“Realizzare la linea tramviaria su via Nazionale è l’unica vera soluzione per migliorare la qualità della vita dei cittadini, per migliorare l’immagine della strada liberandola dal traffico e dallo smog e per tutelare i caratteristici sampietrini di porfido rosso. Per questo aderiamo alla manifestazione di Legambiente e delle altre associazioni di utenti del trasporto pubblico per affermare a gran voce l’importanza di un’infrastruttura vitale per la mobilità romana”.
Lo dichiara il CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, a margine della manifestazione organizzata da Legambiente per chiedere
il prolungamento del tram 8 lungo via Nazionale.
“Condividiamo con gli amici delle associazioni ambientaliste, di utenti e di appassionati la stessa battaglia per il ritorno del tram –
prosegue il CeSMoT – per difendere e rilanciare una delle più trafficate e commerciali strade romane, che continua ad essere un angosciante susseguirsi di buche, fondo stradale sconnesso e pessimo esempio di degrado urbano. Un triste e purtroppo evidente esempio dell’immobilismo romano che arreca grandi danni all’immagine della nostra capitale”.
“Ideale, e lo continueremo a ripetere – aggiunge il CeSMoT – sarebbe far coincidere il restyling della strada con i lavori per il prolungamento dell’8 da largo Argentina a Termini, perchè il tram non rappresenta un elemento invasivo e di degrado come si afferma da molte parti, ma una risorsa importante che si integra perfettamente nell’ambiente urbano. Anche grazie a soluzioni alternative che superano eventuali veti della sovrintendenza, come l’esperienza di Bordeaux, dove nel centro storico della cittadina francese i tram già da parecchi anni transitano senza alimentazione aerea, e quello che si sta realizzando a Firenze, dove la futura tramvia attraverserà piazza
del Duomo alimentata autonomamente. Senza dimenticare gli esempi di Padova al Prato delle Valli o di Roma stessa, dove il filobus giunge a Termini ad aste abbassate”.
“Si deve investire sul tram – ribadisce il CeSMoT – e continueremo a ripeterlo, perchè è un vettore ecologico che con una rete più estesa potrebbe già nel giro di pochi anni migliorare la qualità del trasporto pubblico a Roma. Ben vengano qundi proposte e progetti per rivitalizzare la rete, con investimenti e idee che sappiano prendere anche esempio dalla Germania, dove le linee tranviarie vengono potenziate e trasformate in metropolitane leggere o da Parigi, dove si sta lavorando per implementare la nuova rete urbana di tram, integrata con la metropolitana”.
“Ci auguriamo quindi – conclude il CeSMoT – che oggi sia la premessa di una ancor più bella promessa. Riportare il tram nel centro di Roma, cuore della mobilità capitolina”.