Atac, metro A: interruzione provocata da realizzazione nuovo capolinea ferrovia Roma-Viterbo

Roma_treno_RA394_metro_B_PiramideIn relazione all’interruzione della Metro A, tuttora in corso su parte della linea, Atac precisa che l’evento si è verificato a causa dell’interferenza di lavori in corso di micro-palificazione curati dall´appaltatore Ferrovit Scarl, presso la stazione Flaminio della ferrovia regionale Roma-Viterbo, che ha reso necessaria la disalimentazione della linea metropolitana all’altezza della stazione Flaminio.
I lavori edili connessi alla realizzazione del nuovo capolinea della ferrovia regionale Roma-Viterbo hanno determinato un piccolo cedimento strutturale della volta della galleria della stazione della Metro A Flaminio, in corrispondenza dei binari a servizio della tratta utilizzata dai treni in direzione Termini. Il cedimento della volta è stato causato da un´armatura funzionale a dei micropali di fondazione, uno dei quali ha invaso la sede ferroviaria ostacolando alle ore 08.35 il passaggio del treno numero 7, partito dalla stazione Battistini alle ore 08.11, che stava sopraggiungendo in stazione, quindi a velocità rallentata. L´impatto tra la motrice e il micropalo è avvenuto all´altezza del respingente anteriore destro e tale dinamica ha evitato danni al personale di macchina e ai passeggeri.
I tecnici di Atac, in collaborazione con i Vigili del Fuoco, stanno lavorando per rimuovere l´ostacolo e riprendere il servizio prima possibile, comunque non prima del pomeriggio, una volta che i Carabinieri avranno compiuto i rilievi di loro competenza.
Un’indagine interna accerterà le cause e le eventuali responsabilità. L’azienda ha immediatamente attivato un servizio sostitutivo con bus di superficie nella tratta interrotta.
Atac sottolinea che, a parte i disagi, per i quali l’azienda si scusa, il deflusso dei passeggeri dal treno e dalla stazione è avvenuto in totale sicurezza.

***Il servizio è attivo nella tratta Termini – Anagnina, navette sostitutive da Termini a Battistini***

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CeSMoT: bene prolungamento orario apertura parcheggio Rebibbia,ma ora necessario recuperare il parking Cornelia

Ingresso Parcheggio Cornelia

Ingresso Parcheggio Cornelia

La notizia del prolungamento degli orari di apertura del parcheggio di scambio di Rebibbia da parte di ATAC ci lascia estremamente soddisfatti in quanto, il potere utilizzare la struttura nel week end, e nei giorni feriali la mattina presto e la sera tardi, rispettivamente prima e dopo la prima ed ultima corsa della metropolitana, è un piccolo ma concreto e significativo  passo per incentivare i cittadini romani a lasciare l’automobile e a raggiungere il centro comodamente con i mezzi pubblici. Proprio per questo motivo riteniamo indispensabile ed improcrastinabile che il Comune di Roma inizi a
lavorare ad un serio progetto di recupero del parcheggio di scambio situato in C.ne Cornelia, nei pressi dell’omonima  Stazione della Linea A della metropolitana, chiuso ed abbandonato ormai dal lontano 2006, dopo neanche 5 anni di utilizzo. Tale opera, con la sua capienza di 650 posti auto, oltre a risolvere le criticità di una zona che soffre di cronica scarsità di parcheggi, permetterebbe a chi proviene dalle direttrici Aurelia o Boccea di lasciare comodamente l’automobile e di poter raggiungere comodamente il centro con la Linea A della metropolitana, con indubbi benefici in termini di diminuzione di traffico ed inquinamento.

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Ferrovie: CeSMoT – Auspichiamo per successione a Moretti scelta interna al Gruppo FS

Apprendiamo la nomina dell’ Ing. Mauro Moretti, attuale AD del Gruppo FS, al vertice di Finmeccanica, e gli facciamo i più sinceri auguri per questa nuova avventura, al vertice di una delle più importanti e prestigiose aziende italiane. Per la successione al vertice di Ferrovie dello Stato, auspichiamo che il governo opti per una soluzione interna, scegliendo all’interno della holding una persona che possa proseguire l’opera di rilancio del trasporto ferroviario intrapresa da Moretti, sulla scia del nuovo piano industriale recentemente varato.

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Disagi Roma Lido : CeSMoT, subito un tavolo tecnico per risolvere criticità linea.

m100stellapolareNonostante la situazione critica del servizio sulla ferrovia Roma – Lido, dove la carenza di mezzi e personale da tempo sta generando soppressioni di corse e disservizi, non possiamo fare a meno di notare la mancanza di interventi sia da parte della Regione, proprietaria della linea, sia da parte del Comune, che tramite ATAC gestisce il servizio su di essa. Eppure la situazione della ferrovia dovrebbe essere ben nota da tempo ai vari soggetti istituzionali, e non è una novità, visto che ciclicamente vengono annunciati interventi di potenziamento, puntualmente disattesi. Si “tira a campare” cercando di sopperire alla mancanza di personale con il ricorso in massa  al lavoro straordinario (che, come dice la parola, non dovrebbe essere la regola ma l’eccezione). In questo letargo colpevole della politica, che coinvolge anche le opposizioni, la ferrovia Roma – Lido è giunta ormai al collasso. Cosa accadrà quando ci sarà la prossima ondata di pensionamenti per i macchinisti? Chiediamo dunque a Regione e Comune, finora troppo “assenti” e “distratte” l’apertura, in tempi brevissimi,  di un tavolo tecnico, a cui siedano anche le associazioni di settore, per fornire rapide risposte ai problemi della linea. Nel breve periodo, come temporaneo e parziale rimedio ai disservizi, chiediamo che venga rimodulato l’orario attuale, chiudendo in anticipo il servizio ferroviario alle ore 22 / 22.30 (tranne che al sabato) ed effettuando le corse soppresse mediante autobus sostitutivi da/per Eur Magliana. Chiediamo inoltre, appoggiando un’analoga richiesta del personale in servizio, una rimodulazione dei turni al fine di garantire le attuali frequenze di 10/15 minuti nelle ore di punta e di 30 minuti nelle ore di morbida

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Biglietti Clonati: CeSMoT, “Scenario gravissimo, chiediamo rapide indagini e commissariamento di ATAC”

661L’inchiesta pubblicata oggi sul quotidiano La Repubblica, che ha portato alla luce un sistema parallelo di biglietti clonati , apre gravissimi scenari sui quali è doveroso che venga fatta luce quanto prima dai soggetti competenti. Finora gli utenti hanno pagato biglietti ed abbonamenti, anche dopo l’aumento tariffario, nella consapevolezza sia di pagare per il servizio offerto, sia di finanziare in parte il servizio stesso ricevendo oltretutto in cambio spesso ritardi e disservizi ed un servizio non in linea con gli standard di una capitale europea. Alla luce di quanto apparso oggi sulla stampa,la nostra associazione chiede con forza al Sindaco Marino di istituire una commissione d’inchiesta che possa, in tempi brevi, individuare le responsabilità dei soggetti coinvolti e di azzerare quanto prima gli attuali vertici di ATAC SpA commissariando l’azienda, visti i coinvolgimenti ad alti livelli della dirigenza. Contestualmente chiediamo un impegno da parte di Comune di Roma e Regione Lazio per una radicale revisione e modifica del sistema di bigliettazione, passando dagli attuali ed obsoleti titoli cartacei ad altri sistemi, come le smart card, che offrono maggiori standard di sicurezza  e di affidabilità.

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CeSMoT: Condanniamo Occupazioni FrecciaClub

imag0513COMUNICATO STAMPA :

Condanniamo con forza quanto accaduto nella giornata di ieri, quando pochi facinorosi dimostranti, con pretestuose motivazioni,  hanno deciso di occupare i FrecciaClub di Roma, Torino e Bologna causando forti disagi ai viaggiatori. La loro richiesta di ottenere treni a prezzi “politici” per partecipare alla manifestazione di sabato è una decisione commerciale che spetta solo ed esclusivamente a Trenitalia, e che, a nostro giudizio, non può e non deve essere estorta con manifestazioni come quella accaduta che hanno come unico scopo quello di “creare confusione e disagi” . Pur essendo lieti del fatto che i manifestanti vogliano arrivare a Roma con un mezzo ecologico come il treno, invece che con autobus o macchine,  non possiamo non notare la palese contraddizione di chi da un lato si professa “No-TAV” e dall’altro vorrebbe utilizzare proprio il Treno Alta Velocità a cui tanto si oppone, per di più ad un prezzo inferiore a quello praticato ai comuni viaggiatori. Desideriamo infine esprimere tutta la nostra solidarietà ai viaggiatori colpiti dai disagi ed al personale Trenitalia coinvolto, auspicando, per il futuro, maggiore controllo da parte delle strutture preposte affinché si eviti i ripetersi di simili eventi.

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Incidente ferrovia Termini-Giardinetti «Basta navigare a vista»

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«L’incidente avvenuto sulla ferrovia regionale Termini-Giardinetti ha evidenziato, ancora una volta, la necessità di intraprendere una concreta riflessione sul futuro della linea, anche in relazione all’imminente apertura della Linea C della metropolitana».

  È quanto riferisce in una nota il Cesmot, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, riguardo il tamponamento di due treni regionali della linea Termini-Giardinetti, avvenuto il 7 ottobre all’altezza dell’intersezione a raso via Walter Tobagi, località Torre Maura.

  «Occorre, con urgenza, intraprendere un concreto programma di ammodernamento dell’infrastruttura e dei rotabili, dando garanzia alle migliaia di utenti che ogni giorno usufruiscono di questa linea. Continuare a “navigare a vista”, come s’è fatto finora, non fornisce alcuna garanzia sulla sopravvivenza della ferrovia in questione».

  «La drammatica situazione della Giardinetti – aggiunge David Nicodemi, ex-delegato ai trasporti del Municipio Roma VI – rispecchia il decadimento etico ed economico di Atac SpA, che in questi anni ha trattato le ex-concesse come un salvadanaio, incassando i proventi del Contratto di Servizio senza mai reinvestire un solo euro nelle infrastrutture e nei rotabili, specie sulla Giardinetti».

  «In merito al tamponamento – continua -, le cui cause sono da accertare, potrebbe aver avuto rilievo la tipologia e la tecnologia obsoleta del materiale rotabile, e la loro manutenzione, nonché il mancato rinnovo del Regolamento Circolazione Treni, che, seppur garantisca la sicurezza dello stesso esercizio, aspetta ancora d’essere ottimizzato rispetto alle peculiarità che la linea ha assunto negli anni. Quanto tempo dobbiamo ancora attendere prima che accada un altro sinistro, magari stavolta dovuto allo stato penoso dell’armamento? Mi auguro – conclude Nicodemi – che su quanto sta accadendo sulla Giardinetti, intervenga direttamente la preposta Direzione del Ministero dei Trasporti».

Roma, 9 ottobre 2013

 

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TRAM 3, CESMOT: “BENE IL RIPRISTINO DAL 9 SETTEMBRE, MA LINEA DEVE TORNARE A STAZIONE TRASTEVERE”

La notizia del prossimo ritorno della linea 3 “sui binari” annunciata da Roma Servizi Mobilità (http://www.muoversiaroma.it/muoversiaroma/articolo.aspx?id=4498)dopo l’incomprensibile sospensione estiva non può che lasciarci soddisfatti, ma rimane il disagio della necessità del trasbordo a Porta San paolo sulla linea bus 3B per gli utenti che devono recarsi verso Viale Trastevere e P.le Biondo. Per questo motivo chiediamo al Sindaco, ad ATAC e a Roma Servizi per la Mobilità un impegno concreto affinché  quanto prima la linea torni al suo naturale capolinea di Stazione Trastevere e che vengano indicate chiaramente quali sono le cause che al momento impediscono di effettuare servizio da Via Marmorata verso Viale Trastevere su una tratta, che è bene ricordarlo, viene regolarmente percorsa dai tram della linea 8 per rientrare in deposito a fine giornata

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TRAM 8, CESMOT: “CAPOLINEA A PIAZZA VENEZIA NON BASTA”

“Prolungare una linea tram di 300 metri, precludendogli ogni opportunità di arrivare a Termini non possiamo considerarlo un profondo investimento per il rilancio del trasporto su rotaia. Il nuovo capolinea dell’8 a piazza Venezia è servito a sanare la ‘provvisorietà’ dell’attestamento a Largo Argentina, ma non basta. Il termine naturale della linea 8 è Termini, passando per via Nazionale, e l’attuale attestamento rende ancora più complicata la sua prosecuzione”. Lo comunica, in una nota, il CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti commentando l’inaugurazione odierna del nuovo capolinea della linea 8 a Piazza Venezia.

“A parte il non riuscire a cogliere i benefici reali di questa nuova opera – prosegue il CeSMoT – che non aggiunge nulla rispetto al precedente capolinea sia come interscambi che nella regolarità del servizio, ci dispiace vedere che l’investimento che è stato promesso in questi 5 anni per il rilancio della rete tram romana si è ridotto alla semplice ricostruzione di due capolinea di Flaminio e Venezia.

“Abbiamo ben sperato – aggiunge il CeSMoT – in questi anni di vedere la posa di nuovi binari in diverse zone della città, su via Togliatti, via Gregorio VII, viale Marconi e via Ostiense, senza aver mai

abbandonato la speranza di un ripensamento per il tram su via Nazionale e lungo la direttrice Termini-Corso Vittorio San Pietro. Auspichiamo – conclude – che nel programma di governo della prossima

giunta il rilancio del tram possa essere ripensato in modo serio e a vantaggio di romani e turisti”.

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Con la 907 per il Natale di Roma

Sul sito ferrovie.it all’indirizzo http://www.ferrovie.it/ferrovie.vis/timdettvp.php?id=3205 è presente un articolo dedicato all’evento dello scorso 21 Aprile, scritto dal Presidente Omar Cugini

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