“Apprezziamo l’interesse rinnovato del presidente Tabacchiera per la rete tram di Roma, ma il vero rilancio deve partire principalmente da nuovi progetti ed una pianificazione che sappia tenere conto delle necessità quotidiane di mobilità della città. Ben venga quindi il recupero di quelle poche centinaia di metri di binari ancora nascosti sotto l’asfalto, ma che ben poco potranno fare però per ridare vitalità al servizio tramviario della Capitale”. Lo dichiara il CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, commentando l’incontro odierno tra il Campidoglio e la UIR sul futuro della mobilità romana.
“A Roma purtroppo – aggiunge il CeSMoT – abbiamo delle linee tram che viaggiano solo sulla carta, come il 3, che da troppi anni è ‘temporaneamente’ sostituito con bus, linee che rischiano la disaffezione dell’utenza per lavori troppo lunghi, come il 2, deviato per gli interventi di piazzale Flaminio e l’8, ancora orfano del suo capolinea naturale di Termini e linee invece al limite delle loro capacità come le tre in servizio lungo la Prenestina. Uno scenario poco incoraggiante e poco degno per una Capitale europea”. “Prendiamo quindi atto oggi – conclude il CeSMoT – della rinnovata volontà ad investire sul tram, senza tralasciare gli interventi fondamentali e razionali per una nuova rete metropolitana, e ci auguriamo che dalle parole possano seguire azioni concrete capaci di portare una vera innovazione nella mobilità romana, attraverso un discorso programmatico e una pianificazione che non dia ascolto agli interessi della politica e dei campanilismi, ma unicamente delle reali necessità della città e degli utenti”.
17 maggio 2010
Ufficio Stampa CeSMoT Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti a cura di Comunicazione 2.0