Comunicato Stampa – CeSMot,revocare immediatamente riduzione servizio tpl romano

4120_360zamaLa recente notizia della riduzione “ufficiale” del servizio ATAC (vedi  http://www.muoversiaroma.it/muoversiaroma/articolo.aspx?id=20747) dimostra purtroppo drammaticamente l’inesperienza e l’incompetenza dell’amministrazione capitolina in materia di tpl. Dopo aver nominato,con molta “fantasia” ,un ingegnere nucleare a capo di ATAC, il sindacO , coadiuvato dall’inconsistente assessore alla “città in movimento” (ma sarebbe più giusto definirla città immobile) e dal presidente della commissione capitolina ai trasporti (che più che dare retta ai blogger sarebbe più opportuno viaggiasse in altre città italiane ed europee per vedere come funziona il tpl) invece di potenziare il servizio ed incentivare l’utilizzo del tpl,attuano un drastico taglio del servizio,giustificando,di fatto, la pessima gestione di atac e fornendogli un comodo alibi per giustificare le inefficenze gestionali. Mai nella centenaria storia del tpl ronano si era arrivati ad una situazione così asssurda. Dubitiamo fortemente che i romani siano felici di sapere che il loro bus avrà frequenze da corriera extraurbana,e con l’imminente riapertura delle scuole il caos sarà inevitabile con un esponenziale aumento del traffico cittadino. È perfettamente inutile questa rimodulazione del servizio in quanto implicitamente invita l’utenza ad utilizzare mezzi alternativi. Come CeSMoT chiediamo,per tanto una immediata revoca del folle ed ipocrita provvedimento e un piano di potenziamento del servizio,attraverso anche una mirata azione di controllo sul rispetto da parte di ATAC del contratto di servizio,per il quale,è bene ricordarlo, riceve un adeguato corrispettivo finanziario da parte del comune. Se poi l’assessore e/o il presidente della commissione mobilità e/o i vertici ATAC non fossero un grado di adempiere ai loro compiti, primo fra tutti quello di garantire il diritto alla mobilità, per doveroso rispetto e coerenza verso i cittadini romani,farebbero meglio,invece di lanciarsi in demagogici provvedinenti, a rassegnare,sic et simpliciter,le immediate dimissioni prima di distruggere totalmente e definitivamente il tpl romano.

Share Button

Comunicato Stampa – CeSMoT: Ferrovia Roma – Civita Castellana – Viterbo, nuovo orario e vecchi disagi. Necessaria cessione ad FS

82_plcivitacIl nuovo orario invernale della Ferrovia Roma – Civita Castellana – Viterbo, non porta alcuna novità positiva per i pendolari che quotidianamente utilizzano la tratta, anzi, viene fondamentalmente confermato un orario che sembra studiato appositamente per scoraggiare l’utilizzo del treno. Un’estate di lavori e disagi porta come unica novità 4 corse autobus integrative, che appaiono un vero e proprio controsenso visto che ATAC non riesce a gestire le autolinee urbane del Comune di Roma, come dimostrano le numerose linee sospese in maniera casuale  per mancanza di vetture, durante tutto il periodo estivo. Considerando il totale ed imbarazzante menefreghismo della Regione Lazio, che non ha alcuna intenzione di investire nè di mettere a gara o affidare in concessione le tre ex concesse, ed in considerazione della evidente e palese gestione fallimentare di ATAC, che da quando è subentrata a Met.Ro. SpA ha comportato solo riduzioni ed un servizio sempre più scadente, chiediamo, come CeSMoT, che, come già avvenuto in Puglia per Ferrovie del Sud-Est, anche le ferrovie laziali passino sotto la gestione di Ferrovie dello Stato o che venga stipulato un accordo, come ha già fatto la Regione Umbria, con la cessione temporanea dell’infrastruttura ad RFI per l’ammodernamento, e gestione a Busitalia. Diamo termine a questo supplizio che quotidianamente fa soffrire centinaia di migliaia di romani e viterbesi, che meritano ed hanno diritto ad avere un servizio ferroviario efficace ed efficiente. I progetti faraonici, come il raddoppio oltre Montebello o la nuova stazione di Piazzale Flaminio,  servono solo a gettare fumo negli occhi, e a distogliere l’attenzione dai reali problemi della linea. Un poco come fu a suo tempo l’annuncio dell’acquisto di nuovi treni, mai arrivati a causa del fallimento della Firema a cui era stato affidato l’incarico. In tutti questi anni, oltretutto, la Regione Lazio non si è nemmeno mai preoccupata nè di fare un nuovo bando di gara nè di chiedere alla nuova società subentrata proprio a Firema la ripresa della commessa a suo tempo affidata. Ci chiediamo perciò quanto tempo debba ancora passare affinché i pendolari del Lazio smettano di essere considerati di serie B.

 

Share Button

Comunicato Stampa – Roma, CeSMoT: dichiarazioni del presidente commissione mobilità Enrico Stefano ci lasciano perplessi

4120_360zamaLa notizia che il presidente della commissione mobilità Enrico Stefano ha ufficialmente  richiesto una riprogrammazione del servizio atac per far fronte alle criticità di questi giorni ci lascia fortemente perplessi e critici. Sebbene siano evidenti le palesi difficoltà di atac in alcune rimesse a garantire la regolarità del servizio,rimodulare gli orari tagliando corse invece di cercare di superare le criticità ci sembra solo un patetico tentativo di salvare la faccia e di giustificare le inefficenze di ATAC. Indubbiamente con l’idea di Stefano il servizio sulla carta potrebbe sicurament raggiungere eccellenze svizzere ma il prezzo da pagare sarebbe quello di avere,su molte linee, frequenze degne di una corriera extraurbana. A  nostro giudizio occorrerebbe invece rapidamente iniziare,in sinergia con Roma Servizi Mobilità e la Città Metropolitana un serio studio sulla rete,rivedendo percorsi e tempi giro,arrivando anche a gestire linee in tandem con altri gestori per ottimizzare  i collegamenti con i comuni limitrofi. Molto spesso i disservizi dipendono oltre che dalla innegabile anzianità del parco vetture, anche da percorsi eccessivamente lunghi e tempi giro impossibili da rispettare anhe a ferragosto. Basterebbe perciò iniziare una seria revisione della rete,magari sopprimendo alcune linee inutili, per superare alcune criticitá di esercizio.Inoltre riteniamo che le tante strombazzate 150 vetture in arrivo non risolveranno affatto i problemi dell esercizio sia perchè le vetture con oltre 15 anni di anzianità sono molte do più,sia perchè mancano totalmente vetture corte. E i maggiori problemi atac li ha proprio nel gestire le linee che necessitano di queste vetture. Con un’azienda ormai sull’ orlo del fallimento forse unica cosa saggia da fare sarebbe affrettarsi a fare un bando affinchè ,come avvenuto a Firenze o in Umbria,possa subentrare un nuovo soggetto che abbia possibilità e capacità a gestire il tpl romano. Nel frattempo sarebbe opportuno lavorare a testa bassa e con umiltà per garantire ai romani un servizio degno di una capitale europea

Share Button

Comunicato Stampa – Roma, CeSMoT: bene ripristino Tram 3 ma ora comune lavori ad un rilancio della rete tramviaria

9011_3buenosairesLa riattivazione in data odierna della linea tram 3 sull’intero percorso, da Valle Giulia a Stazione Trastevere pone finalmente fine ad una assurda telenovela durata anni duranti i quali, con forti disagi per l’utenza,  si è avuta l’assurdità di una linea esercitata con tram fino a P.le Ostiense e con bus nella tratta P.le Ostiense – Stazione Trastevere. Tutto questo senza che nessuno dei soggetti interessati (comune, Roma Servizi Mobilità ed ATAC) abbia mai ritenuto necessario spiegare cosa impedisse ai tram di arrivare fino a Stazione Trastevere. Prendiamo atto, con soddisfazione, che i misteriosi impedimenti come per magia siano finalmente cessati e plaudiamo al ripristino del servizio sull’intera tratta.. Tuttavia, come CeSMoT, riteniamo necessario che questa giunta comunale, che a parole si proclama differente da tutte quelle che l’hanno preceduta, dia un segnale forte, puntando ad un serio rilancio del tram a Roma. Rilancio che passa sia per un massiccio rinnovo del parco vetture, sia con la cantierizzazione di nuove linee. A tale proposito torniamo a  chiedere, anche alla luce dell’incertezza sul proseguimento della metro C oltre Piazza Venezia,  di riprendere, con la massima urgenza,  il progetto della linea Termini – San Pietro – Cornelia , che permetterebbe anche una completa pedonalizzazione del centro storico, a partire da Via Nazionale  e Corso Vittorio. Altri importanti progetti che chiediamo di tenere in considerazione sono una linea tram lungo Viale Marconi nonchè la tramvia Caravaggio, troppo frettolosamente accantonata. Senza dimenticare l’urgenza di definire, quanto prima, il futuro della ferrovia Roma – Giardinetti, importante e strategico collegamento lungo la Via Casilina. Solo con una concreta cura del ferro si potrà liberare veramente la città di Roma dal traffico e dall’inquinamento, seguendo esempi di città virtuose come Firenze e Palermo, dove il tram è diventato asse portante della mobilità cittadina

Share Button

Comunicato Stampa: CeSMoT “giornata tragica per il TPL romano, chiediamo a comune rapidi interventi”

4120_360zamaAl termine di una giornata “tragica” per il TPL romano, con 29 linee di superficie ATAC fortemente rallentate per improvvisa indisponibilità vetture e la Roma Lido colpita prima da un guasto ad un treno e poi da indisponibilità di treni, con utenza abbandonata quasi a se stessa ed impossibilitata a tornare a casa, oltre alle croniche ed ormai purtroppo patologiche “inefficienze” di ATAC, ormai in apparente difficoltà nel gestire la rete di TPL romano, senza che si riesca a vedere una “luce in fondo al tunnel” ed al classico ed imbarazzante silenzio, per quanto attiene il metroferro, della Regione Lazio, da mesi totalmente non pervenuta, registriamo le incomprensibili dichiarazioni del neo assessore ai trasporti Meleo, forse ancora troppo scossa dall’incidente in Puglia e perciò impegnata nel chiedere ragguagli alla Regione Lazio sul “monobinario da Viterbo a Montebello”.  Invece di annunciare quali siano i progetti della nuova amministrazione comunale per risolvere problematiche  e le criticità che quotidianamente colpiscono la  rete ATAC, si limita a giocare allo scaricabarile dando la colpa alle precedenti gestioni ed annunciando, genericamente che ” La rete metroferro “è una delle priorità per l’assessorato. Con Atac abbiamo fatto un discorso sull’esistente, cercando di incrementare le attività di manutenzione, che è poi il problema attuale, vista anche la ridotta frequenza dei treni c’è la necessità di incrementare la manutenzione”  Tali dichiarazioni, che rasentano l’ovvietà,  ci sembrano ben poca cosa  e non cambiano purtroppo di una virgola la situazione di disagio per gli utenti del TPL romano, che attendono con ansia di capire quale sia effettivamente il “rinnovamento” tanto annunciato dalla nuova giunta comunale.  Auspichiamo, come CeSMoT che questi “scivoloni” siano solamente frutto dell’ inesperienza del nuovo assessore, ed attendiamo speranzosi le prossime “mosse”. Chiediamo per futuro, che si apra immediatamente un tavolo di confronto tra Comune, Regione ed ATAC, al fine di accertare se vi siano effettive responsabilità gestionali nei disservizi odierni, al fine anche di “punire” eventuali colpevoli,  e ci permettiamo di suggerire al nuovo assessore di concentrarsi in pieno sulle problematiche urgenti del TPL romano, tra cui, ricordiamo, il rinnovamento della flotta di autobus ATAC, il completamento dei lavori della filovia sulla Laurentina, la revisione della rete notturna di autobus, la cantierizzazione di nuove linee tramviarie e il completamento del processo di revisione della rete di superficie. Urgente è anche definire il futuro della Ferrovia Roma – Giardinetti, di cui la Regione sembra non essere più interessata, valutando se riaprire la tratta Centocelle – Giardinetti o se avviare la trasformazione dell’infrastruttura in linea tramviaria. Tutte questioni a nostro giudizio che andranno rapidamente affrontate affinché non si ripetano vergognose situazioni come quella odierna

Share Button

Comunicato Stampa – CeSMoT, incidente Ferrotramviaria: necessario cessare sciacallaggio “mediatico” ed attendere risultati inchiesta

1468321341386_jpg--incidente_ferroviario_bari_nordDopo il gravissimo incidente avvenuto sulla linea di Ferrotramviaria SpA nella tratta Corato – Andria, come spesso purtroppo accade, sui media è partita la corsa a trovare responsabilità in una sorta di “gara” a trovare immediatamente un colpevole, forse in cerca dello “scoop” . SI è rimarcato più volte ,secondo noi a torto, che la linea è gestita da una società privata,che è a binario unico, che i treni  non avessero “rispettato un segnale di stop” ed altre amenità varie. Riteniamo che in un momento delicato come questo simili affermazioni non facciano altro che aumentare la confusione tra i “non addetti ai lavori” e forniscano una immagine fortemente distorta e non veritiera del vettore ferroviario, dando anche  l’impressione che una società privata, che per di più gestisce una linea a binario unico, sia “pericolosa”. Eppure, in epoche recenti, Ferrotramviaria ha non solo rinnovato il materiale rotabile ma anche esteso la sua rete realizzando il collegamento ferroviario con l’aeroporto di Bari. E la Bari – Barletta non è l’unica linea in Italia ad essere a binario unico.  Come CeSMoT – Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, ci uniamo al cordoglio per le vittime ed aspettiamo fiduciosi che sia l’inchiesta a chiarire quali sono state le cause dell’incidente. I processi “mediatici” condotti da improvvisati “esperti” dell’ultima ora (persone che parlano giusto per godere dii 10 minuti di celebrità in TV) non servono a nulla se non a gettare fango sul vettore ferroviario in generale: ci chiediamo, anzi, come mai tutta questa morbosa  attenzione mediatica non venga riservata in occasione dei purtroppo numerosi e frequenti incidenti che avvengono sulle strade italiane

Share Button

Comunicato Stampa : CeSMoT, perplessi per sospensione lavori tratta ferroviaria Valle Aurelia – Vigna Clara

vignaclaraLa notizia della sospensiva dei lavori per la riattivazione della tratta ferroviaria Valle Aurelia – Vigna Clara a causa del ricorso al TAR di alcuni cittadini (http://www.vignaclarablog.it/2016052962014/tar-sospende-lavori-linea-vigna-clara-valle-aurelia/) ci lascia fortemente perplessi, e non solo per il fatto che il TAR abbia deliberato su un ricorso vecchio di oltre 14 anni.  Ancora una volta infatti l’interesse di pochi rischia di compromettere seriamente  la realizzazione di un’opera strategica per la mobilità romana, arrivata ad un passo dal suo completamento. In attesa di conoscere la posizione ufficiale di RFI sulla vicenda ed auspicando in un rapido ricorso al consiglio di stato che ribalti la sentenza del TAR,ci chiediamo come mai come sempre accade in Italia saltano fuori dei solerti cittadini pronti a protestare contro la realizzazione di un’opera ferroviaria,mentre nessuno protesta per il traffico che soffoca la zona. E probabilmente automobili,autobus e camion non producono vibrazioni,mentre il treno si. Dobbiamo forse pensare che ai cittadini che hanno proposto il ricorso faceva più piacere vedere la stazione di Vigna Clara in abbandono come lo è stata dal 1990 ad oggi?Si sono forse dimenticati tutti i soldi spesi all’epoca?Forse si è dimenticato che la riattivazione della tratta Vigna Clara – Valle Aurelia costituisce il primo passo verso la chiusura dell’anello ferroviario,opera da troppo tempo attesa e che riuscirà a diminuire traffico ed inquinamento a Roma.

Share Button

Comunicato Stampa – CeSMoT: bene stanziamento fondi per cura del ferro ma preoccupa assenza progetti per ferrovia Roma – Giardinetti

823_casilina_togliattiApprendiamo con viva soddisfazione il recente stanziamento di 1,4 mld di euro da parte del governo per la città di Roma, parte dei quali saranno destinati al rilancio e potenziamento del trasporto su ferro. Se da un lato è una buonissima notizia sapere che finalmente, dopo anni di immobilismo, vengono stanziati fondi per il tpl romano con i quali potranno essere realizzati interventi per ammodernamento e potenziamento delle ferrovie Roma – Civita Castellana – Viterbo e Roma – Lido di Ostia, ci preoccupa, e non poco la totale assenza di progetti ed investimenti verso la ferrovia Roma – Centocelle – Giardinetti, erede della Roma – Fiuggi – Frosinone,  che proprio quest’anno si appresta a spegnere le 100 candeline di onorato servizio. Mentre infatti ci si appresta a celebrare un centenario all’insegna della “nostalgia” , tale linea continua a pagare il totale e completo disinteresse dell’ente proprietario, ovvero la Regione Lazio, che sembra averla abbandonata a se stessa, in attesa che siano altri soggetti, come la futura amministrazione comunale capitolina,a decidere cosa farne. Allo stato attuale quella che potrebbe essere una importante direttrice su ferro, a servizio dei popolosi quartieri della Casilina,presenta un esercizio ibrido, ovvero un treno che in realtà segue i regolamenti tramviari ed un parco rotabili che nonostante gli interventi di ammodernamento ha oltre 60 anni di servizio ed è totalmente inaccessibile per disabili e chiunque abbia difficoltà a camminare. Inoltre, da quando lo scorso agosto ATAC ne ha deciso l’attestamento temporaneo a Centocelle in ottica di evitare sovrapposizioni con la Metro C, non solo non si è più realizzata la prevista stazione di interscambio all’altezza della Togliatti, ma si continua a navigare a vista, senza idee per il futuro. Un poco come avvenne in fase di ricostruzione: prima si realizzò la nuova infrastruttura per la “ferrovia” , poi si decise che si sarebbe dovuta utilizzare per la metro C rifacendo da zero gran parte delle opere, con conseguente spreco di soldi pubblici, o come è stato fatto per l’attestamento a Giardinetti, dopo 10 anni abbandonato. Come CeSMoT riteniamo indispensabile che da parte della Regione si faccia definitivamente chiarezza su quale debba essere il futuro della linea, che a nostro giudizio necessita la trasformazione in tramvia ed integrata nella rete urbana ATAC , così come anche previsto nel Ferrotramviario Rapporto 1.0 redatto tempo fa da Roma Servizi per la Mobilità e che rappresenta un valido strumento a cui fare riferimento. Proseguire con questa situazione ibrida avrà come unica conseguenza solo quello di una lenta agonia della linea, fino alla sua soppressione. Per questo riteniamo che una delle priorità del futuro sindaco sia quella di perfezionare il passaggio dell’infrastruttura al Comune: solo così la linea potrà essere potenziata ed ammodernata, magari realizzando il prolungamento verso Tor Vergata, rispondendo adeguatamente alla forte domanda di trasporto.

Share Button

CeSMoT – Preoccupati per futuro della Ferrovia Roma – Giardinetti

820_pontecasilinoLo svio odierno di un convoglio, per fortuna senza conseguenze gravi, avvenuto lungo la Ferrovia Termini – Giardinetti, apre preoccupanti dubbi su quale possa essere il futuro di questa importante linea, tra l’altro da circa un anno assurdamente mutilata della tratta Centocelle – Giardinetti, che a breve si appresta a compiere 100 anni

L’avanzata età del materiale rotabile, mediamente 60 anni, unita alla mancanza di progetti certi per il futuro della linea, non lasciano presagire nulla di buono.  Del resto appare fin troppo evidente che così com’è strutturata attualmente la Termini Giardinetti, ovvero una ferrovia gestita come fosse una tramvia, ben difficilmente potrà avere un futuro in assenza di radicali interventi di ammodernamento.

Come CeSMoT – Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, torniamo a chiedere alla Regione Lazio, proprietaria dell’infrastruttura, finora colpevolmente assente, di fare una volta per tutte chiarezza, indicando chiaramente cosa vuole fare della linea.

Inoltre sollecitiamo gli aspiranti candidati a Sindaco di Roma ad illustrare quali siano le loro proposte circa il futuro della  Roma – Giardinetti. Siamo fermamente convinti che questa ferrovia, se opportunamente ammodernata e prolungata, magari fino a Tor Vergata, possa dventare un importante e strategico collegamento su ferro a servizio di una popolosa zona di Roma

Share Button

Roma,CeSMoT: occorre chiarezza su futuro Polo Elettrico ATAC di Trastevere

640_125ltvdeglianguillaraLa recente “sospensione” della linea ATAC 125 ,una delle ultimi linee esercitate con minibus elettrici modello “Tecnobus Gulliver” ,pone dei seri interrogativi sul futuro del “Polo Elettrico” della Rimessa Trastevere e delle sorti della flotta di minibus,vanto delle passate amministrazioni capitoline. La soppressione della linea 125 é solo l’ultima di una serie di soppressioni di linee “elettriche” ,nessuna delle quali mai ufficialmente motivata da atac e dal comune. Alla luce di tutti i soldi spesi per dotare la città di Roma di una delle più grandi flotte di bus elettrici (ricordiamo anche i Mercedes Sprinter ZEV,i Fiat Scudo ed i Fiat Doblò, tutti misteriosamente scomparsi dalla circolazione)chiediamo che, una volta per tutte venga fatta chiarezza sul futuro delle vetture a zero emissioni. Se si ritiene che possano servire in una città come Roma soffocata da inquinamento sono allora necessari interventi urgenti per riportare in strada tutte le vetture. Altrimenti si trovi il coraggio di dichiarare fallito il progetto e si proceda alla ricerca di acquirenti per tutte le vetture ancora in grado di circolare.

Share Button