Apprezziamo e siamo felici che finalmente, nelle due giornate di circolazione a targhe alterne a Roma, l’amministrazione capitolina ed ATAC e Trenitalia abbiano deciso di estendere la validità del BIT – Biglietto Integrato a Tempo fino alla mezzanotte al fine di incentivare gli spostamenti con i mezzi pubblici. Riteniamo però che tali iniziative, seppur lodevoli anche se arrivate in ritardo rispetto ad altre città, siano , de facto, una goccia del mare senza un concreto piano di investimenti sul trasporto su ferro. Mentre in altre città d’Italia, come da ultima Palermo che domani inaugurerà la sua nuova rete tramviaria, si investe seriamente sulla “rotaia” , implementando o realizzando reti metropolitane o ferro-tramviarie, ecologiche per eccellenza, Roma, capitale d’Italia, resta tristemente al palo con un TPL sempre più alla deriva. Se si escludono i lodevoli sforzi del Gruppo Ferrovie dello Stato, volti a riprendere la famosa “cura del ferro” , non si vede traccia, nella nostra città, di interventi a favore del trasporto su ferro. Anzi, abbiamo assistito alla vergognosa e pretestuosa sospensione della ferrovia Centocelle – Giardinetti, ai quotidiani e ricorrenti disservizi sulla ferrovia Roma – Lido di Ostia (dove le priorità di ATAC sembrano invece quelle di installare delle pseudo barriere anti rumore ad Ostia, autentici muri contestati anche dai residenti), e ad una rete tramviaria i cui annunciati sviluppi e prolungamenti sono rimasti solamente bellissimi disegni sulla carta. Riteniamo necessario come CeSMoT, che il Commissario Tronca abbia il coraggio e la forza di rompere con il passato e di varare rapidamente provvedimenti volti a far riprendere anche a Roma, la cura del ferro. Primo fra tutti, il ritorno del tram 3 al capolinea di Stazione Trastevere e la revoca della scandalosa sospensione della Ferrovia Centocelle – Giardinetti. Passando poi a cantierizzare il prima possibile i vari progetti di sviluppo della rete tramviaria che ormai da troppo tempo prendono polvere nei cassetti.