Con oltre il 50% delle sezioni scrutinate, appare ormai evidente che il nuovo sindaco di Roma sarà Roberto Gualtieri, a cui spetterà ingrato compito di risollevare la città dal disastro dei cinque anni di amministrazione grillina. Nel fare i complimenti al nuovo sindaco, democraticamente eletto dal popolo sovrano, auspicando che abbia a cuore le sorti della città e la volontà di rilancio del TPL, desideriamo ricordargli quelle che, a nostro giudizio, sono le priorità in tema TPL,ovvero ammodernamento e potenziamento della rete tramviaria, acquistando nuovi mezzi e provvedendo ad effettuare le necessarie ed improcastinabili manutenzioni infrastrutturali;il ripristino della filovia lungo la Via Laurentina,risolvendo le problematiche che da mesi tengono fermi i filobus;revisione della rete di superficie del TPL, finora caratterizzata da interventi randomici privi di qualsiasi logica come recentemente ad Ostia;la riapertura della tratta Centocelle – Giardinetti, in attesa dei futuristici lavori di prolungamento ed una revisione della rete di ciclabili, molte delle quali realizzate solo a fini propagandistici e prive di qualsiasi logica e razionalità (vedi Via Gregorio VII). Il processo di rinnovamento dovrà necessariamente passare per il rinnovo dei vertici di ATAC e RomaServiziMobilità,colpevoli quanto la passata giunta del disastroso stato del TPL romano. Auspichiamo anche che il nuovo sindaco ascolti le richieste di associazioni e cittadini,nominando nei posti chiave persone competenti in materia TPL,senza cedere a logiche puramente politiche. Attendiamo la composizione della nuova giunta ed il nuovo assessore alla mobilità per sapere quali saranno i primi interventi che si intendono realizzare nei primi 100 giorni di consiliatura. Come CeSMoT,fedeli ai nostri valori ed al nostro statuto, continueremo a batterci affinchè Roma possa finalmente avere un TPL degno di una capitale europea: non siamo ingenui e sappiamo benissimo che occorrerà tempo al nuovo sindaco per risolvere atavici problemi, ma pretendiamo un impegno concreto. Meno slogan e più concretezza. Sopratutto ora che il nuovo sindaco potrà contare sulla vicinanza politica della regione Lazio, finora fin troppo assente e disinteressata alle sorti delle sue tre ferrovie, il cui stato comatoso è purtroppo ben noto ad utenti e pendolari.