TRASPORTI: TAMPONAMENTO PORTA MAGGIORE, CESMOT “NECESSARIE PROTEZIONI MAGGIORI PER CORSIE TRAM”

“Per i gesti incivili di poche persone, alla fine a pagare è sempre la comunità e gli utenti del trasporto pubblico che si trovano a dover subire disagi e contrattempi. La furbizia idiota di un motociclista, che tagliando la strada ad un tram ha causato il tamponamento tra due vetture in servizio lungo la Prenestina, evidenzia la necessità di protezioni più decise e fisicamente non oltrepassabili lungo le corsie preferenziali”. Lo afferma polemicamente il CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, a seguito del tamponamento tra due tram vicino Porta Maggiore causato da un motorino e i conseguenti disagi per il traffico veicolare pubblico e privato verificati questa mattina direttamente sul posto. “Auguriamo ai contusi e all’autista ferito – aggiunge il CeSMoT – di potersi riprendere quanto prima dallo shock, rinnovando la fiducia nei suoi confronti e in tutto il personale Trambus che ogni giorno consente a centinaia di migliaia di cittadini di muoversi lungo le strade di roma”. “E adesso – puntualizza il CeSMoT – non inizi la solita sequenza di inutili affermazioni che il tram è pericoloso, che è inadatto per Roma e che intralcia il traffico. Il tram è l’unica vera soluzione a questi mali, ma chiede interventi decisi per la realizzazione di nuovi percorsi, nuove linee a servizio della città e una maggiore protezione con cordoli e corsie marciatram, e non le semplici borchie come da più parti chiedono specie per via Labicana”. “Il problema della città – conclude il CeSMoT – non sono le corsie protette per i mezzi pubblici che invece vanno potenziate e rafforzate, ma le migliaia di incivili che violando il codice della strada, invadendo le preferenziali e zigzagando nel traffico rendono ancora più caotico il traffico che attanaglia la città”.

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DECORO URBANO: ANCORA IMBRATTATE MURE AURELIANE A PORTA MAGGIORE

“Il vandalismo grafico urbano continua senza alcun freno ad imbrattare la città. E dopo treni, metropolitane e tutti i muri dei palazzi, adesso comincia a colpire in modo oltraggioso anche i monumenti di Roma”.
Interviene nuovamente il CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti sulla questione del decoro urbano e dei graffiti sui monumenti di Roma.
“Quanto accaduto a Ponte Milvio – prosegue il CeSMoT – purtroppo è soltanto l’ultimo caso di una lunga serie. E’ più di una settimana infatti che abbiamo fatto segnalazione che una parte delle mura romane a Porta Maggiore sono imbrattate da uno squallido spruzzo di vernice che umilia in modo indecoroso la città e i suoi monumenti. Il problema inoltre non colpisce solo la Capitale, come non ricordare infatti gli atti di vandalismo grafico avvenuti ieri a Milano nei confronti di una statua di Botero”.
“E’ vero che la tematica non entra nello specifico delle nostre competenze – puntualizza il CeSMoT – ma il graffitismo riguarda in modo diretto mezzi, stazioni e infrastrutture della mobilità, una problematica che il più delle volte contribuisce a dare una sensazione di scarsa efficenza, di sporco e di insicurezza intorno al settore dei trasporti, in modo particolare quello su ferro”.
“Ben vengano gli interventi di decoro urbano per tutelare la città – conclude il CeSMoT – ma non devono esistere luoghi di serie A e luoghi di serie B. Veniamo nuovamente a chiedere quindi l’intervento sollecito del Nucleo di Decoro Urbano del Comune di Roma per ripulire l’area di Porta Maggiore interessata da tale scempio e restituire integra alla cittadinanza la sua memoria storico-artistica”.

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TRASPORTI: CESMOT, “DOVE SONO I PROGETTI PER NUOVO DEPOSITO E RILANCIO DELLA RETE TRAM”

“Alcuni mesi fa si è fatto un grande parlare sulla realizzazione del nuovo deposito tram nella Capitale. Dopo aver ipotizzato negli ultimi anni diverse e svariate soluzioni, finalmente era giunto l’accordo sulla realizzazione in viale Palmiro Togliatti, nelle adiacenze del mattatoio comunale. Ad oggi però non si ha nessuna notizia sull’avvio dei lavori e viene spontaneo chiedersi dove sia finito il piano di rilancio della rete tramviaria romana che doveva partire proprio dalla nuova struttura di manutenzione e rimessaggio, mentre già si inizia a progettare lo smantellamento e il riuso dell’attuale struttura di Porta Maggiore con il rischio di trovarsi i tram parcheggiati per strada o relegati fuori servizio presso alcune rimesse bus”.
Lo dichiara il CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, analizzando l’attuale situazione della rete tramviaria della Capitale e del progetto del nuovo deposito tram in viale Palmiro Togliatti.
“Comprendiamo e condividiamo pienamente – aggiunge il CeSMoT – la necessità di realizzare una nuova struttura per il rimessaggio e la manutenzione dei mezzi che attualmente sostano nell’attuale storico impianto di Porta Maggiore, aperto oltre un secolo fa ospitando i primi tram a cavalli e che a visto sostare sotto la sua tettoia tutti i modelli che hanno fatto la storia del trasporto pubblico a Roma. Con il nuovo deposito di viale Palmiro Togliatti, si potrà avere finalmente una struttura moderna e capace di ospitare sia tutti i mezzi attualmente in dotazione che i futuri tram nuovi e riammodernati che torneranno sui binari nei prossimi anni”.
“Un deposito però – analizza il CeSMoT – che verrebbe a sorgere in una posizione altamente sbilanciata rispetto alla rete tram della Capitale, ponendosi all’estremo di una delle linee radiali che collegano la periferia con il centro. Una posizione molto penalizzante che costringerebbe i tram a lunghi percorsi per le corse di uscita e di rientro e con il il rischio che, nella più banale delle ipotesi a causa di un semplice tamponamento lungo la Prenestina tra due autoveicoli in corrispondenza di un attraversamento dei binari, vedrebbe la paralisi dell’intera rete, con l’impossibilità alle vetture di tornare in deposito”.
“Per questa valutazione – prosegue il CeSMoT – e soprattutto se realmente riprende forma il progetto di realizzare nuove linee e quindi la necessità di avere maggiore disponibilità di vetture pronte ad entrare in servizio nel minor tempo possibile, è necessario riprendere in considerazione l’ipotesi di realizzare una seconda rimessa, anche di dimensioni più limitate, ma tale da garantire la sosta per le vetture delle linee più distanti dal deposito principale, quali il 2, l’8 o altri futuri percorsi. Proprio su questo argomento negli anni passati si era parlato di convertire, prima della sua chiusura, la rimessa Vittoria di piazza Bainsizza, o di trasformare l’ex deposito di Trastevere, dove il progetto è stato fermato per alcuni ritrovamenti archeologici, che negli anni successivi non hanno impedito però nella stessa area la realizzazione di un parcheggio a pagamento per gli autoveicoli privati”.
“Un deposito indispensabile quindi quello previsto su via Togliatti – conclude il CeSMoT – spunto per un rilancio del trasporto pubblico, che deve passare dal tram e dalla sua capacità di creare un sistema a rete integrato con ferrovie e metropolitane”.

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VIA NAZIONALE: CESMOT, “POSITIVA L’AFFERMAZIONE DI LA ROCCA, STUDIARE ESEMPI GIA’ REALIZZATI PER INSERIRE IL TRAM”

“Un’affermazione importante quella del soprintendente ai Beni culturali del Comune di Roma, Eugenio La Rocca, che chiede di far convergere le esigenze della mobilità con quelle di salvaguardia dell’identità e dell’immagine della città storica, cercando così di trovare una soluzione alla necessità di far tornare il tram su via Nazionale”. Commenta il CeSMoT, Centro Sudi sulla Mobilità e i Trasporti, le positive affermazioni soprintendente ai Beni culturali del Comune di Roma, Eugenio La Rocca, ad un futuro ritorno del tram lungo via Nazionale. “Per reinserire la linea tramviaria lungo l’importante strada romana – aggiunge il CeSMoT – vogliamo solamente ricordare l’esempio di Bordeaux, dove nel centro storico della cittadina francese i tram già da parecchi anni transitano senza alimentazione aerea, e quello che si sta realizzando a Firenze, dove la futura tramvia attraverserà piazza del Duomo alimentata autonomamente. Senza dimenticare gli esempi di Padova al Prato delle Valli o di Roma stessa, dove il filobus giunge a Termini ad aste abbassate”. “Si deve investire sul tram – prosegue il CeSMoT – un vettore ecologico che con una rete più estesa potrebbe già nel giro di pochi anni migliorare la qualità del trasporto pubblico a Roma. Ben vengano quindi i progetti dell’assessore Calamante per rivitalizzare la rete, con investimenti e progetti che sappiano prendere anche esempio dalla Germania, dove le linee tranviarie vengono potenziate e trasformate in metropolitane leggere o da Parigi, dove si sta lavorando per implementare la nuova rete urbana di tram, integrata con la metropolitana”. “Ci auguriamo quindi – conclude il CeSMoT – che oggi sia la premessa di una ancor più bella promessa. Riportare il tram nel centro di Roma, cuore della mobilità capitolina”.

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VIA NAZIONALE: CESMOT: “SALVAGUARDARE SAMPIETRINO MA TUTELARE UTENTI DEI BUS”

“Salvaguardare lo storico sampietrino di via Nazionale, ma tutelare anche le ossa degli utenti del trasporto pubblico. A breve prenderanno il via i lavori per riqualificare via Nazionale, interventi necessari per migliorare l’aspetto e la fruibilità di una delle strade commerciali più importanti della capitale, che agevoleranno anche le migliaia di utenti che vi transitano giornalmente a bordo dei mezzi pubblici, i quali a gran voce chiedono da tempo di poter viaggiare senza scossoni e senza il rischio di farsi male ad ogni buca”.
E’ il commento del CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, in merito ai lavori di rifacimento di via Nazionale previsti per il mese di agosto.
“Gli interventi previsti su via Nazionale – prosegue il CeSMoT – con la rimozione dei sampietrini lungo le corsie di marcia e la sostituzione con una nuova piattaforma fonoassorbente, farà perdere senza dubbio una caratteristica visuale e distintiva della via. Si ridurranno però sensibilmente anche le condizioni di disagio in cui sono costretti a viaggiare i passeggeri degli autobus a causa delle buche e del fondo stradale dissestato. Via Nazionale è una delle strade più trafficate dai mezzi pubblici, e un perfetto stato del manto stradale oltre a migliorare il confort a bordo, può permettere anche di regolarizzare meglio le frequenze e ridurre ai mezzi il rischio di guasti causati dalle forti sollecitazioni”.
“Ideale, e lo continueremo a ripetere – conclude il CeSMoT – sarebbe far coincidere gli interventi di restyling con i lavori per permettere il transito dei tram e il prolungamento dell’8 da largo Argentina a Termini, scelta che rafforzerebbe il sistema di trasporto pubblico a servizio del centro storico. Operazione facilmente realizzabile in virtù anche del fatto che le Sovrintendenze proprio sulla questione di via Nazionale aveva sciolto ogni dubbio in merito, ponendo unicamente il vincolo che con i lavori venga ripristinato l’aspetto della via con le caratteristiche di inizio ‘900. Quando appunto il tram percorreva via Nazionale”.

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TRASPORTI: CESMOT, “RINNOVO VETTURA STANGA ALIMENTA SPERANZE PER FUTURO TRAM A ROMA”

“Il lavoro di restauro e la rimessa in ordine di marcia da lunedì della prima delle vetture “Stanga” revisionate dalle officine di Trambus confermano l’attenzione verso il tram a Roma, ed alimenta le speranze per un futuro sempre più radioso per lo storico servizio di trasporto su rotaia lungo le vie della città”.
E’ il commento del CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, alla notizia del rientro in servizio della prima vettura tranviaria Stanga revisionata e ristrutturata in interni ed esterni, dal personale Trambus di via Prenestina.
“Cinquantotto anni e non dimostrarli – prosegue il CeSMoT – è questa la sintesi di un modello, il TAS, Tram Articolato Stanga, detto più familiarmente “Stanga” che è stato progenitore di intere generazioni di tram in Italia ed Europa e che ha retto dal dopoguerra ad oggi il trasporto romano negli anni più bui per la rete tranviaria. Ancora oggi con l’avvento dell’elettronica, il tram Stanga rappresenta la colonna portante della sopravvissuta rete tram, con 40 mezzi quotidianamente in servizio”.
“Dopo aver ricordato negli anni scorsi altre serie famose di vetture romane come le MRS e le compiante PCC, nel 2004 – aggiunge il CeSMoT – abbiamo voluto festeggiare i 55 anni delle Stanga serie 7000, con un risconto di pubblico che ha dimostrato quanto i romani conoscano ed amino la loro “circolare”, punto di riferimento per la mobilità urbana”.
“Auspichiamo – conclude il CeSMoT – che con il rientro in servizio dei tram CityWay, le Stanga non finiscano nel dimenticatoio, ma continuando infaticabili il loro lavoro, possano contribuire ad un rilancio del trasporto tranviario, che deve partire con il prolungamento dell’8 su via Nazionale e la realizzazione della TVA da Termini a San Pietro”.

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DECORO URBANO: CESMOT, “INCONCEPIBILE OLTRAGGIO DA PARTE DEI WRITERS AI MONUMENTI”

“E’ inconcepibile che il livello di vandalismo urbano e in particolare dei writers sia arrivato a colpire i monumenti storici. Questa è la conferma che le macchie di colore fatte con le bombolette spray non rappresentano una forma di espressione artistica, ma unicamente un gesto senza significato che sporca la città e offende la sensibilità dei cittadini e la storia artistico-culturale di Roma”.
Commenta così il CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, a seguito della segnalazione pervenutagli da parte di alcuni utenti della Roma-Pantano, della comparsa di un graffito a Porta Maggiore sui resti romani in corrispondenza della fermata Met.Ro.
“Questa volta – prosegue il CeSMoT – i graffitari, dopo aver imbrattato tutti i muri delle case e dei palazzi e sporcato treni e metropolitane, hanno avuto il coraggio di offendere le Mura Aureliane e Porta Maggiore, deturpando con la vernice le testimonianze romane che hanno resistito a ben altre orde barbariche e proprio di recente restaurate”.
“Chiediamo l’intervento sollecito del Nucleo di Decoro Urbano del Comune di Roma – conclude il CeSMoT – per ripulire l’area interessata da tale scempio, augurandoci che anche attraverso un maggiore controllo del territorio da parte della Polizia Municipale, possano essere segnalati alle autorità giudiziarie i responsabili di un gesto così ignobile”.

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TRASPORTI: CESMOT, “BLOCCO FERROVIA ROMA-NORD DANNEGGIA DIRITTI DEI PENDOLARI”

“Quanto accaduto oggi pomeriggio sulla ferrovia Roma-Nord, è un fatto di gravità  unica, che ha danneggiato centinaia di cittadini nel loro rientro a casa e offuscato l’immagine di Met.Ro, da tempo impegnata a salvaguardare i diritti di mobilità  dell’utenza”. Commenta così il CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità  e i Trasporti, l’interruzione del servizio sulla ferrovia regionale Roma Nord-Viterbo ed i disagi alla stazione Flaminio. “A pagarne le conseguenze – conclude il CeSMoT – sono sempre i pendolari. Stigmatizziamo l’accaduto, augurandoci una maggiore presa di coscienza da parte dell’azienda e del personale, che con quotidiano spirito di sacrificio garantiscono il diritto di mobilità  ai cittadini a nord della Capitale”.

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TRASPORTI: CESMOT, “ATTENDIAMO DA ATAC DATI SU CORSE PERSE IL 9 GIUGNO”

“La giornata di sabato 9 giugno non ha lasciato grandi ferite nella città, ma tra i tanti dati che sono stati illustrati dopo la visita del presidente americano e il corteo no-war, mancano ancora i dettagli da parte di Atac e di Trambus relativi alle corse soppresse, ai ritardi accumulati e al danno economico subito dalle aziende e di conseguenza dall’utenza e dalla città “. Lo dichiara il CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità  e i trasporti, osservando la mancanza di dati sui disagi di sabato scorso per le manifestazione in centro a Roma. “I romani vogliono sapere, nella trasparenza più assoluta – prosegue il CeSMoT – quanto è costata per la mobilità  cittadina sia in termini di disagi che economici, una giornata impegnativa come quella di sabato scorso. Inoltre, ci auguriamo che i manifestanti che si sono mossi in metropolitana per raggiungere il corteo abbiano pagato regolarmente il biglietto e non siano saliti a bordo dei treni usufruendo di un passaggio politico. Venga inoltre reso noto se ci sono stati danneggiamenti a strutture o mezzi della rete di trasporto pubblico capitolina”. “Se non ci sono stati ulteriori problemi per la mobilità  lungo il percorso della manifestazione – conclude il CeSMoT – il merito è del personale ispettivo e degli ausiliari di Atac e Trambus e degli agenti della Polizia Municipale, che con grande professionalità , con competenza e con un grande lavoro di sinergia, hanno permesso alla città  di trascorrere con meno disagi la giornata”.

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VISITA BUSH: CESMOT, “GRAZIE A ROMANI E PERSONALE ATAC E TRAMBUS PER AVER AFFRONTATO DISAGI CON SERENITA’

“La giornata di oggi è stata particolarmete impegnativa per la mobilità , per il trasporto pubblico e per i romani. Nonostante le difficoltà  e la mancanza di un piano traffico maggiormente definito, solamente grazie alla grande professionalità  e competenza del personale di Atac e di Trambus, ausiliari, autisti ed ispettori, si è riuscito ad evitare problemi ben maggiori in occasioni della visita del presidente americano G. W. Bush e durante lo svolgimento del corteo no-war”. Lo dichiara il CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità  e i Trasporti, a conclusione della giornata di visita del presidente americano a Roma e della manifestazione dei no-war. “Facciamo complimenti ai nostri concittadini romani – prosegue il CeSMoT – che con un grande e profondo senso civico hanno affrontato i disagi, dimostrando che i timori avanzati nei giorni scorsi erano solo frutto di una stupida contrapposizione politica. Da lodare l’impegno del personale e delle aziende e delle forze dell’ordine, che con un grande lavoro di sinergia hanno permesso alla città  di trascorrere nel modo più tranquillo questo sabato romano evitando problemi di mobilità  ben maggiori”. “Chiediamo all’Atac – conclude il CeSMoT – di rendere pubblici al termine della giornata i dati sulle soppressioni e le corse perse oggi per i blocchi del traffico e le deviazioni nelle zone attraversate dal corteo presidenziale e dai manifestanti, per poter conoscere quali siano stati i disagi per i cittadini e i turisti”.

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