Nonostante la situazione critica del servizio sulla ferrovia Roma – Lido, dove la carenza di mezzi e personale da tempo sta generando soppressioni di corse e disservizi, non possiamo fare a meno di notare la mancanza di interventi sia da parte della Regione, proprietaria della linea, sia da parte del Comune, che tramite ATAC gestisce il servizio su di essa. Eppure la situazione della ferrovia dovrebbe essere ben nota da tempo ai vari soggetti istituzionali, e non è una novità, visto che ciclicamente vengono annunciati interventi di potenziamento, puntualmente disattesi. Si “tira a campare” cercando di sopperire alla mancanza di personale con il ricorso in massa al lavoro straordinario (che, come dice la parola, non dovrebbe essere la regola ma l’eccezione). In questo letargo colpevole della politica, che coinvolge anche le opposizioni, la ferrovia Roma – Lido è giunta ormai al collasso. Cosa accadrà quando ci sarà la prossima ondata di pensionamenti per i macchinisti? Chiediamo dunque a Regione e Comune, finora troppo “assenti” e “distratte” l’apertura, in tempi brevissimi, di un tavolo tecnico, a cui siedano anche le associazioni di settore, per fornire rapide risposte ai problemi della linea. Nel breve periodo, come temporaneo e parziale rimedio ai disservizi, chiediamo che venga rimodulato l’orario attuale, chiudendo in anticipo il servizio ferroviario alle ore 22 / 22.30 (tranne che al sabato) ed effettuando le corse soppresse mediante autobus sostitutivi da/per Eur Magliana. Chiediamo inoltre, appoggiando un’analoga richiesta del personale in servizio, una rimodulazione dei turni al fine di garantire le attuali frequenze di 10/15 minuti nelle ore di punta e di 30 minuti nelle ore di morbida
Archivi autore: Ufficio Stampa Cesmot
Biglietti Clonati: CeSMoT, “Scenario gravissimo, chiediamo rapide indagini e commissariamento di ATAC”
L’inchiesta pubblicata oggi sul quotidiano La Repubblica, che ha portato alla luce un sistema parallelo di biglietti clonati , apre gravissimi scenari sui quali è doveroso che venga fatta luce quanto prima dai soggetti competenti. Finora gli utenti hanno pagato biglietti ed abbonamenti, anche dopo l’aumento tariffario, nella consapevolezza sia di pagare per il servizio offerto, sia di finanziare in parte il servizio stesso ricevendo oltretutto in cambio spesso ritardi e disservizi ed un servizio non in linea con gli standard di una capitale europea. Alla luce di quanto apparso oggi sulla stampa,la nostra associazione chiede con forza al Sindaco Marino di istituire una commissione d’inchiesta che possa, in tempi brevi, individuare le responsabilità dei soggetti coinvolti e di azzerare quanto prima gli attuali vertici di ATAC SpA commissariando l’azienda, visti i coinvolgimenti ad alti livelli della dirigenza. Contestualmente chiediamo un impegno da parte di Comune di Roma e Regione Lazio per una radicale revisione e modifica del sistema di bigliettazione, passando dagli attuali ed obsoleti titoli cartacei ad altri sistemi, come le smart card, che offrono maggiori standard di sicurezza e di affidabilità.
CeSMoT: Condanniamo Occupazioni FrecciaClub
COMUNICATO STAMPA :
Condanniamo con forza quanto accaduto nella giornata di ieri, quando pochi facinorosi dimostranti, con pretestuose motivazioni, hanno deciso di occupare i FrecciaClub di Roma, Torino e Bologna causando forti disagi ai viaggiatori. La loro richiesta di ottenere treni a prezzi “politici” per partecipare alla manifestazione di sabato è una decisione commerciale che spetta solo ed esclusivamente a Trenitalia, e che, a nostro giudizio, non può e non deve essere estorta con manifestazioni come quella accaduta che hanno come unico scopo quello di “creare confusione e disagi” . Pur essendo lieti del fatto che i manifestanti vogliano arrivare a Roma con un mezzo ecologico come il treno, invece che con autobus o macchine, non possiamo non notare la palese contraddizione di chi da un lato si professa “No-TAV” e dall’altro vorrebbe utilizzare proprio il Treno Alta Velocità a cui tanto si oppone, per di più ad un prezzo inferiore a quello praticato ai comuni viaggiatori. Desideriamo infine esprimere tutta la nostra solidarietà ai viaggiatori colpiti dai disagi ed al personale Trenitalia coinvolto, auspicando, per il futuro, maggiore controllo da parte delle strutture preposte affinché si eviti i ripetersi di simili eventi.
Incidente ferrovia Termini-Giardinetti «Basta navigare a vista»
«L’incidente avvenuto sulla ferrovia regionale Termini-Giardinetti ha evidenziato, ancora una volta, la necessità di intraprendere una concreta riflessione sul futuro della linea, anche in relazione all’imminente apertura della Linea C della metropolitana».
È quanto riferisce in una nota il Cesmot, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, riguardo il tamponamento di due treni regionali della linea Termini-Giardinetti, avvenuto il 7 ottobre all’altezza dell’intersezione a raso via Walter Tobagi, località Torre Maura.
«Occorre, con urgenza, intraprendere un concreto programma di ammodernamento dell’infrastruttura e dei rotabili, dando garanzia alle migliaia di utenti che ogni giorno usufruiscono di questa linea. Continuare a “navigare a vista”, come s’è fatto finora, non fornisce alcuna garanzia sulla sopravvivenza della ferrovia in questione».
«La drammatica situazione della Giardinetti – aggiunge David Nicodemi, ex-delegato ai trasporti del Municipio Roma VI – rispecchia il decadimento etico ed economico di Atac SpA, che in questi anni ha trattato le ex-concesse come un salvadanaio, incassando i proventi del Contratto di Servizio senza mai reinvestire un solo euro nelle infrastrutture e nei rotabili, specie sulla Giardinetti».
«In merito al tamponamento – continua -, le cui cause sono da accertare, potrebbe aver avuto rilievo la tipologia e la tecnologia obsoleta del materiale rotabile, e la loro manutenzione, nonché il mancato rinnovo del Regolamento Circolazione Treni, che, seppur garantisca la sicurezza dello stesso esercizio, aspetta ancora d’essere ottimizzato rispetto alle peculiarità che la linea ha assunto negli anni. Quanto tempo dobbiamo ancora attendere prima che accada un altro sinistro, magari stavolta dovuto allo stato penoso dell’armamento? Mi auguro – conclude Nicodemi – che su quanto sta accadendo sulla Giardinetti, intervenga direttamente la preposta Direzione del Ministero dei Trasporti».
Roma, 9 ottobre 2013
TRAM 3, CESMOT: “BENE IL RIPRISTINO DAL 9 SETTEMBRE, MA LINEA DEVE TORNARE A STAZIONE TRASTEVERE”
La notizia del prossimo ritorno della linea 3 “sui binari” annunciata da Roma Servizi Mobilità (http://www.muoversiaroma.it/muoversiaroma/articolo.aspx?id=4498)dopo l’incomprensibile sospensione estiva non può che lasciarci soddisfatti, ma rimane il disagio della necessità del trasbordo a Porta San paolo sulla linea bus 3B per gli utenti che devono recarsi verso Viale Trastevere e P.le Biondo. Per questo motivo chiediamo al Sindaco, ad ATAC e a Roma Servizi per la Mobilità un impegno concreto affinché quanto prima la linea torni al suo naturale capolinea di Stazione Trastevere e che vengano indicate chiaramente quali sono le cause che al momento impediscono di effettuare servizio da Via Marmorata verso Viale Trastevere su una tratta, che è bene ricordarlo, viene regolarmente percorsa dai tram della linea 8 per rientrare in deposito a fine giornata
TRAM 8, CESMOT: “CAPOLINEA A PIAZZA VENEZIA NON BASTA”
“Prolungare una linea tram di 300 metri, precludendogli ogni opportunità di arrivare a Termini non possiamo considerarlo un profondo investimento per il rilancio del trasporto su rotaia. Il nuovo capolinea dell’8 a piazza Venezia è servito a sanare la ‘provvisorietà’ dell’attestamento a Largo Argentina, ma non basta. Il termine naturale della linea 8 è Termini, passando per via Nazionale, e l’attuale attestamento rende ancora più complicata la sua prosecuzione”. Lo comunica, in una nota, il CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti commentando l’inaugurazione odierna del nuovo capolinea della linea 8 a Piazza Venezia.
“A parte il non riuscire a cogliere i benefici reali di questa nuova opera – prosegue il CeSMoT – che non aggiunge nulla rispetto al precedente capolinea sia come interscambi che nella regolarità del servizio, ci dispiace vedere che l’investimento che è stato promesso in questi 5 anni per il rilancio della rete tram romana si è ridotto alla semplice ricostruzione di due capolinea di Flaminio e Venezia.
“Abbiamo ben sperato – aggiunge il CeSMoT – in questi anni di vedere la posa di nuovi binari in diverse zone della città, su via Togliatti, via Gregorio VII, viale Marconi e via Ostiense, senza aver mai
abbandonato la speranza di un ripensamento per il tram su via Nazionale e lungo la direttrice Termini-Corso Vittorio San Pietro. Auspichiamo – conclude – che nel programma di governo della prossima
giunta il rilancio del tram possa essere ripensato in modo serio e a vantaggio di romani e turisti”.
Con la 907 per il Natale di Roma
Sul sito ferrovie.it all’indirizzo http://www.ferrovie.it/ferrovie.vis/timdettvp.php?id=3205 è presente un articolo dedicato all’evento dello scorso 21 Aprile, scritto dal Presidente Omar Cugini
COTRAL SPA, TOPPI : “ALEMANNO INTERVENGA PER I FONDI METREBUS TRATTENUTI DA ATAC
L’appropriazione da parte di Atac SpA dei fondi derivanti dalla vendita dei titoli di viaggio Metrebus (consorzio Atac/Cotral/Trenitalia) per oltre 40 milioni di euro, sta mettendo seriamente a rischio il servizio del trasporto regionale pubblico. A denunciarlo in una nota è il Consigliere di Amministrazione Cotral Spa, Paolo Toppi. “Non più tardi di metà novembre la nostra società ha avuto garanzie da parte di Atac sull’imminente pagamento dei fondi Metrebus impropriamente trattenuti dalla società di trasporto capitolina. “Ad oggi – continua Toppi – “ siamo ancora in attesa di oltre 40 milioni di euro promessi ma mai corrisposti. Questa situazione nonostante gli sforzi di questi ultimi mesi volti ad agevolare un percorso conciliativo con la società Atac Spa non ha portato risultati ed anzi sta rischiando di pregiudicare ulteriormente il regolare svolgimento del servizio. “Si rende necessario – conclude il consigliere Toppi – “ un intervento urgente da parte della Regione Lazio e del sindaco Alemanno affinché si risolva entro poche ore una situazione ormai al collasso per la Cotral, per i suoi dipendenti, per i fornitori e per gli utenti che vedono quotidianamente minacciato il proprio diritto alla mobilità.
MOBILITA’, CESMOT: “TPL A ROMA DEVE TORNARE AD INVESTIRE SU TRAM”
“In occasione dell’incontro odierno organizzato dall’Agenzia per la Mobilità è stato lanciato un messaggio ben chiaro alle future amministrazioni e che noi come Centro Studi cerchiamo di portare avanti da anni. A Roma bisogna tornare ad investire sul tram. Un impegno che deve però concretizzarsi su progetti seri, che vengano incontro ai bisogni di mobilità della città e non limitarsi unicamente a rifacimenti di capolinea o riattivazioni di linee sospese”.
Lo afferma il CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, a margine della presentazione del ‘Rapporto ferrotranviario 1.0’, realizzato dall’Agenzia per la Mobilità.
“Il futuro del trasporto pubblico locale – aggiunge il CeSMoT – passa necessariamente per il tram, il mezzo di trasporto indubbiamente più economico, ecologico, sicuro e con potenzialità di trasporto elevate e tempi di realizzazione ridotti. Il Rapporto ferrotranviario illustrato oggi da RomaServiziMobilità rappresenta un’interessante base di lavoro per le giunte che verranno in futuro. I progetti ci sono – conclude – pronti per essere integrati con le reti metropolitane e ferroviarie ed applicati in tempi ragionevoli, per poter far ripartire nei tempi più brevi possibili quella la cura del ferro sospesa oramai da troppi anni e di cui la città soffocata dallo smog, ha bisogno”.
METRO B1, CESMOT: “NUOVA TRATTA BUONA NOTIZIA, ADESSO PORTARE A TERMINE LINEA C
“L’unico vero dato importante in questa giornata sono i 4 kilometri e tre stazioni di metropolitana in più a disposizione dei romani. Con l’apertura della diramazione B1 finalmente, dopo sette anni di lavori, si da la possibilità ai cittadini di usufruire di una nuova infrastruttura e di rivedere il proprio concetto di mobilità urbana. Una buona notizia nel poco roseo panorama del trasporto pubblico romano”.
Lo afferma il CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, a margine dell’apertura della nuova tratta B1 Bologna-Conca d’Oro.
“Ogni tanto – aggiunge il CeSMoT – senza grandi cerimonie, si compiono scelte importanti per la collettività. Con la nuova B1 tutto un quadrante della città potrà muoversi più velocemente e comodamente, decongestionando le strade e riducendo l’inquinamento atmosferico. Attendiamo ovviamente qualche giorno per rilevarne i reali vantaggi, ma le premesse, nonostante la lunga attesa e i continui rinvii, sono buone”.
“Ma l’impegno non deve finire qui – conclude il CeSMoT – il prossimo passo per Roma Capitale, Regione Lazio e Governo, deve essere quello di portare a termine il prima possibile i lavori della metro C, trovare le risorse per finanziarne la tratta principale che attraversa il centro storico e realizzare quel sistema a maglia di linee metropolitane che ancora manca nella nostra città. Integrato magari con una rinnovata e potenziata rete tram, a partire dal prolungamento dell’8 e la realizzazione della TVA. Metropolitana e tram, uniche vere soluzioni per convertire il romano all’uso del mezzo pubblico”.