L’appropriazione da parte di Atac SpA dei fondi derivanti dalla vendita dei titoli di viaggio Metrebus (consorzio Atac/Cotral/Trenitalia) per oltre 40 milioni di euro, sta mettendo seriamente a rischio il servizio del trasporto regionale pubblico. A denunciarlo in una nota è il Consigliere di Amministrazione Cotral Spa, Paolo Toppi. “Non più tardi di metà novembre la nostra società ha avuto garanzie da parte di Atac sull’imminente pagamento dei fondi Metrebus impropriamente trattenuti dalla società di trasporto capitolina. “Ad oggi – continua Toppi – “ siamo ancora in attesa di oltre 40 milioni di euro promessi ma mai corrisposti. Questa situazione nonostante gli sforzi di questi ultimi mesi volti ad agevolare un percorso conciliativo con la società Atac Spa non ha portato risultati ed anzi sta rischiando di pregiudicare ulteriormente il regolare svolgimento del servizio. “Si rende necessario – conclude il consigliere Toppi – “ un intervento urgente da parte della Regione Lazio e del sindaco Alemanno affinché si risolva entro poche ore una situazione ormai al collasso per la Cotral, per i suoi dipendenti, per i fornitori e per gli utenti che vedono quotidianamente minacciato il proprio diritto alla mobilità.
Archivi autore: Ufficio Stampa Cesmot
MOBILITA’, CESMOT: “TPL A ROMA DEVE TORNARE AD INVESTIRE SU TRAM”
“In occasione dell’incontro odierno organizzato dall’Agenzia per la Mobilità è stato lanciato un messaggio ben chiaro alle future amministrazioni e che noi come Centro Studi cerchiamo di portare avanti da anni. A Roma bisogna tornare ad investire sul tram. Un impegno che deve però concretizzarsi su progetti seri, che vengano incontro ai bisogni di mobilità della città e non limitarsi unicamente a rifacimenti di capolinea o riattivazioni di linee sospese”.
Lo afferma il CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, a margine della presentazione del ‘Rapporto ferrotranviario 1.0’, realizzato dall’Agenzia per la Mobilità.
“Il futuro del trasporto pubblico locale – aggiunge il CeSMoT – passa necessariamente per il tram, il mezzo di trasporto indubbiamente più economico, ecologico, sicuro e con potenzialità di trasporto elevate e tempi di realizzazione ridotti. Il Rapporto ferrotranviario illustrato oggi da RomaServiziMobilità rappresenta un’interessante base di lavoro per le giunte che verranno in futuro. I progetti ci sono – conclude – pronti per essere integrati con le reti metropolitane e ferroviarie ed applicati in tempi ragionevoli, per poter far ripartire nei tempi più brevi possibili quella la cura del ferro sospesa oramai da troppi anni e di cui la città soffocata dallo smog, ha bisogno”.
METRO B1, CESMOT: “NUOVA TRATTA BUONA NOTIZIA, ADESSO PORTARE A TERMINE LINEA C
“L’unico vero dato importante in questa giornata sono i 4 kilometri e tre stazioni di metropolitana in più a disposizione dei romani. Con l’apertura della diramazione B1 finalmente, dopo sette anni di lavori, si da la possibilità ai cittadini di usufruire di una nuova infrastruttura e di rivedere il proprio concetto di mobilità urbana. Una buona notizia nel poco roseo panorama del trasporto pubblico romano”.
Lo afferma il CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, a margine dell’apertura della nuova tratta B1 Bologna-Conca d’Oro.
“Ogni tanto – aggiunge il CeSMoT – senza grandi cerimonie, si compiono scelte importanti per la collettività. Con la nuova B1 tutto un quadrante della città potrà muoversi più velocemente e comodamente, decongestionando le strade e riducendo l’inquinamento atmosferico. Attendiamo ovviamente qualche giorno per rilevarne i reali vantaggi, ma le premesse, nonostante la lunga attesa e i continui rinvii, sono buone”.
“Ma l’impegno non deve finire qui – conclude il CeSMoT – il prossimo passo per Roma Capitale, Regione Lazio e Governo, deve essere quello di portare a termine il prima possibile i lavori della metro C, trovare le risorse per finanziarne la tratta principale che attraversa il centro storico e realizzare quel sistema a maglia di linee metropolitane che ancora manca nella nostra città. Integrato magari con una rinnovata e potenziata rete tram, a partire dal prolungamento dell’8 e la realizzazione della TVA. Metropolitana e tram, uniche vere soluzioni per convertire il romano all’uso del mezzo pubblico”.
VIA PLEBISCITO, CESMOT: “BENE RITORNO FERMATA, ADESSO PORTIAMOCI IL TRAM”
“Una decisione saggia seppure in ritardo di sei mesi. Il ripristino della fermata bus di Via del Plebiscito sblocca finalmente una situazione di disagio che per quasi tre anni ha costretto cittadini e turisti a sacrifici e maratone per non perdere il loro autobus. Ma la valutazione del prefetto oltre a restituire alla città uno snodo importante per il trasporto pubblico, permette anche di ripensare i progetti di prolungamento della linea 8, abbandonando la sventurata decisione di deviare e terminare il tram su via delle Botteghe Oscure e il ritorno al progetto originario che prevede il transito in via del Plebiscito e la prosecuzione verso Termini su via Nazionale”.
Lo dichiara in una nota il CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti.
“Il tram su via del Plebiscito – conclude il CeSMoT – oltre a rappresentare la naturale prosecuzione verso Termini, consentirebbe la pedonalizzazione dell’area, migliorerebbe l’interscambio con le altre linee bus e la, speriamo prossima, fermata della metro C a piazza Venezia. Si riprenda ad investire seriamente sul tram realizzando nuove linee capaci di essere integrazione e complemento della rete metropolitana per una mobilità dolce, ecologica, rapida e capillare, unica vera soluzione contro lo smog e il traffico che soffocano la capitale”
FERROVIE, CESMOT: “GRANDE ATTENZIONE POPOLARE A RIPRISTINO DELLA SULMONA-CARPINONE”
“La due giorni di eventi sulla ferrovia Carpinone-Sulmona, convegno e treno speciale, ha nuovamente focalizzato l’attenzione su una linea troppo precipitosamente classificata come “ramo secco”. Inoltre proprio il convoglio “storico” che domenica 4 marzo ha ripercorso la linea ha evidenziato il grande attaccamento dei cittadini l’attenzione che le amministrazioni riservano al treno e la necessità di ripristinare un servizio ordinario e qualificato che riesca a soddisfare le esigenze di un territorio fin troppo particolare. Un plauso all’organizzazione de “Le Rotaie-Molise”, che con grande cura ed attenzione ha permesso una riuscita perfetta dell’evento e che ci auguriamo possa avere un futuro seguito nella sensibilizzazione verso il trasporto ferroviario”.
E’ il commento del CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, al termine della V^ giornata per le ferrovie dimenticate svoltasi sui binari della ferrovia Sulmona-Carpinone.
“Il treno, partito da Campobasso per Sulmona ha viaggiato al completo – aggiunge il CeSMoT – con viaggiatori di tutte le età, non solo appassionati, e con una grande partecipazione nelle stazioni e anche lungo la linea, dove la gente ha atteso il passaggio del treno. Momento folkloristico in stazione a San Pietro Avellana, dove il treno è stato accolto da una sfilata in abiti tradizionali”.
“Terminati i giorni di festa – conclude il CeSMoT – adesso è indispensabile che le istituzioni locali tornino a fare pressione sulla Regione Abruzzo perchè faccia marcia indietro sulla scelta scellerata di sospendere il servizio. La linea oltre alle sue fondamentali caratteristiche interregionali rappresenta ancora un validissimo collegamento locale all’interno delle Regioni Abruzzo e Molise. Con giusti investimenti e un’adeguata pianificazione la Sulmona-Carpinone potrebbe trasformarsi nella “metropolitana della Maiella e del Sangro”, fondamentale anche per far ripartire il settore turistico dell’appennino abruzzese”.
5 marzo 2012
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Ufficio Stampa CeSMoT
Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti
a cura di Comunicazione 2.0
MOBILITA’, CESMOT: “OLTRE A NUMERAZIONI LINEE SI ADEGUINO PERCORSI”
“La linea 702DL assume finalmente una numerazione tradizionale e si trasforma in 720, mantenendo invariati però percorso da Laurentina a via di Fioranello incrocio con l’Appia. Un vantaggio per l’utenza nella memorizzazione della linea che potrebbe aumentare se la stessa venisse prolungata di alcune centinaia di metri fino all’aeroporto di Ciampino. E nello slancio di queste modifiche si potrebbe intervenire anche su altre numerazioni ‘anomale’ come il 218L, il 246P, il 46B, lo 05B, lo 04B, il 709P, il 797P, il 761P, il 105L e il 20L che già adesso rappresentano una modifica di percorso o il prolungamento delle linee madre dalla quale prendono il numero”.
Lo dichiara in una nota il CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti.
22 febbraio 2012
Tagli al trasporto ferroviario – Ultimo treno, viaggio con proteste. Cancellate ufficialmente le corse da Sulmona a Castel di Sangro
Da “Il centro” del 11/12/11Manifestano le associazioni arrivate dal Molise e dal Lazio, si temono disagi per gli studenti
CASTEL DI SANGRO. Sabato amaro per l’Alto Sangro, che ha visto per l’ultima volta percorrere da un treno la tratta che da Sulmona s’inerpica fino a Castel di Sangro. La soppressione è ormai definitiva, visto che già nei mesi scorsi era stata disattivata anche la tratta che da Castel di Sangro raggiungeva Isernia in Molise. Anche ieri non sono mancate le polemiche.
L’ultimo treno è partito ieri da Sulmona alle 16 e ha raggiunto l’Alto Sangro alle 17,22. La cancellazione dei convogli è ora realtà. Niente più collegamento quindi tra Castel di Sangro e Sulmona, se non tramite bus navetta sostitutivi.
Una sostituzione però poco chiara, se è vero che da parte Trenitalia non è ancora stato diramato un calendario ufficiale degli orari.
La chiusura della tratta, ritenuta passiva a causa del basso numero di viaggiatori giornalieri è passata quasi del tutto inosservata da parte degli amministratori locali, anche da chi in passato si era battuto per il mantenimento della stessa.
Di diverso avviso invece l’interesse suscitato da parte dell’associazione culturale “Amici della Ferrovia Le Rotaie Molise” di Isernia, che ha manifestato la propria disapprovazione accompagnando l’ultimo viaggio della tratta Sulmona-Castel di Sangro, festeggiando ironicamente all’interno del convoglio. Ad attenderli in stazione vi era anche l’associazione romana Cesnot (Centro studi mobilità trasporti), arrivata fino a Castel di Sangro, per documentare attraverso scatti fotografici la fine dell’ennesima tratta interna dismessa dalle Ferrovie.
All’amarezza degli addetti ai lavori, si è aggiunta poi quella di alcuni studenti universitari di rientro dall’Aquila, che solamente durante il viaggio hanno saputo la notizia e che dovranno ora trovare un sistema alternativo per raggiungere non in modo autonomo la sede di studio nel capoluogo.
Alcuni imprenditori temono che la dismissione dei treni possa arrecare anche un danno all’economia turistica della zona.
SMOG, CESMOT: “CONTRO INQUINAMENTO SERVE POLITICA DI TRASPORTI, TARGHE
SMOG, CESMOT: “CONTRO INQUINAMENTO SERVE POLITICA DI TRASPORTI, TARGHE ALTERNE INUTILI”
Nonostante le promesse del sindaco Alemanno di alcuni anni fa, Roma torna a circolare a targhe alterne. Una decisione che sostanzialmente ben poco fa sia per l’inquinamento che per il traffico. Da un’indagine fatta per le strade della capitale nella prima fascia del provvedimento, ben poca cosa è stata la riduzione del flusso di macchine in città, così come tanti sono stati i veicoli a targa dispari in circolazione nonostante il divieto.
Roma muore di traffico ed inquinamento e questo è purtroppo un dato evidente. Una lenta agonia causata dalla mancanza di provvedimenti strutturali seri e di nuovi investimenti nel settore del trasporto pubblico.
Invece di adottare provvedimenti discutibili come le targhe alterne, ci si prenda per una volta una responsabilità impopolare con un blocco
totale del traffico. Con le strade libere ed i mezzi pubblici non più stritolati dalla morsa dei veicoli privati respirerebbe la città e almeno per una volta autobus e tram riuscirebbero, ben potenziati, a svolgere un servizio degno di questo nome. E’ evidente che serve un nuovo piano del traffico capace di scardinare la necessità del mezzo privato e contestualmente attuare una rivoluzione nella mobilità urbana incentrata sul rilancio del trasporto su ferro, che sia tram, metro o ferrovia urbana.
A breve rientreremo in campagna elettorale e inizieremo a vedere proposte di grandi progetti, da tutti gli schieramenti politici, per il rilancio del trasporto pubblico. E’ vero, viviamo un momento di grande crisi economica, ma anche da questi investimenti può partire la rinascita. Per una Roma più Capitale nei trasporti, nella lotta all’inquinamento e nella vivibilità.
MOBILITA’, CESMOT: “RIVEDERE CAPOLINEA TRAM 8 E FERMATA SU VIA PLEBISCITO”
“Finalmente possiamo tirare un sospiro di sollievo, i rischi di attentato e i gravissimi problemi di sicurezza su via del Plebiscito sono venuti meno con le dimissioni di Berlusconi e la fermata bus 70040 soppressa per volontà del Prefetto a dicembre 2009 può essere ripristinata immediatamente. Ma la notizia ancora più bella è che alla luce dei mutati eventi può essere rivisto integralmente il prolungamento del tram 8, con l’abolizione del prolungamento su Botteghe Oscure e il ritorno al progetto originario che prevede il capolinea in via del Plebiscito e la prosecuzione verso Termini su via Nazionale”.
Lo dichiara in una nota il CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti.
“Roma Capitale, il sindaco Alemanno e l’assessore Aurigemma – chiede il CeSMoT – in quest’ultimo scampo di mandato sappiano farsi portavoce dei bisogni della gente con un gesto veramente utile per la mobilità cittadina. Il tram su via del Plebiscito oltre a rappresentare la naturale prosecuzione verso Termini, migliorerebbe l’interscambio con le altre linee bus e la, speriamo prossima, fermata della metro C a piazza Venezia”.
“Si riprenda ad investire seriamente sul tram – conclude il CeSMoT – riattivando linee sostituite con bus da troppo tempo, come il 3 tra Valle Giulia e Trastevere, e realizzando nuove linee capaci di essere integrazione e complemento della rete metropolitana. Un sistema a maglia innovativo e moderno che permetterebbe un nuovo slancio verso una mobilità dolce, ecologica, rapida e capillare, unica soluzione
contro smog e traffico”.
14 novembre 2011
MALTEMPO, CESMOT: “INAMMISSILE LA PARALISI DI QUESTA MATTINA”
MALTEMPO, CESMOT: “INAMMISSILE LA PARALISI DI QUESTA MATTINA”
“Oggi la città si è svegliata in piena emergenza sotto un vero e proprio nubifragio. Una situazione drammatica che si è accentuata nel corso della mattinata con la paralisi totale della linea A della metropolitana e della Roma-Lido, stazioni allagate e le parziali interruzioni delle altre linee su ferro e di tante linee bus. Roma non regge l’eccezionalità imprevista del maltempo e il sistema dei trasporti capitolino va al collasso con un effetto domino che coinvolge di riflesso anche il traffico privato. Dove non sono riusciti i black block c’è riuscita la natura ed è inammissibile per una capitale europea”.
E’ il commento del CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, dopo la mattina di emergenza per la mobilità romana.
“Ci auguriamo – conclude il CeSMoT – che l’amministrazione di Roma Capitale, anche attraverso il riconoscimento della calamità naturale sappia avviare uno studio delle emergenze soprattutto per il settore della mobilità. Quanto accaduto oggi è un’altra tegola pesante sulla funzionalita e gestione dei trasporti pubblici capitolini, che richiede un’attenta analisi delle responsabilità soprattutto per rispetto dei cittadini e gli utenti”.
20 ottobre 2011