Apprezziamo e sosteniamo l’Ordinanza della Regione Lazio di prossima emanazione. In piena emergenza epidemiologica da Codiv-19, la rimodulazione degli orari, la chiusura del servizio TPL alle ore 21 su tutto il territorio regionale, ivi comprese le metropolitane, e la contingentazione degli accessi nelle vetture, punti salienti del documento, vanno nella direzione auspicata da tempo dalle associazioni dei pendolari e dai lavoratori. Una stretta al servizio era indispensabile per contenere i contagi e risparmiare risorse pubbliche. È necessario però che la Regione si adoperi, assieme alle Amministrazioni Comunali, per verificare: se le imprese di TPL, pubbliche e private, grandi e piccole, adottino o meno le prescrizioni introdotte dall’Ordinanza; se le stesse introducano le misure preventive in tutela del personale front-line e dell’utenza. Riteniamo intollerabile infatti, quanto scoperto nei giorni scorsi sui bus della SAP-Autolinee, società che gestisce il TPL di Guidonia-Montecelio, sprovvisti di barriere atte a mantenere le distanze tra gli autisti e l’utenza. Occorre prestare la massima attenzione, pertanto chiediamo alla Regione di indurre altresì le imprese a una maggiore pulizia/igienizzazione delle vetture e di fornire al personale del movimento mascherine e guanti, da indossare durante l’espletamento del servizio. Infine, auspichiamo che la riduzione/rimodulazione delle corse avvenga secondo i dettami prescritti e, soprattutto, in considerazione del tessuto sociale dei territori. E non compromettano sensibilmente i collegamenti periferici nelle zone periferiche di Roma Capitale. È quanto riferiscono in una nota congiunta le associazioni TrasportiAmo e Cesmot-Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti.
Archivio mensile:Marzo 2020
Comunicato Stampa Coronavirus, nessuna prevenzione per gli autisti e utenti SAP di Guidonia
In un momento di emergenza nazionale a causa del proliferare del coronavirus, con numerose imprese di TPL, pubbliche e private, che hanno adottato misure a tutela del personale e dei viaggiatori, come ad esempio obbligo di salita dalle porte posteriori, restiamo perplessi dalla mancanza di qualsiasi informazioni proveniente sia dal Comune di Guidonia Montecelio sia da parte della società SAP-Autolinee, gestore del servizio urbano locale.A preoccuparci maggiormente è il fatto che sui mezzi del trasporto urbano è ancora prevista la vendita a bordo dei titoli di viaggio da parte degli autisti, oltre al fatto che i mezzi sono prevalentemente a due porte e senza cabina isolata dal resto della vettura.Appare evidente che allo stato attuale personale ed utenza sono potenzialmente esposti al rischio di un eventuale contagio. Come associazioni chiediamo con urgenza di sapere dal Sindaco Michel Barbet quali misure l’Amministrazione voglia mettere in atto a tutela di lavoratori ed utenti, e di prevedere in via transitoria la distribuzione dei titoli di viaggio a terra. Chiediamo di sapere inoltre se le vetture in servizio vengano sottoposte a sanificazione. Così in una nota congiunta l’Associazione TrasportiAmo e il Cesmot – Centro Studi sulla Mobilità e Trasporti.