L’annuncio dell’apertura il prossimo 12 maggio della tratta Lodi – San Giovanni della Metro C, dopo una lunga serie di date annunciate e non rispettate, permetterà finalmente interscambio con la Metro A ,dando un senso alla Metro C, una delle opere più costose mai viste a Roma. Pur essendo ovviamente soddisfatti dell’apertura, merito in ogni caso del lavoro delle precedenti amministrazioni che hanno fortemente voluto la metro C, restiamo fortemente perplessi sia sulle frequenze annunciate di passaggio dei treni (12/15 minuti sono eccessivi) , sia sull’impatto che potrà avere sulla Linea A della metropolitana che già viaggia prossima alla saturazione, anche in virtù della totale assenza di un piano certo di revisione della rete di superficie, di cui si sa solo di una presunta linea bus 77 da San Giovanni verso Ostiense che dovrebbe percorrere la trafficatissima Via Cilicia , con inevitabili aumenti di percorrenza. Apprendiamo inoltre che l’amministrazione, dopo averla osteggiata quando era all’opposizione, ha improvvisamente cambiato idea sul prolungamento della metro C oltre Colosseo, arrivando ad annunciare che i lavori andranno avanti ricalcando il percorso già previsto dal progetto originario, ovvero il passaggio sotto Corso Vittorio per arrivare verso Ottaviano. Peccato che, nonostante i soliti sterili proclami del presidente della commissione mobilità, gli studi già effettuati hanno dimostrato l’impossibilità di realizzare una stazione in zona Torre Argentina ed anche che realizzare una stazione nei pressi di Piazza della Chiesa Nuova potrebbe essere complicato. Il rischio di avere una metropolitana che passi per il centro senza effettuare fermate è un qualcosa da non sottovalutare. Per questi motivi, come CeSMoT, continuiamo a ritenere che occorra certamente arrivare a Piazza Venezia ma che il tracciato vada completamente rivisto, sostituendo la tratta sotto Corso Vittorio con una linea tramviaria, molto più economica e capillare ,mentre la Metro C potrebbe deviare verso Trastevere/Marconi, laddove era prevista il tracciato della Metro D, creando un valido collegamento anche a servizio dell’Università di Roma 3. La prevista tratta della Metro C fino a Farnesina, con ipotesi di prolungamento verso l’Ospedale S.Andrea, potrebbe tranquillamente diventare una linea autonoma da Ottaviano, anche in considerazione del fatto che la MEtro C non tocca nessuna delle due principali stazioni ferroviarie romane, che sono i principali nodi di scambio. Per questo motivo,anche con una linea Pantano – Farnesina, è ipotizzabile che utenza scenda ad Ottaviano, motivo per cui, tanto varrebbe creare o una metropolitana a se stante o un collegamento tramviario.