“Nonostante la visita la presidente americano George W. Bush e il corteo dei no-war del pomeriggio fossero stati confermati e concordati da tempo, è arrivato il giorno e non è stato ancora comunicato nessun piano dettagliato per le modifiche della viabilità e del trasporto pubblico. Unica eccezione per l’area attorno a Villa Taverna e via Veneto, dove anche se in ritardo, è stato annunciata e realizzata la paralisi della circolazione per motivi di sicurezza”. Lo dichiara il CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, commentando l’assenza di un piano per i trasporti in occasione della visita del presidente americano a Roma e in particolar modo per le zone attraversate nel pomeriggio dal corteo no-war. “Come cittadini romani – prosegue il CeSMoT – ci chiediamo per quale motivo non è stato realizzato un piano di intervento per la mobilità , come avviene in occasione di ogni manifestazione e corteo. Ad oggi, a poche ore dalla partenza dei manifestanti, non si sa ancora per le linee interessate, quali orari dovranno rispettare e quali percorsi alternativi percorreranno. L’Atac ha pubblicato sul suo sito istituzionale un comunicato fin troppo scarno, che non riesce purtroppo a fornire indicazioni dettagliate su come evitare i disagi nel pomeriggio”. “Dicevano gli antichi – conclude il CeSMoT – prevenire è meglio che curare. Questo motto è quanto mai indovinato per una giornata come quella di oggi, dove non riuscendo a prevenire, si provvederà a curare i disagi inevitabili di questo sabato romano. Per tale ragione, vista l’incognita che caratterizzerà la giornata, chiediamo che Atac e Trambus rendano pubblico il numero di corse che verranno perse oggi a causa del passaggio dei cortei per le visite di stato e per la manifestazione del pomeriggio, illustrando l’eventuale danno economico per i contribuenti e attivandosi nell’eventualità di blocchi del traffico o danneggiamenti, per denunciare i responsabili presso le sedi più opportune”.
Archivi autore: Ufficio Stampa Cesmot
METRO B1: CESMOT, “SCONCERTATI DA RICORSO DI ITALIA NOSTRA. A RISCHIO REALIZZAZIONE METROPOLITANA”
“La notizia è abbastanza allarmante e sconcertante. Italia Nostra, cavalcando la richiesta di reinserire nel progetto la fermata Nomentana, ha presentato un ricorso al Tar che rischia di allungare i tempi di realizzazione della diramazione B1”. Lo dichiara il CeSMoT, Centro Studi per la Mobilità e i Trasporti, in merito il ricorso al Tar presentato per il reinserimento in progetto della fermata Nomentana lungo la diramazione B1. “E’ senza dubbio – aggiunge il CeSMoT – una situazione molto spiacevole, ma come pendolari e cittadini, chiediamo rispetto per noi e i nostri diritti. Rischiare di fare slittare o allungare i lavori per la diramazione B1, non può che trovare il nostro più completo e totale disaccordo. La realizzazione della fermata Nomentana, come abbondantemente motivato dal Comune e da Roma Metropolitane, in considerazione anche del parere negativo espresso dagli abitanti del quartiere, potrebbe portare ben pochi vantaggi rispetto ai disagi per i cantieri, comportando di riflesso un purtroppo probabile allungamento dei tempi di realizzazione ed un sicuro aumento delle spese. Chi protesta, forse non tiene conto che si sta parlando di soldi pubblici e quindi di tutti i cittadini. Il sacrificio di una fermata, posta per giunta a poche centinaia di metri dalla precedente e dalla successiva, è stata una scelta sofferta, ma indubbiamente a vantaggio della collettività “. “I cittadini e gli utenti del trasporto pubblico capitolino – conclude il CeSMoT – hanno l’esigenza vitale di una rete di trasporto efficente, puntuale e veloce. Mentre Italia Nostra lotta per una fermata della metropolitana, ma non va dimenticato però che è proprio la stessa associazione che si oppone maggiormente al ritorno del tram e del filobus in centro città , con la stessa voce grossa con cui negli anni passati ha appoggiato e promosso lo smantellamento della rete tranviaria e filoviaria romana”.
INCENDIO TANGENZIALE: CESMOT, “DISAGI INEVITABILI, GRAZIE A FORZE DELL’ORDINE PER INTERVENTO”
“L’incendio di questa notte nella galleria di servizio di Ponte Nomentano ha creato una lunga serie di disagi per i fruitori quotidiani e occasionali della Tangenziale Est inevitabili e non prevedibili, che fortunatamente non hanno avuto conseguenze più gravi. Va invece lodato l’impegno e la professionalità dei Vigili del Fuoco e della Polizia Municipale che hanno lavorato per ore per garantire la messa in sicurezza del ponte e gestire il traffico che andava con il passare delle ore intensificandosi”. E’ il commento del CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, riguardo l’incendio divampato questa notte sotto Ponte Nomentano e che ha imposto la chiusura di parte della Tangenziale Est. “La decisione di chiudere la Tangenziale – prosegue il CeSMoT – è stata una scelta difficile ma obbligata, sia per garantire la sicurezza degli operatori impegnati a contrastare l’incendio e i disagi conseguenti, che degli stessi automobilisti. E’ ovvio che chiudendo l’unica strada urbana a scorrimento veloce che mette in collegamento il nord con il sud della città , le conseguenze sarebbero stato un aumento del traffico nelle vie adiacenti e forti rallentamenti nella mobilità all’interno dei quartiere nomentano ed africano. E’ però stata una scelta dettata dal buon senso, che dimostra ancora una volta come sia indispensabile per la città investire sul trasporto pubblico con nuove metropolitane, linee di tram e corsie preferenziali, unica vera risposta alle quotidiane problematiche del traffico romano”. “Un ringraziamento di vero cuore, come cittadini romani – conclude il CeSMoT – va ai Vigili del Fuoco, alla Polizia Municipale alle Forze dell’Ordine, agli operatori Ama, Acea e Telecom, impegnati in queste ore per ridurre i disagi alla comunità “.
TRASPORTI: CESMOT: “CON ATACMOBILE PARTE RIVOLUZIONE NEL TPL”
“Il bus sul telefonino. Con il nuovo servizio AtacMobile, gli utenti del trasporto romano così come i tanti turisti e i cittadini che giornalmente si muovono in città utilizzando bus, tram, ferrovie e metropolitane, potranno avere a disposizione sul proprio cellulare tutte le informazioni per una mobilità intelligente. Questo innovativo sistema, assieme alle nuove paline intelligenti, la realizzazione dei corridoi della mobilità e la futura rete metropolitana e tramviaria deve essere parte di un processo di rivoluzione nel sistema di trasporto pubblico e di informazione all’utenza indispensabile per il rilancio del trasporto pubblico”. E’ il commento del CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, in merito il nuovo servizio AtacMobile. “Peccato però, e ci spiace sottolinearlo con una sottile vena polemica – aggiunge il CeSMoT – che l’innovativo servizio venga riservato per il 2007 in modo sperimentale unicamente ai titolari degli abbonamenti con MetrebusCard, tagliando fuori di fatto gran parte sia dell’utenza occasionale che utilizza le varie tipologie di biglietti, Bit, Big e Bti, che gli abbonati mensili ordinari. Attendere il 2008 per mettere il servizio a disposizione per tutti è un periodo troppo lungo che rischia di vanificare la potenzialità del servizio se si considerano i grandi passi in avanti che la tecnologia e l’interazione tra i vari canali di informazione stanno compiendo negli ultimi tempi”. “Anche a Roma comunque – conclude il CeSMoT – finalmente si giunge a mettere in atto iniziative di rilievo, avviando una fase di rilancio del trasporto pubblico locale, un settore che negli ultimi tempi sta mostrando in modo molto serio e grave, molteplici difficoltà a criticità “.
FERROVIE: CESMOT “ILLUMINAZIONE STAZIONE QUATTROVENTI MIGLIORA SICUREZZA VIAGGIATORI”
“L’accordo tra il Comune e RFI per illuminare l’area adiacente la nuova stazione di Quattro Venti dell la Fr3 Roma-Cesano-Viterbo non può che raccogliere la nostra più sincera soddisfazione. Un intervento che migliora in termini pratici sia la sicurezza dei viaggiatori che quotidianamente usfuruiscono della stazione e del parcheggio di scambio che dei cittadini del quartiere Monteverde”. Lo dichiara il CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, commentando l’intervento di illuminazione del piazzale della stazione RFI di Quattro Venti a seguito degli accordi con il Comune di Roma. “E’ allo stessto tempo importante – si augura concludendo il CeSMoT – che lo stesso accordo attuato per la nuova stazione a Monteverde, possa essere a breve termine applicato anche in tutte le altre stazioni e aree limitrofe in ambito urbano e suburbano che versano attualmente in uno stato di degrado e di abbandono, garantendo serenità e confort alle migliaia di pendolari che quotidiamente utilizzano le Fr facendo una scelta di mobilità intelligente ed ecologica”.
TRASPORTI: CESMOT, “DEMOLIZIONE SEDIME EX ROMA-FIUGGI SIA PRELUDIO PER SUA RINASCITA”
“La demolizione del sedime dell’ex ferrovia Roma-Fiuggi è un’operazione che lascia altamente perplessi per le modalità di attuazione, ma ci auguriamo faccia parte di un programma di intenti volti a potenziare la mobilità pubblica lungo la direttrice della Casilina e la rinascita dell’asse ferroviario”. E’ il commento del CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, sui lavori avviati questa mattina a San Cesareo per la demolizione del sedime della ex ferrovia Roma-Fiuggi, ancora in servizio nella tratta di penetrazione urbana tra Roma e Pantano. I lavori riguarderanno l’asportazione e la demolizione della sede ferroviaria, dei binari e della palificazione tra l’attuale capolinea urbano e San Cesareo, tratta attualmente sospesa all’esercizio, ma prevista nel contratto di esercizio stipulato tra Metropolitana di Roma e la Regione Lazio, titolare dell’infrastruttura. “L’attuale stato dell’infrastruttura, dopo 23 anni di abbandono – prosegue il CeSMoT – non consente certo il riuso della tratta a breve termine, ma il timore maggiore è che con questa demolizione si voglia impedire una futura ricostruzione, così come previsto nel piano di Bacino e nei Corridoi della Mobilità promossi dalla Provincia e dalla Regione Lazio. Temiamo che l’unico interesse al momento venga da parte dei comuni interessati per farci dei marciapiedi o altre strutture di dubbia utilità “. “Da parte nostra – aggiunge il CeSMoT – pur biasimiamo la demolizione, considerando anche il fatto che la linea è ancora tecnicamente attiva anche se sospesa, ci auguriamo che il lavori di oggi possano essere un primo passo preliminare per la rinascita di un’infrastruttura di vitale importanza per il territorio attraversato. E’ quindi auspicabile che i comuni interessati si facciano fattivamente promotori presso Provincia e Regione per la realizzazione di progetti di ripristino della ferrovia almeno fino a San Cesareo”. “Una demolizione però quella che inizia oggi – conclude il CeSMoT – che si lascia dietro alcune ombre, visto che l’esecuzione del bando è venuta da parte del demanio nazionale, quando giuridicamente la competenza e il possesso è del demanio regionale e della Regione Lazio”
METRO: CESMOT, “CON NUOVI TORNELLI FINISCE L’ERA DEI FURBI”
“Finalmente finisce l’era del furbi, che con la scusa degli scarsi controlli, ne approfittavano per viaggiare gratis sulla metropolitana romana approfittando sia dei pochi controlli effettuati al varco abbonati che dell’assenza di barriere ai tornelli di uscita”. Commenta positivamente il CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, l’inaugurazione presso la fermata Bologna della linea B, dei nuovi tornelli “invalicabili” sia per l’accesso che per l’uscita. “A grandi passi la Capitale cerca di recuperare un gap tecnologico e di gestione – aggiunge il CeSMoT – per offrire ai propri cittadini un servizio migliore e diminuire il numero di viaggiatori senza biglietto a bordo dei treni della sotterranea capitolina. Concludendo, ci auguriamo che l’installazione dei nuovi tornelli lungo tutte le fermate della linea A e B, facciano diminuire il numero di abusivi, questuanti e suonatori ambulanti che offrono purtroppo ai cittadini la sensazione di un livello di sicurezza a bordo dei treni e nelle stazioni troppo basso”.
VIA NAZIONALE: CESMOT, “CONDIVIDIAMO POSIZIONE DI LEGAMBIENTE, COMPLIMENTI AL PRESIDENTE PARLATI PER L’INIZIATIVA”
“Condividiamo pienamente la posizione espressa da Legambiente su una questione a noi molto cara, il ritorno del tram su Via Nazionale. Complimenti al presidente di Legambiente Lazio, Lorenzo Parlati, per la lodevole iniziativa di coinvolgere il ministro Rutelli sulla questione”. E’ il commento del CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti. “Il tram su Via Nazionale – prosegue il CeSMoT – non offenderebbe nessun canone urbanistico, architettonico e visivo. I tram hanno transitato lungo la storica via rappresentandone nel tempo uno degli elementi caratterizzanti fino alla sciagurata riforma tranviaria del 1930. La stessa attuale Via Nazionale è oggi “deturpata” dalla linea aerea che alimenta l’illuminazione pubblica. Inoltre i binari del tram consentirebbero di tutelare anche il sampietrino, che si adatterebbe perfettamente all’infrastruttura tranviaria”. “Ci aspettiamo – conclude il CeSMoT – che con una sinergia tra Sovrintendenza e Ministero, la promessa del Comune di Roma diventi realtà, e i prossimi lavori per il risanamento di via Nazionale, vedano a sorpresa anche la posa di binari per portare l’8 a Termini”.
METRO A: CESMOT, “PERSONALE MET.RO. E TRAMBUS ANGELI DEL TRASPORTO PER GARANTIRE MOBILITA’ “
“La giornata di oggi ha visto scendere in strada dei veri e propri “angeli” del trasporto pubblico. Solamente grazie alla grande professionalità e competenza del personale di Metropolitana di Roma e di Trambus, nonostante le difficoltà e le problematiche di un traffico cittadino che non tende a diminuire, si è riuscito ad evitare problemi ben maggiori nella mobilità lungo la direttrice Appia e le altre tratte della linea A”. Lo dichiara il CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, commentando l’interruzione avvenuta questa mattina lungo la linea A della metropolitana di Roma. “La chiusura della tratta Termini – Arco di Travertino lungo la principale linea metropolitana capitolina per un problema infrastrutturale – prosegue il CeSMoT – dimostra la forte presa di coscienza dell’azienda capitolina che gestisce la sotterranea, che compresa la gravità della situazione ha adottato immediatamente i provvedimenti necessari per tutelare la sicurezza e l’incolumità delle migliaia di cittadini che ogni giorno si muovono a bordo dei treni della linea A” “Piuttosto che criticare – conclude il CeSMoT – c’è da lodare l’impegno del personale e delle aziende, che con un grande lavoro di sinergia hanno permesso il regolare funzionamento della metropolitana tra Battistini e Termini e tra Arco di Travertino e Anagnina, integrato con un servizio sostitutivo Trambus lungo la tratta interessata all’interruzione. Lamentarsi dei disagi del trasporto pubblico in una giornata particolare come questa sminuisce ed offende la professionalità dei dipendenti e il dispiegamento di uomini e di mezzi messo in campo oggi per evitare problemi di mobilità ben maggiori”.
ATAC:CESMOT, “INTERVENIRE SUL QUOTIDIANO PER PROGRAMMARE IL FUTURO”
“Prima di tutto viene il cliente, ed è indispensabile programmare interventi immediati e sul quotidiano. E’ questo l’unico modo per permettere un vero rilancio del trasporto pubblico locale a Roma e contribuire veramente a salvaguardare la salute dei cittadini”. E’ il commento del CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, sui i risultati dell’indagine “Customer satisfaction servizi alla mobilità pubblica e privata del Comune di Roma” eseguita dall’Istituto Piepoli per conto di Atac. “Se il romano utilizza poco il mezzo pubblico – prosegue il CeSMoT – è anche a causa purtroppo di un’immagine dello stesso troppo negativa. Mezzi di trasporto sporchi e affollati, continui disagi a causa di guasti, disservizi e ritardi per colpa del traffico, stazioni della metropolitana e delle ferrovie urbane che necessitano di un maggiore controllo”. “Meno dei due terzi della popolazione residente utilizza abitualmente il mezzo pubblico – aggiunge il CeSMoT – e spesso chi decide di utilizzarlo lo fa come una scelta consapevole per migliorare la città o perché non ha altre alternative. La soddisfazione del cliente, la sua fidelizzazione, così come la conquista di nuovi potenziali utenti si può ottenere unicamente investendo risorse sul quotidiano e offrendo un servizio che sappia essere all’altezza delle esigenze e delle richieste di mobilità di una città complessa come Roma”. “Nel prossimo futuro – conclude il CeSMoT – ci aspetta uno scenario per i trasporti incoraggiante e positivo sotto molti aspetti. Però le migliaia di pendolari romani che utilizzano il trasporto pubblico capitolino vivono problemi quotidiani sui quali chiedono a gran voce di intervenire con priorità “.