Siamo ben “lieti” di apprendere che l’assessore Importa abbia a cuore i giovani ed abbia annunciato uno speciale biglietto di tre euro per evitare le stragi post-movida e valido per viaggiare sui mezzi pubblici dalle 8 di sera fino alle 5 del mattino, tuttavia vorremmo far notare all’assessore che non è questa una priorità in quanto la rete notturna necessita non solo di una riforma, ma di radicali interventi per eliminare le criticità dovute, ad esempio, alla carenza di vetture, che spesso provoca soppressione di corse o, più in generale, all’eccessiva anzianità delle vetture stesse. Senza dimenticare che le linee notturne sono escluse dal monitoraggio e che quindi è praticamente impossibile avere, con esattezza, i tempi di attesa alla fermata. Inoltre, ci sfugge l’utilità di un biglietto che costa quanto due normali e ci chiediamo quale sia il vantaggio nel suo acquisto, tanto più che la metropolitana inizia il suo servizio alle 5.30 e quindi ben oltre la validità del “nuovo” ticket. Ci sentiamo di consigliare, infine, all’Assessore Improta un “istruttivo” viaggio sulle linee notturne romane, per toccare con mano il reale stato del servizio. Prima di pensare a giuste iniziative per incentivare l’uso del TPL sarebbe opportuno fare in modo che il suddetto TPL sia efficiente, cosa che attualmente, specie quello notturno a Roma, non è.
Archivi autore: Presidenza Cesmot
Trasporti, CeSMoT: Bene riattivazione ferrovia Roma – Giardinetti,ma necessario definirne futuro
Apprendiamo con piacere che in tempi relativamente brevi ATAC ha provveduto da oggi alla riapertura della ferrovia Roma – Giardinetti, interrotta da giorni nella tratta Centocelle – Laziali a causa di una voragine formatasi in Largo Alessi. É tuttavia necessario che i soggetti interessati nella gestione della linea, ovvero Regione Lazio, in qualità di proprietario dell’infrastruttura, ATAC e Comune di Roma, pianifichino il futuro della linea, definendo un programma di investimenti che contribuisca a migliorare il servizio, ammodernando ad esempio il materiale rotabile, spazzando via così ogni possibile ipotesi di soppressione, ipotesi che ciclicamente torna e che sarebbe folle e sconsiderato porre in opera, vista e considerata l’importanza della linea per la mobilità della zona Casilina.
Sardegna regione virtuosa nel trasporto su ferro, esempio da seguire
Apprendiamo positivamente la notizia (http://www.ilmondodeitreni.it/blog/?p=1112) che in Sardegna saranno eliminate le corse autobus sovrapposte a quelle ferroviarie. Dopo anni di disinteresse finalmente assistiamo ad un concreto impegno dell’amministrazione regionale sarda che, puntando decisamente sul trasporto ferroviario, si sta dimostrando regione virtuosa e molto attenta alle tematiche ambientali. Auspichiamo che quanto stia avvenendo in Sardegna possa essere da illuminante esempio per altre regioni molto poco virtuose,come la Regione Piemonte, che ricordiamo, non ha posto in essere alcun provvedimento per riaprire le linee secondarie frettolosamente soppresse dalla passata giunta Cota
Ferrovie, CeSMoT: fortemente perplessi dal piano neve di RFI
Le recenti nevicate dello scorso 31 dicembre, con l’attuazione del Piano Neve di RFI che prevede che prevede la riduzione del numero dei treni in circolazione sulla linea, a tutela della regolarità del restante servizio oppure la sospensione del servizio e la sostituzione con autobus hanno messo ancora una volta in evidenza l’assurdità di un piano chee non trova alcun riscontro in altre realtà europee dove le nevicate raggiungono livelli ben maggiori di quelli visti lo scorso 31 dicembre. Ancora una volta, prosegue il CeSMoT, invece di intervenire preventivamente per risolvere le criticità, RFI sceglie la via più semplice, ovvero quella di sospendere il servizio, dimenticando che in caso di condizioni meteo avverse e con le strade rese impraticabili dal ghiaccio e dalle neve mettere i viaggiatori su un autobus è, a dir poco, un grande azzardo in quanto l’unico mezzo veramente sicuro e che non corre il rischio di finire fuori strada o rimanere bloccato è proprio il treno. Oltretutto, lo scorso 31 dicembre, abbiamo anche assistito sulla Ferrovia Avezzano – Roccasecca all’apoteosi dei comportamenti assurdi, con RFI che improvvisamente decide di chiudere la linea con poco più di 20 cm di neve e Trenitalia che non ha ritenuto opportuno informare l’utenza attraverso un comunicato stampa, limitandosi ad una generica risposta su twitter solo dopo un ns sollecito. Ma la cosa più paradossale è stato poi apprendere dai social network che mentre la Roccasecca – Avezzano era chiusa per neve e l’utenza lasciata in balia degli eventi, che lo spazzaneve S244.001 assegnato al DL di Sulmona era impegnato a sgomberare dalla neve la linea Sulmona – Carpinone, che non vede da oltre due anni la circolazione di treni ordinari. Quale necessità c’era di sgomberare una linea chiusa al traffico regolare?
***Comunicato Stampa – Roma, CeSMoT: bene pedonalizzazione Fori Imperiali ma necessario realizzare sistema Tramviario***
Accogliamo favorevolmente l’annuncio da parte del sindaco Marino sulla nuova pedonalizzazione totale di Via dei Fori durante il periodo Natalizio, dal 25 dicembre al 7 gennaio, pedonalizzazione che restituirà la storica arteria alle passeggiate dei romani, ma riteniamo che, se si vuole proseguire nel progetto di rendere definitivamente pedonale l’area, chiudendola anche ad autobus e taxi, occorrerà installare un sistema di trasporto ecologico come il tram al fine di permettere un’alternativa a turisti e romani che normalmente utilizzano le varie linee in transito proprio per Via dei Fori Imperiali. Con moderati investimenti potrà essere possibile prolungare i binari provenienti da Via Labicana per congiungerli ai binari della linea 8 in arrivo a Piazza Venezia, creando, insieme alla futura Metro C ed al necessario asse tramviario lungo Via Nazionale / Corso Vittorio, un autentico effetto rete” – Lo comunica il CeSMoT – Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, commentando l’annuncio del Sindaco Marino sulla pedonalizzazione di Via dei Fori Imperiali. “L’esperienza maturata in altre città europee dimostra come il tram sia il mezzo di trasporto ideale, ecologico ed efficiente, che ben si armonizza anche nel percorrere i centri storici. Qualora inoltre l’installazione della linea aerea di alimentazione venga giudicata “incompatibile” con il luogo desideriamo ricordare che l’attuale tecnologia permette anche l’alimentazione delle vetture tramite sistemi alternativi da terra. Come CeSMoT, per tanto, chiediamo al Sindaco Marino un concreto impegno nell’implementazione della rete tramviaria romana, preludio necessario a future pedonalizzazioni”
CeSMoT – Perplessi da dichiarazioni “fuorvianti” dell’assessore Improta
Il CeSMoT – Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, a seguito della recente intervista rilasciata dall’assessore Improta ad un’emittente capitolina, ritiene molto fuorviante l’affermazione secondo cui la metro C arriverà ad Ottaviano ma solo se “in tempi decenti, altrimenti ci fermeremo al Colosseo”: tale presa di posizione, infatti, detta da un’esponente della giunta capitolina sembra alludere, neanche troppo velatamente ad una specie di ricatto, oltre ad essere molto aleatoria. Il termine “decente” ,infatti, riferito ai tempi di realizzazione di un’infrastruttura del calibro di una metropolitana ha una valenza quantomeno soggettiva, tanto più quando spetta proprio al Comune vigilare sui tempi di realizzazione di un’opera strategica per la mobilità cittadina come appunto la terza linea della metropolitana. I ben noti ritardi accumulati finora nella costruzione della Linea C , le cui cause sono ben note, non possono e non devono essere una scusa “per non fare” ,specialmente in una città come Roma strangolata nella morsa del traffico. Per quanto riguarda il prolungamento della Linea B Rebibbia-Casal Monastero ed in particolare l’intenzione di fare a meno del project financing, siamo ben lieti che, in un particolare momento come questo l’assessore voglia impedire nuove cementificazioni, ma, vista l’importanza dell’opera, vorremmo sapere se è già riuscito ad individuare una fonte alternativa di finanziamento e quale essa sia. Infine, sulla riorganizzazione della rete, sebbene fosse necessario eliminare alcune linee palesemente inutili e scarsamente frequentate (tipo 140,442,571 o 665) , affermare che “più di un tot di chilometri Atac non riesce a produrli” suona troppo simile ad una resa incondizionata ed un latente invito ai cittadini ad arrangiarsi. Un comune virtuoso ha il preciso dovere di mettere in atto politiche per la mobilità ed intervenire per risanare il TPL e l’azienda ATAC, per tanto è necessario, prima di proseguire con ulteriori revisioni della rete, aprire un tavolo di confronto con i cittadini dei municipi interessati al fine di eliminare eventuali sprechi ed inefficienze senza però penalizzare il diritto alla mobilità dei cittadini.
Comunicato Stampa: Ferrovia Roccasecca – Avezzano, CeSMoT: positiva notizia riapertura, ora necessario impegno regioni per migliorare offerta commerciale
Grande soddisfazione per la notizia che dal prossimo 1 ottobre la ferrovia Roccasecca – Avezzano, dopo oltre un anno di interruzione per lavori di manutenzione straordinaria,tornerà a rivedere la circolazione dei treni . Finalmente terminano i disagi per l’utenza, costretta finora ad utilizzare gli scomodi autoservizi sostitutivi.
La riapertura della ferrovia è una grande vittoria di utenti e pendolari, che, supportati dal valido lavoro delle associazioni, in primis il comitato “Salviamo la Ferrovia Roccasecca – Avezzano” , e dei comuni interessati, hanno strenuamente difeso Il loro diritto alla mobilità ottenendo l’esecuzione dei lavori di messa in sicurezza ed impedendo che sulla ferrovia scendesse l’oblio come già accaduto ad altre linee “temporaneamente sospese” .
Tuttavia è urgente e necessario che i soggetti interessati, in primis Regione Lazio e regione Abruzzo, scommettano sul ferro e si impegnino a migliorare l’offerta commerciale,eliminando le sovrapposizioni gomma/ferro ed incentivando l’uso della ferrovia,sia lavorando sugli orari per migliorare le coincidenze su Roma a Roccasecca e ad Avezzano, sia in ottica di rilancio turistico del territorio attraversato
***Comunicato Stampa*** Roma, CeSMoT: occorre fare chiarezza sulla linea 218
A partire dallo scorso Lunedì c’è stata segnalata l’anomalia della Linea 218 (Porta San Giovanni -Via Ardeatina / Padre Formato) che pur continuando ad essere indicata nei siti istituzionali di RomaMobilità ed ATAC con i vecchi orari sembrerebbe essere stata de facto modificata con una riduzione delle frequenze e con la soppressione delle corse deviate per Castello della Cecchignola (218DL) senza alcuna comunicazione ufficiale all’utenza. La soppressione sembrerebbe confermata sia dal mancato monitoraggio delle corse deviate sul sito muoversiaroma.it, sia dall’installazione, su alcune fermate, dei dischi indicanti appunto la soppressione della linea, sia da informali confidenze raccolte da alcuni utenti presso gli autisti della Società Trotta, facente parte del consorzio Roma TPL che gestisce la linea, i quali confermano la riduzione delle vetture in linea (da 8 a 3) ed il taglio di 10 autisti nonchè la soppressione delle corse deviate “per decisioni superiori”. Al fine di evitare ulteriori disagi e confusione all’utenza chiediamo ai soggetti preposti (Comune di Roma, Agenzia della Mobilità e Roma TPL) di fare urgente ed immediata chiarezza sulla situazione della linea, comunicando gli orari effettivi della linea nonché l’esistenza o meno della linea 218DL, provvedendo di conseguenza ad aggiornare anche i siti istituzionali
Comunicato Stampa*** Roma – Giardinetti: CeSMoT, urgente ripristinare funzionalità intera linea
Da diversi giorni la Ferrovia Regionale Roma Laziali – Giardinetti risulta parzialmente interrotta a causa di un cedimento stradale in Via Giolitti, che ha costretto ATAC a limitare il servizio presso il vicino P.le Labicano, con conseguente disagio per i numerosi utenti costretti a servirsi di mezzi alternativi per raggiungere la Stazione Termini. Purtroppo abbiamo dovuto constatare che allo stato attuale non c’è alcuna definizione nè sulla tipologia degli interventi da fare nè sulla durata dei lavori. Chiediamo pertanto agli enti competenti, Regione Lazio e Comune di Roma di definire, in tempi brevi, insieme ad ATAC, tutti gli interventi necessari a ripristinare la piena funzionalità della linea, importante asse strategico della mobilità romana
Roma Lido – necessari investimenti ed interventi per superare criticità
Le problematiche che stanno investendo da lungo periodo la ferrovia Roma Lido, con treni affollati, a volte senza aria condizionata, corse in ritardo o soppresse ecc sono purtroppo il risultato dell’anomalia tutta romana di questa linea, che si appresta a spegnere 90 candeline. Avere infatti la proprietà dell’infrastruttura da parte della Regione Lazio (da anni colpevolmente assente e latitante) ed una gestione da parte del Comune di Roma (con affidamento alla società ATAC SpA) ha generato una situazione in cui il proprietario scarica sul gestore tutte le problematiche di esercizio, ed il gestore si trova con le mani legate essendo nell’impossibilità di effettuare i necessari interventi di miglioramento. Ed i risultati, nonostante i lodevoli sforzi compiuti negli ultimi anni da Comune di Roma ed ATAC per migliorare, nei limiti del possibile il servizio, sono purtroppo sotto gli occhi di tutti, vanificati dalla mancanza di interventi ed investimenti da parte dell’ente proprietario. In questa situazione, la soluzione ottimale, a nostro giudizio, sarebbe nel passaggio di proprietà dalla Regione, che non sembra avere alcun interesse ad investire nel migliorare la linea, al Comune di Roma , e l’avvio di un processo volto alla trasformazione di questa storica ferrovia, che svolge ormai un servizio di tipo suburbano interamente nel territorio del comune di Roma, in metropolitana, operazione che non richiederebbe ingenti investimenti e che sarebbe realizzabile in tempi relativamente brevi, con pochi disagi per l’utenza. Tale operazione avrebbe il vantaggio di realizzare delle economie gestionali, potendo realizzare, con un’unica infrastruttura 3 servizi indipendenti, utilizzando non solo gli stessi binari ma anche gli stessi mezzi, sul modello di quanto accade ad esempio in Germania. Pensiamo quindi ad una infrastruttura unitaria suddivisa però in 3 linee, ovvero la linea “B1” Jonio – Laurentina; la “B2 Rebibbia – Magliana – Acilia e la “B3” Porta San Paolo – Lido di Ostia. I vantaggi di tutto ciò sarebbero anche economici per il gestore, che, in fase di acquisto dei mezzi, anziché dover effettuare due distinte gare, una per i mezzi della metropolitana ed una per i mezzi della ferrovia, potrebbe effettuarne una sola, senza dimenticare la possibilità di avere personale di macchina interscambiabile abilitato sull’intera infrastruttura. Nel breve periodo, in attesa del necessario ed auspicato passaggio di consegne, per risolvere la situazione attuale di forte criticità, in considerazione dell’esistenza di due distinti bacini di carico, ovvero da Ostia a Roma e da Acilia a Roma (e viceversa), come Ce.S.Mo.T. proponiamo l’istituzione, nelle ore di punta di due diversi servizi, ovvero per Acilia di un servizio locale dedicato con corse da e per Roma e dei servizi Express Porta San Paolo – Lido di Ostia, che da Eur Magliana non effettuino fermate intermedie fino ad Ostia Antica. Separando i due flussi di traffico si avrebbe così un servizio più regolare e meno affollamento sui treni. Con innegabili benefici per l’utenza.