La notizia dell’approvazione del progetto da 110 Milioni € per la Funivia Battistini – Casalotti, ritenuto assolutamente prioritario dalla Giunta capitolina e talmente sollecitato da aver ottenuto il finanziamento dal MIT già un anno fa ci lascia profondamente perplessi. Le funivie,infatti, sono un mezzo di trasporto adoperato in precisi contesti,come per superare dislivelli più o meno accentuati oppure,in casi rari, per sorvolare agglomerati urbani ad altissima densità abitativa, dove non è ragionevole o possibile realizzare alternative come metropolitane. La progettata funivia, stando ai dati ufficiali di Roma Metropolitane , impiegherebbe quasi 18 minuti per percorrere i 3,8 km di percorso, ad una velocità di 13 Km/h risultando ben più lenta della maggior parte delle linee bus che dovrebbe andare a sostituire , come risulta dalle tabelle pubblicate da Roma Servizi per la Mobilità. Se prendiamo come esempio la linea 146, che passa esattamente dove parte e dove finisce la funivia calcolando il percorso con Google Maps,si può verificare come impieghi gli stessi identici 18 minuti della funivia, ma in più faccia un giro dentro il quartiere Bastogi, fa numerose fermate sotto i caseggiati lungo il percorso, è molto più capillare ed è quindi in grado di fornire il servizio ad un’utenza molto più ampia. passandola a prendere praticamente sotto casa. Le 7 stazioni della funivia invece si troveranno ai limiti delle zone abitate, ovvero lì dove è possibile costruire senza dover abbattere nulla. Per prendere la funivia in una delle stazioni l’utenza dovrà percorrere un tratto anche significativo da casa. Tutto questo comporterà, inevitabilmente, uno scarsissimo utilizzo della funivia, con il rischio che gli abitanti della zona preferiscano sposarsi in automobile, visto che l’intero percorso verrebbe coperto in questo caso in soli 8 minuti. Senza dimenticare l’enorme impatto ambientale che avrà l’opera, viste le previsioni di realizzare 41 piloni con un’altezza compresa tra 15 e 36 metri, senza dimenticare le 200 cabine appese. Ancora più gravi sono le incaute affermazioni della sindaca che, in evidente stato confusionale, è arrivata a dichiarare sui social che la funivia “Qualora non dovesse più servire si smonta e si può rimontare da un’altra parte” .Riteniamo, come CeSMoT, tali affermazioni gravissime, intanto perchè sono implicitamente un’ammissione che si sta proponendo un’opera che non è utile (perchè di fatto non è stata studiata) e della quale non si è nemmeno convinti della relativa utilità. Inoltre, tali affermazioni comportano anche il non rendersi conto che costruire, smontare e ricostruire da un’altra parte significa spendere soldi pubblici senza una reale motivazione. Auspichiamo che la giunta rinunci a questo folle progetto: al posto della funivia si può e si deve realizzare il prolungamento della linea A della metropolitana il cui progetto è stato già redatto da Roma Metropolitane. Le funivie le lasciamo volentieri alle località di montagna. Roma ha bisogno di seri investimenti sulla mobilità,non di inutile propaganda