Mentre il MIT accantona il progetto di riqualificazione della Roma-Giardinetti, inserito nel PUMS, la Regione Lazio continua a glissare e Roma Capitale tarda ad acquisire l’infrastruttura, la linea affonda giorno dopo giorno. Come se non bastassero i disservizi quotidiani, complice un materiale ormai vetusto, uno svio, fortunatamente senza conseguenze, è avvenuto questa mattina presso il deposito di Centocelle, durante le consuete operazioni di manovra. Il tempo delle chiacchiere è ormai terminato e questa linea, che gioca un ruolo fondamentale nella mobilità della Casilina, deve uscire dal limbo nel quale è caduta a causa dell’intollerabile menefreghismo istituzionale. Come CeSMoT ci uniamo alle richieste delle altre associazioni del settore, tra cui TrasportiAmo, e riteniamo sia urgente ed indifferibile che Regione e Comune si affrettino a spiegare ai cittadini cosa intendono fare della linea e se nel 2020 dovranno continuare a fare i conti con l’inefficiente gestione ATAC, colpevole anche dell’assurda limitazione della linea a Centocelle. Il tempo delle chiacchiere è terminato, ora è tempo di rilanciare un’infrastruttura strategica per la mobilità della Casilina
Archivio mensile:Dicembre 2019
CeSMoT 2020
In attesa di definire la programmazione delle attività per il 2020,si ritiene opportuno sospendere le attività sociali a tempo indeterminato, anche alla luce della necessità di rinnovare gli organi sociali che operano ormai in regime di proroga straordinaria. Spetterà alla futura assemblea decidere se confermare o meno il mandato del presidente e di nominare i nuovi consiglieri al fine di ripristinare la piena funzionalità del Consiglio Direttivo. L’ordinaria attività dell’associazione viene garantita, ai sensi dell’art.8 /1 e dell’art 12 dello Statuto, dall‘assemblea generale dei soci fondatori. Contestualmente, fino a nuova nomina, viene prorogato il mandato del presidente per il disbrigo degli affari correnti. Eventuali attività straordinarie verranno deliberate dall’Assemblea Generale dei Soci Fondatori.
Il Presidente f.f.
Omar Cugini
Comunicato Stampa – CeSMoT,contrariati da chiusura stazione metro Cornelia
La prossima chiusura della stazione metro di Cornelia ci lascia fortemente perplessi è contrariati. Appare a ns giudizio inspiegabile la mancanza di programmazione da parte di atac nella revisione ventennale degli impianti. Si poteva e si doveva fare diversamente, tenuto conto che si sa da vent’anni, in quanto così impone normativa, che nel 2019 andava fatta la revisione ventennale obbligatoria.Sarebbe bastata un minimo di programmazione per anticipare i tempi ,iniziando magari da quelle scale mobili già ferme da mesi. Ancora una volta invece,gli apprendisti stregoni di ATAC,totalmente disinteressati all’utenza, complice una amministrazione comunale di inetti, chiude l’ennesima stazione della metropolitana,per di più in pieno periodo di festività natalizie. Davvero pensano che basterà una navetta autobus per limitare i disagi? Forse qualcuno ha dimenticato che Cornelia è un importante nodo di scambio che vede oltre ai capolinea ATAC anche il capolinea delle linee CoTraL provenienti dalla.direttrice Aurelia. Cosa ha da dire all’utenza l’assessore facente funzioni Calabrese o l’esimio presidente della commissione mobilità Stéfano?Tra un selfie e l’altro avranno il coraggio di scusarsi con l’utenza? Abbiamo 3 stazioni chiuse ,senza contare tutte quelle con scale mobili guaste. A poco più di un anno dalle elezioni non regge più la scusa che è colpa di chi c’era prima. Ora la colpa è solamente di chi amministra comune ed Atac.
Comunicato Stampa – CeSMoT: Legambiente certifica disastrosa gestione ATAC delle ferrovie regionali
Il consueto dossier annuale di Legambiente, Pendolaria, sullo stato di salute delle ferrovie in Italia, conferma, puntuale e implacabile, il disastro delle linee Roma-Viterbo e Roma-Lido gestite da ATAC. I circa 75000 passeggeri che ogni utilizzano la linea si ritrovano con treni sovraffollati e vecchi, che viaggiano in media a 39 km/h, e che di conseguenza necessitano di una manutenzione sempre maggiore e non garantiscono la puntualità delle corse. Basta scorrere ogni giorno i social per leggere come i pendolari testimoniano il declino della linea e del servizio. La crisi della linea non è un evento recente, ma coincide con l’assunzione, nel 2010 del servizio da parte di ATAC, capace di dissipare in breve tutto il Know-how ereditato da Met.Ro. SpA, a sua volta erede della tradizione ferroviaria di STEFER. Complice i tagli al settore ed un totale disinteresse da parte della Regione Lazio, proprietaria dell’infrastruttura, i problemi si sono gradualmente amplificati fino ad arrivare al disastro attuale, accentuato dalla disposizioni di ANSF alle quali ATAC ha colpevolmente e tardivamente adempiuto (oltretutto nella maniera più restrittiva possibile, il tutto a scapito della regolarità del servizio). Così utenti e pendolari si trovano quotidianamente a fare i conti con treni soppressi e disservizi, senza dimenticare le corse sostituite da autobus e la mancata accessibilità di stazioni e mezzi per i disabili. Non meglio vanno le cose sulla Ferrovia Roma – Lido che resta ancora tra le peggiori d’Italia perché nessun cambiamento è avvenuto e nessun cambiamento è alle porte, con ancora gli stessi problemi vissuti dai pendolari ed una situazione del servizio davvero vergognosa per i ritardi e per il degrado in cui versano le stazioni. Anche qui troviamo un drastico calo del servizio, complice la diminuzione dei convogli disponibili, ritardi e soppressione di corse. Non inclusa nel rapporto, ma non per questo esente da disservizi è la ferrovia Roma – Giardinetti, da alcuni anni ormai vergognosamente e pretestuosamente limitata alla stazione di Centocelle per le ben note follie trasportistiche di ATAC, secondo la quale tra Centocelle e Giardinetti la linea sarebbe un doppione della Metro C. Anche su questa linea l’utenza deve fare i conti con stazioni prive di qualsiasi servizio e mezzi obsoleti (alcuni con oltre 90 anni di servizio) e non accessibili ai disabili. Come CeSMoT riteniamo che la situazione sia inaccettabile e restiamo fortemente perplessi nella scelta della Regione Lazio, finora complice di ATAC nel disastro delle tre ferrovie, di affidare a partire dal prossimo anno la gestione dell’infrastruttura della Roma – Lido e della Roma – Nord ad ASTRAL ed il servizio, a partire dal 2021, a CoTraL. Sebbene siano entrambe realtà consolidate nei loro settori di competenza, nonchè lodevoli esempi di efficienza gestionale,mancano, allo stato attuale, di adeguato know-how nella complessa materia del trasporto ferroviario, essendosi occupati, rispettivamente, di manutenzione stradale e trasporto su gomma. Il rischio di un travaso nei nuovi gestori di parte del personale ATAC co-responsabile dell’attuale situazione, è un’ipotesi da non sottovalutare ed accuratamente da evitare. A nostro giudizio sarebbe stato più opportuno seguire l’esempio Umbro, dove la gestione ed il rinnovo dell’infrastruttura ex FCU è stata affidata ad RFI, gestore dell’infrastruttura ferroviaria nazionale. Ipotesi inizialmente prevista dalla regione ma poi misteriosamente scartata. Attendiamo, in ogni caso, di conoscere concretamente, da parte del Presidente Zingaretti (sperando che il suo ruolo di segretario del PD non gli sottragga troppo tempo da dedicare alla regione di cui è presidente) e dell’assessore Alessandri (finora molto poco attento alle questioni ferroviarie) quale futuro abbia in mente la regione Lazio. per le sue tre ferrovie: finora di chiacchiere ne sono state spese tante ma di fatti se ne sono visti veramente pochi. Utenti e pendolari di queste linee non meritano e non possono più di essere considerati cittadini di serie B
Petizione per riqualificazione Ferrovia Roma-Giardinetti
Sulla piattaforma change.org l’Associazione TrasportiAmo ha lanciato una petizione, a cui come CeSMoT ci associamo, per chiedere la riqualificazione della Ferrovia Roma-Giardinetti. Nella petizione, l’associazione chiede nel dettaglio:
di definire il trasferimento, a titolo gratuito, dell’infrastruttura dalla Regione Lazio a Roma Capitale;
di accelerare gli interventi di revisione dei summenzionati elettrotreni;
di sollecitare il MIT a trovare/assegnare le risorse necessarie per l’ammodernamento e il prolungamento della Linea;
di valutare, in attesa di dette opere, la riapertura della tratta Centocelle-Giardinetti o, quantomeno, il prolungamento dell’esercizio fino alla fermata “Togliatti” in corrispondenza della fermata Metro C “Parco di Centocelle”, in modo da creare un efficiente nodo di scambio;
di istituire un Osservatorio presso Roma Capitale, aperto ai Municipi, alle Associazioni/Comitati utenti/cittadini del territori e alle Organizzazioni Sindacali, atto a monitorare la programmazione e l’avanzamento lavori.
La petizione può essere firmata cliccando qui
Comunicato stampa: CeSMoT,preoccupati per futuro Termini Giardinetti
Lo svio odierno di un convoglio della ferrovia Termini – Giardinetti,per fortuna senza conseguenze, ci rende fortemente preoccupati per lo stato della linea e per il suo futuro, vista l’importanza che ha per il quadrante della Casilina. Da troppo tempo su questa linea si naviga a vista senza alcuna idea per il futuro della linea e senza alcun intervento di ammodernamento o potenziamento. Finora sono state spese tante parole,ma fatti concreti zero. Ci chiediamo cosa intendano fare le istituzioni, Regione Lazio in primis, per il futuro di questa linea e quando intenderanno riaprire la tratta Centocelle – Giardinetti,chiusa da anni per colpa delle folli scelte gestionali di Atac.