Apprendiamo con soddisfazione la notizia data dal DG ATAC Rettighieri con la quale si informa che la linea 90 express viene esercitata per l’80% con vetture filoviarie, rimarcando l’impegno aziendale. Indubbiamente, rispetto alla situazione disastrosa di pochi mesi fa quando vedere in circolazione un filobus era un evento raro, si è fatto un bel passo in avanti. Tuttavia, come CeSMoT, riteniamo che ci sia ben poco da vantarsi in quanto non sono state eliminate le criticità di cui soffre la linea: l’assurda scelta, compiuta dall’amministrazione comunale all’epoca della costruzione, di non installare il bifilare nella tratta Porta Pia – Termini, unita all’altrettanto assurda scelta di richiedere filobus con marcia autonoma a batteria, in assoluta controtendenza rispetto agli standard che prevedono l’impiego di un motore termico per la marcia autonoma, ha portato, insieme indubbiamente ad inefficenze nel processo manutentivo dei mezzi, alla ben nota situazione che vede il fermo di numerose vetture. Situazione destinata a ripetersi in assenza di provvedimenti correttivi come l’installazione del bifilare mancante. Desideriamo fare presente che la marcia autonoma serve per superare problematiche transitorie e non certo per il regolare esercizio, per di più su lunghe tratte. Desidereremmo infine anche sapere dal DG ATAC quali sarebbero le motovazioni che hanno portato alla scelta “gestionale atta a garantire il miglior servizio possibile all’utenza” di non esercitare con filobus la linea nel weekend: forse nel fine settimana i bus sono meno inquinanti o più comodi?