo pronti a scendere in piazza per tutelare gli interessi dei cittadini del quadrante est della città per sensibilizzare le istituzioni affinchè si rendano conto delle potenzialità e della funzionalità della tratta che hanno intenzione di chiudere”.