CeSMoT: bene prolungamento orario apertura parcheggio Rebibbia,ma ora necessario recuperare il parking Cornelia

Ingresso Parcheggio Cornelia

Ingresso Parcheggio Cornelia

La notizia del prolungamento degli orari di apertura del parcheggio di scambio di Rebibbia da parte di ATAC ci lascia estremamente soddisfatti in quanto, il potere utilizzare la struttura nel week end, e nei giorni feriali la mattina presto e la sera tardi, rispettivamente prima e dopo la prima ed ultima corsa della metropolitana, è un piccolo ma concreto e significativo  passo per incentivare i cittadini romani a lasciare l’automobile e a raggiungere il centro comodamente con i mezzi pubblici. Proprio per questo motivo riteniamo indispensabile ed improcrastinabile che il Comune di Roma inizi a
lavorare ad un serio progetto di recupero del parcheggio di scambio situato in C.ne Cornelia, nei pressi dell’omonima  Stazione della Linea A della metropolitana, chiuso ed abbandonato ormai dal lontano 2006, dopo neanche 5 anni di utilizzo. Tale opera, con la sua capienza di 650 posti auto, oltre a risolvere le criticità di una zona che soffre di cronica scarsità di parcheggi, permetterebbe a chi proviene dalle direttrici Aurelia o Boccea di lasciare comodamente l’automobile e di poter raggiungere comodamente il centro con la Linea A della metropolitana, con indubbi benefici in termini di diminuzione di traffico ed inquinamento.

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Appello per Filovia di Pescara

Gentile Sig. Sindaco
Gentile Presidente della Regione

La scrivente associazione CeSMoT – Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti è fortemente preoccupata delle recenti dichiarazioni apparse sulla stampa locale circa la volontà di fermare i lavori della costruenda filovia pescarese. Al di là delle presunte non conformità nell’esecuzione dell’opera, non conformità che, a ns giudizio se rilevate andrebbero immediatamente segnalate agli organi competenti, riteniamo molto singolare ed anacronistica questa crociata contro il filobus, uno dei mezzi di trasporto, insieme al tram, ecologici per eccellenza. Ancora una volta assistiamo a proteste velleitarie, da parte di presunti comitati di cittadini che si scagliano, come negli anni ’60, contro la presunta antiesteticità di pali e fili, dimenticando forse che i fumi di scarico dei mezzi a motore rendono le ns città delle autentiche “camere a gas” e danneggiano molto di più l’ambiente dei pali. Avere inoltre la pretesa, come leggiamo sulla stampa, di sostituire filobus da 12 o 18 metri con delle “vetture elettriche” è quanto di più sbagliato possa esistere. Al di là della scarsa capacità di trasporto di queste vetture, ci si dimentica che le batterie (comunemente quelle al NiMH)hanno un ciclo di vita operativa di circa 10 anni e che la loro sostituzione ha dei costi non indifferenti. Del resto, basti guardare all’esperienza romana, dove era presente una delle più ampie flotte di minibus elettrici con numerose linee, dove il servizio è stato drasticamente ridotto proprio a causa degli alti costi di gestione. Riteniamo perciò fortemente strumentali le prese di posizione contro la filovia ed auspichiamo che l’opera pescarese non faccia la fine di altre opere italiche: basti pensare al “tram su gomma” aquilano i cui lavori sono stati sospesi quando ormai l’opera era pronta al 90%. Oppure potremmo citarVi l’esempio della Ferrovia Sangritana, dove anni ed anni di lavori, di cui non se ne vede fine hanno finora portato solo il risultato di avere in servizio una brevissima tratta da Lanciano a S. Vito, o la filovia di Chieti, ancora a mezzo servizio per mancanza di mezzi sufficienti a coprire tutti gli orari (e come non dimenticare i soldi spesi per il collegamento con il nuovo deposito, poi abbandonato?)  Al di là dei danni per gli utenti del trasporto pubblico, bloccare la filovia pescarese comporterebbe buttare alle ortiche un’opera pagata dai contribuenti. Ed uscire dal virtuoso circolo delle città ecologiche.
Nel resto d’Italia , nonostante il periodo di crisi, si sta investendo su sistemi di trasporto pubblico ecologici, basti pensare alla nuova filovia leccese (che dopo un periodo di “critiche” , le stesse mosse all’opera pescarese, è entrata nel cuore dell’utenza che ne apprezzano la comodità), oppure a Firenze, dove da poco son ripresi i lavori di espansione della rete tramviaria, oppure Palermo, che si appresta a vedere il ritorno del tram, senza dimenticare città come Milano dove sia la rete di tram che la rete di metropolitana sono in espansione, o ancora Parma, che ha recentemente introdotto nuovi mezzi sulla sua rete filoviaria
Gentile Sindaco,
non faccia l’errore fatto in passato, quando si gettò alle ortiche il collegamento ferroviario tra Pescara e Penne in nome dei “moderni” autobus,
non faccia l’errore fatto in molte città italiane, che nell’impeto modernista degli anni ’60 decisero di rinunciare ai loro tram e filobus e che ora soffocano di traffico,
non dia retta a certi “ecologisti della domenica” che , affetti dalla sindrome nimby vaneggiano sull’estetica dei pali
Meglio qualche palo in più ma una città ecologica e con meno inquinamento, oppure meglio preservare “la vista del cielo” dando retta a questa gente e morire di traffico ed inquinamento?

In attesa di una cortese e gradita risposta Le porgo

Cordiali Saluti
Omar Cugini
presidente CeSMoT – Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti – Roma

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Roma Lido – necessari investimenti ed interventi per superare criticità

portasanpaolo

Le problematiche che stanno investendo da lungo periodo la ferrovia Roma Lido, con treni affollati, a volte senza aria condizionata, corse in ritardo o soppresse ecc sono purtroppo il risultato dell’anomalia tutta romana di questa linea, che si appresta a spegnere 90 candeline. Avere infatti la proprietà dell’infrastruttura da parte della Regione Lazio (da anni colpevolmente assente e latitante) ed una gestione da parte del Comune di Roma (con affidamento alla società ATAC SpA)  ha generato una situazione in cui il proprietario scarica sul gestore tutte le problematiche di esercizio, ed il gestore si trova con le mani legate essendo nell’impossibilità di effettuare i necessari interventi di miglioramento. Ed i risultati, nonostante i lodevoli  sforzi compiuti negli ultimi anni da Comune di Roma ed ATAC per migliorare, nei limiti del possibile il servizio,  sono purtroppo sotto gli occhi di tutti, vanificati dalla mancanza di interventi ed investimenti da parte dell’ente proprietario.  In questa situazione, la soluzione ottimale, a nostro giudizio, sarebbe nel passaggio di proprietà dalla Regione, che non sembra avere alcun interesse ad investire nel migliorare la linea,  al Comune di Roma , e l’avvio di un processo volto alla trasformazione di questa storica ferrovia, che svolge ormai un servizio di tipo suburbano interamente nel territorio del comune di Roma, in metropolitana, operazione che non richiederebbe ingenti investimenti e che sarebbe realizzabile in tempi relativamente brevi, con pochi disagi per l’utenza. Tale operazione avrebbe il vantaggio di realizzare delle economie gestionali, potendo realizzare, con un’unica infrastruttura 3 servizi indipendenti, utilizzando non solo gli stessi binari ma anche gli stessi mezzi, sul modello di quanto accade ad esempio in Germania. Pensiamo quindi ad una infrastruttura unitaria suddivisa però in 3 linee, ovvero la linea “B1”  Jonio – Laurentina;  la “B2 Rebibbia – Magliana – Acilia e  la “B3” Porta San Paolo – Lido di Ostia. I vantaggi di tutto ciò sarebbero anche economici per il gestore, che, in fase di acquisto dei mezzi, anziché dover effettuare due distinte gare, una per i mezzi della metropolitana ed una per i mezzi della ferrovia, potrebbe effettuarne una sola, senza dimenticare la possibilità di avere personale di macchina interscambiabile abilitato sull’intera infrastruttura. Nel breve periodo, in attesa del necessario ed auspicato passaggio di consegne, per risolvere la situazione attuale di forte criticità, in considerazione dell’esistenza di due distinti bacini di carico, ovvero da Ostia a Roma e da Acilia a Roma‎ (e viceversa), come Ce.S.Mo.T.  proponiamo l’istituzione, nelle ore di punta di due diversi servizi, ovvero  per  Acilia  di un servizio locale dedicato con corse da e per Roma e dei servizi Express Porta San Paolo – Lido di Ostia, che da Eur Magliana non effettuino fermate intermedie fino ad Ostia Antica.  Separando i due flussi di traffico si avrebbe così un servizio più regolare e meno affollamento sui treni. Con innegabili benefici per l’utenza.

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Notte dei Musei: CeSMoT, “Cresce cultura del trasporto pubblico, straordinaria affluenza al Polo Museale ATAC

Cresce anche a Roma il desiderio di una cultura del trasporto pubblico, lo dimostrano i risultati ottenuti da una straordinaria  Notte dei Musei per il Polo Museale ATAC di Roma Porta San Paolo, con oltre 2000 visitatori, tra cui moltissime famiglie con bambini, venute a ripercorrere,

 Alla fine della serata foto di Gruppo con tutti i volontari presenti

 
Alla fine della serata foto di Gruppo con tutti i volontari presenti

grazie alla grande disponibilità di ATAC  ed al lavoro congiunto dei volontari  delle associazioni ACAT, Associazione Culturale Amanti del Treni, del CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità  e i Trasporti, e del Graf, Gruppo Romano Amici della Ferrovia, che hanno coadiuvato il personale del Polo Museale,  la storia e la tecnica delle ferrovie locali e regionali di Roma e del Lazio”. Lo dichiara il CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, illustrando i positivi risultati ottenuti nel corso della Notte dei Musei, tenutasi lo scorso 17 Maggio .
“Un’eccezionale e costante affluenza – aggiunge il CeSMoT, impegnata con i suoi associati ad accompagnare la gente a bordo della “storia” – con un flusso ininterrotto di persone che hanno affollato l’area, sin dalle ore 19, ben prima l’orario ufficiale di apertura″.

Alcuni volontari delle associazioni, insieme al presidente di ATAC, Roberto Grappelli, venuto in visita al polo Museale

Alcuni volontari delle associazioni, insieme al presidente di ATAC, Roberto Grappelli, venuto in visita al polo Museale

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Nel corso della serata la gente ha avuto  la possibilità di salire a bordo e conoscere le caratteristiche tecniche di tutti i mezzi esposti, ripercorrendo in un suggestivo scenario, la storia del trasporto ferroviario nel Lazio, dalla Roma-Viterbo alla Roma-Fiuggi, dalla Roma-Lido alle tramvie urbane della Stefer, partendo dalle sue origini nel 1899 fino ai giorni nostri. Funzionante inoltre il grande plastico Urbinati allestito in una sala della stazione di Roma Porta San Paolo, e recentemente restaurato dai soci ACAT, che, insieme al simulatore di guida ferroviaria, ha fatto la gioia di grandi e bambini. Particolarmente apprezzati anche sia  i concerti di musica jazz/afro/etnica del “Circle Time” di Cecilia Sanchietti,  programmati alle ore 21, 22.30 e 24, che hanno avuto come sfondo lo storico locomotore 05 della ferrovia Roma – Lido, che la vendita dei carnet di biglietti della BIT regeneration al costo di 14 euro con la possibilità di trovare l´opera di street art “il gatto di C215/Guemy riprodotto alla stazione Spagna” , e delle altre edizioni speciali in serie limitata dei BIT Atac (Bit of Rome e Papa Bit per canonizzazione)
“Quello raggiunto in questa serata – commenta il CeSMoT – è un risultato davvero lusinghiero che va ben oltre ogni aspettativa e che dimostra quanto sia forte il desiderio di conoscere e approfondire la storia dei trasporti e della mobilità a Roma non solo da parte degli appassionati ma soprattutto dagli utenti stessi, e quanto sia forte e vivace la curiosità e l’interesse nei confronti della storia del nostro territorio”.  “La grandissima affluenza a questa manifestazione, realizzata grazie alla professionalità, l’impegno e la volontà di ATAC  ed al lavoro di gruppo realizzato da tutti i volontari delle  associazioni presenti – conclude il CeSMoT – dimostra quanto sia importante destare l’interesse della popolazione verso le tematiche del trasporto pubblico ed ecologico in modo più attivo e conoscitivo, in considerazione anche del forte impegno messo in campo dalle amministrazioni locali e dalle società di trasporto pubblico per una gestione delle risorse per un trasporto pubblico locale più vicino alle necessità degli utenti. Auspichiamo che questo sia solo l’inizio di un nuovo percorso culturale e condiviso verso il rilancio della memoria storica del TPL romano, e ringraziamo, a nome di tutte le tre associazioni, ATAC e la Direzione del Polo Museale per l’ospitalità e per l’opportunità avuta di contribuire alla riuscita di questa splendida manifestazione”.

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CeSMoT: sconcertati da vendita materiale storico ATAC

26_catalanoLa notizia del bando di gara con cui ATAC ha deciso di alienare una gran quantità di materiale ferroviario fuori servizio (http://www.atac.roma.it/page.asp?p=54 e http://www.atac.roma.it/files/gar.asp?r=1253 ) tra cui tutto il materiale storico delle ferrovie Roma Lido e Roma Viterbo ci lascia stupefatti. Nella capitale si rischia di perdere un’opportunità importante per valorizzare il patrimonio storico della mobilità urbana e regionale. Con dispiacere non possiamo non notare come nella Capitale d’Italia venga trascurato e non valorizzato con finalità anche turistiche un patrimonio non solo storico ma anche tecnologico, mentre in altre città d’Italia le aziende di trasporto conservano il materiale storico (treni, tram, autobus) sia in servizio sia in collocazioni museali, facendone, a ragione, motivo di vanto ed orgoglio. Se si eccettua la struttura del Polo Museale di Porta San Paolo, che purtroppo ha orari di visita scomodi da renderla , se si eccettua il magistrale lavoro di recupero dello storico tram ad 8 finestrini numero “907” compiuto da un’associazione privata, il quadro a Roma è di una sconfortante desolazione. Dei tram storici girano con assiduità solamente le vetture ristorante, la virtuosa iniziativa del treno storico lungo i binari della Roma – Civita Castellana Viterbo è stata rapidamente gettata alle ortiche, non è stato preservato alcun esemplare di autobus storico preferendo anzi fare cassa vendendo le vetture come ferrovecchio, ed addirittura i tram ex STEFER sono dovuti andare a Torino per tornare a circolare dopo anni di abbandono a Roma senza alcun progetto di recupero. Senza dimenticare l’assenza di qualsiasi iniziativa culturale che possa avvicinare i cittadini romani al complesso mondo del TPL, come ad esempio giornate a porte aperte nei depositi. Come CeSMoT chiediamo a gran voce al Sindaco Marino, all’Assessore Importa ed al Ministero dei Beni Culturali  di fermare immediatamente e con la massima urgenza la vendita del materiale storico, sottolineando come il materiale che si vuole rottamare  ha oltre 40 anni e dovrebbe essere tutelato come archeologia industriale. Riteniamo altresì troppo vaghe le indicazioni espresse da ATAC nel bando di gara circa la facoltà di revocare la vendita del lotto di materiale storico. Chiediamo inoltre ad ATAC l’apertura urgente di un tavolo con tutte le realtà dell’associazionismo romano al fine di intraprendere un percorso di recupero e salvaguardia del patrimonio storico del TPL romano che possa portare anche alla creazione di un museo del TPL romano. Se tutto ciò non sarà possibile  non resta che sperare che qualche privato, o azienda di trasporto, sappia presentare un progetto di salvaguardia, anche portando i mezzi lontano da Roma, ed eventualmente renderli nuovamente funzionali come avvenuto in questi anni a Torino.

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Ferrovie: CeSMoT – Auspichiamo per successione a Moretti scelta interna al Gruppo FS

Apprendiamo la nomina dell’ Ing. Mauro Moretti, attuale AD del Gruppo FS, al vertice di Finmeccanica, e gli facciamo i più sinceri auguri per questa nuova avventura, al vertice di una delle più importanti e prestigiose aziende italiane. Per la successione al vertice di Ferrovie dello Stato, auspichiamo che il governo opti per una soluzione interna, scegliendo all’interno della holding una persona che possa proseguire l’opera di rilancio del trasporto ferroviario intrapresa da Moretti, sulla scia del nuovo piano industriale recentemente varato.

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CeSMoT – Bene isola pedonale su Lungomare di Ostia, ma iniziativa poco utile senza potenziamento mezzi pubblici

3214 in sosta al capolinea della linea 014 in Via dell'Idroscalo

3214 in sosta al capolinea della linea 014 in Via dell’Idroscalo

La decisione del X Municipio di pedonalizzare, nei giorni festivi, il Lungomare di Ostia è indubbiamente una lodevole iniziativa. Tuttavia, dobbiamo rilevare come, senza una vera e propria politica di incentivo all’utilizzo del TPL, tale iniziativa perde molte della sue potenzialità. Infatti, nella giornata di ieri, abbiamo si visto tantissime persone a spasso per l’isola Pedonale del Lungomare, ma abbiamo anche potuto verificare il caos del traffico per le strade di Ostia, invase da fiumi di automobilisti, all’affannosa ricerca di un parcheggio. Del resto sia le frequenze festive della Roma – Lido, sia quelle delle linee di ostia, non invogliano l’utenza occasionale all’utilizzo del TPL per raggiungere Ostia.
Per il futuro auspichiamo, oltre ad un opportuno potenziamento della Roma – Lido, con frequenze almeno di 15 minuti, l’istituzione di un area di parcheggio nella zona di P.le Amerigo Vespucci con un bus navetta che colleghi l’area di sosta con la zona del Lungomare adibita ad Isola pedonale. In questo modo, le automobili provenienti da Roma resterebbero lontane dal centro con indubbi benefici sulla circolazione stradale di Ostia.  In alternativa, suggeriamo  di anticipare l’entrata in servizio della linea mare 062, opportunamente deviata per evitare la zona di Lungomare chiusa al traffico.
Solo così sarà possibile incentivare i romani a lasciare la propria macchina, favorendo il sorgere di comportamenti virtuosi, ovvero l’utilizzo del TPL per i propri spostamenti , con indubbi benefici in termini di contenimento dell’inquinamento ambientale

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Valle d’Aosta, CeSMoT, urgente apertura tavolo di trattative per scongiurare tagli al servizio ferroviario

Valle d’Aosta, CeSMoT, urgente apertura tavolo di trattative per scongiurare tagli al servizio ferroviario

La recente notizia che Trenitalia, a partire dal prossimo 2 Marzo, rimodulerà il servizio ferroviario sulle linee Ivrea – Aosta ed Aosta – Prè St. Didier (http://www.fsnews.it/cms-file/allegati/trenitalia/in_regione/vco-aostamarzo2014.pdf), ci ha lasciato enormemente stupiti e preoccupati, alla luce delle ripercussioni che tale provvedimento potrà avere sulla mobilità dei numerosi pendolari che quotidianamente utilizzano il vettore ferroviario per i loro spostamenti. Come CeSMoT, pur comprendendo in pieno le ragioni di trenitalia, che si trova a gestire  da lungo periodo dei servizi in assenza di copertura finanziaria, riteniamo che un taglio così drastico, per di più a metà anno, avrà pesanti ripercussioni per l’utenza, che da un giorno all’altro si troverà costretta a riprogrammare i propri spostamenti, senza considerare l’affollamento che le soppressioni provocheranno sui pochi treni rimasti. Chiediamo, per tanto, al Ministro Lupi ed al nuovo governo un impegno nell’erogare i fondi di cui Trenitalia è creditrice ed a Trenitalia uno piccolo sforzo per posticipare qualsiasi decisione per lo meno fino al termine dell’anno scolastico, e l’apertura in tempi rapidi di un tavolo di confronto tra regione valle d’Aosta, enti locali, Ministero e Trenitalia, al fine di definire un nuovo contratto di servizio, che definendo compiti e competenze, possa finalmente rilanciare il trasporto in Valle.
 
CeSMoT – Centro Studi Sulla Mobilità e i Trasporti

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CeSMoT: soddisfatti per modifiche attuate alla linea 435

dr1806_660cillialbaniEsprimiamo piena soddisfazione per le modifiche che Comune di Roma, in sinergia con Roma Servizi Mobilità ed ATAC hanno attuato alla linea 435 (http://www.muoversiaroma.it/muoversiaroma/articolo.aspx?id=6418) recependo in parte ed in tempi relativamente brevi, quanto da noi suggerito lo scorso luglio (http://www.cesmot.it/?p=460) . In particolare, il prolungamento dell’orario di servizio fino alle ore 24 e l’estensione del servizio anche nei giorni festivi porterà indubbi benefici agli abitanti del quartiere ed ai lavoratori di Almaviva Contact. Permangono le criticità delle corse deviate per Via Lea Padovani, della suddetta linea, attualmente effettuate solo in alcuni orari nei giorni feriali, criticità che auspichiamo  a breve possano essere risolte dagli enti competenti, al fine di potenziare il servizio.

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Disagi Roma Lido : CeSMoT, subito un tavolo tecnico per risolvere criticità linea.

m100stellapolareNonostante la situazione critica del servizio sulla ferrovia Roma – Lido, dove la carenza di mezzi e personale da tempo sta generando soppressioni di corse e disservizi, non possiamo fare a meno di notare la mancanza di interventi sia da parte della Regione, proprietaria della linea, sia da parte del Comune, che tramite ATAC gestisce il servizio su di essa. Eppure la situazione della ferrovia dovrebbe essere ben nota da tempo ai vari soggetti istituzionali, e non è una novità, visto che ciclicamente vengono annunciati interventi di potenziamento, puntualmente disattesi. Si “tira a campare” cercando di sopperire alla mancanza di personale con il ricorso in massa  al lavoro straordinario (che, come dice la parola, non dovrebbe essere la regola ma l’eccezione). In questo letargo colpevole della politica, che coinvolge anche le opposizioni, la ferrovia Roma – Lido è giunta ormai al collasso. Cosa accadrà quando ci sarà la prossima ondata di pensionamenti per i macchinisti? Chiediamo dunque a Regione e Comune, finora troppo “assenti” e “distratte” l’apertura, in tempi brevissimi,  di un tavolo tecnico, a cui siedano anche le associazioni di settore, per fornire rapide risposte ai problemi della linea. Nel breve periodo, come temporaneo e parziale rimedio ai disservizi, chiediamo che venga rimodulato l’orario attuale, chiudendo in anticipo il servizio ferroviario alle ore 22 / 22.30 (tranne che al sabato) ed effettuando le corse soppresse mediante autobus sostitutivi da/per Eur Magliana. Chiediamo inoltre, appoggiando un’analoga richiesta del personale in servizio, una rimodulazione dei turni al fine di garantire le attuali frequenze di 10/15 minuti nelle ore di punta e di 30 minuti nelle ore di morbida

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