Il punto sulle ferrovie ex concesse

Da Trasporti&Mobilità Edizione del 22 dicembre, il punto sulle ferrovie ex concesse, l’opinione del CeSMoT

TM22 dicembre

 

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Comunicato Stampa – Trasporti CeSMoT: preoccupati da immobilismo amministrazione capitolina

4120_360zamaDopo oltre 100 giorni dall’insediamento della nuova giunta, dobbiamo purtroppo constatare il quasi totale immobilismo che regna nel settore dei trasporti. Se si eccettua il ritorno del tram 3 a Trastevere e l’immissione dei nuovi bus, entrambi frutto di decisioni delle precedenti amministrazioni, e le poche e confuse ideee sul futuro della metro C, il bilancio sull’operato dell’AssessorE Meleo è da ritenersi, allo stato attuale, del tutto insoddisfacente,e tutto ciò ci preoccupa fortemente. Non basta di certo “l’operazione trasparenza” sulle corse effettive della rete di superficie (servita alla fine quasi solo ad ATAC per coprire le sue inefficienze gestionali) o l’annunciata modifica alla linea 51, in vigore da domani, per gettare luce su una gestione del tutto “minimale” in linea con il minimalista programma che aveva il sindaco in campagna elettorale. Ci chiediamo ad esempio i motivi per cui non è stata ripresa l’opera di ottimizzazione della rete di superficie, o dove sono finiti i programmi di espansione della rete tramviaria. Finora abbiamo purtroppo sentito tanti fiumi di parole, più sui social network o su blog di partito che sul portale istituzionale del comune,  a cui non sono seguiti altrettanti fatti concreti. Speravamo che dopo il senatore assessore per hobby e l’immobilismo della gestione commissariale le cose cambiassero e ci fosse più attenzione verso il tpl e verso le esigenze di mobilità dei cittadini romani, ma dobbiamo constatare che per ora quasi nulla è cambiato. E, di certo, non aiutano le teorie complottistiche su presunti sabotaggi o le scuse che la situazione attuale è colpa delle precedenti amministrazioni. I romani hanno scelto di dare fiducia a chi ha promesso un cambio rispetto al passato, ed anche noi, come CeSMoT, ci aspettiamo fatti concreti. Urgente, a nostro giudizio, è definire una volta per tutte definire il futuro della ferrovia Roma – Giardinetti, il potenziamento della rete tramviaria con istituzione di nuove linee, la definizione della penosa questione dei minibus elettrici e delle linee un tempo esercitate con queste vettura scandalosamente soppresse da ATAC senza cercare alcuna alternativa, l’espansione della rete filoviaria, con il ritorno del 90 Express  totalmente esercitato con vetture filoviarie e la ripresa della riforma della rete di superficie, a partire da quella di Ostia,che, ricordiamo, essere ancora in gran parte risalente come percorsi agli anni ’60. Restiamo convinti e siamo d’accordo che sia per il momento saggia una politica dei piccoli passi, meglio piccole opere oggi ma certe che grandi opere dal futuro incerto. Questo non significa abbandonare ad esempio lo sviluppo della rete di metropolitane, come il prolungamento della B a Casal Monastero, ma semplicemente ridefinire i programmi, cercando l’adeguata copertura finanziaria e vigilando sulla realizzazione. Con RomaMetropolitane si è deciso di buttare l’acqua sporca con tutto il bambino, scaricando sui lavoratori le colpe di una pregressa malagestione, ma siamo convinti che anche per questa vicenda si riuscirà a trovare la giusta quadratura del cerchio, liquidando un’entità nata sotto i migliori buoni propositi ma trasformatesi in un pozzo senza fondo, senza danneggiare i lavoratori. Auspichiamo perciò che il giovane assessore, aiutato magari dalle competenze dei membri della commissione mobilità, in primis del presidente Stéfano, recuperi rapidamente il tempo perso e riesca nell’impresa di garantire ai romani il diritto alla mobilità. Ovviamente il ns auspicio è anche che l’opposizione sappia valutare i provvedimenti o proporre valide alternative senza “guerre di religione” .Perchè il trasporto pubblico è, lo ricordiamo, un bene comune e non ha e non deve avere colore politico.

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