VIA NAZIONALE: CESMOT, “CONDIVIDIAMO POSIZIONE DI LEGAMBIENTE, COMPLIMENTI AL PRESIDENTE PARLATI PER L’INIZIATIVA”

“Condividiamo pienamente la posizione espressa da Legambiente su una  questione a noi molto cara, il ritorno del tram su Via Nazionale.  Complimenti al presidente di Legambiente Lazio, Lorenzo Parlati, per la  lodevole iniziativa di coinvolgere il ministro Rutelli sulla questione”. E’ il commento del CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti.  “Il tram su Via Nazionale – prosegue il CeSMoT – non offenderebbe nessun  canone urbanistico, architettonico e visivo. I tram hanno transitato lungo  la storica via rappresentandone nel tempo uno degli elementi  caratterizzanti fino alla sciagurata riforma tranviaria del 1930. La stessa attuale Via Nazionale è oggi “deturpata” dalla linea aerea che  alimenta l’illuminazione pubblica. Inoltre i binari del tram consentirebbero di tutelare anche il sampietrino, che si adatterebbe perfettamente all’infrastruttura tranviaria”.  “Ci aspettiamo – conclude il CeSMoT – che con una sinergia tra Sovrintendenza e Ministero, la promessa del Comune di Roma diventi realtà,  e i prossimi lavori per il risanamento di via Nazionale, vedano a sorpresa  anche la posa di binari per portare l’8 a Termini”.

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METRO A: CESMOT, “PERSONALE MET.RO. E TRAMBUS ANGELI DEL TRASPORTO PER GARANTIRE MOBILITA’ “

“La giornata di oggi ha visto scendere in strada dei veri e propri “angeli” del trasporto pubblico. Solamente grazie alla grande professionalità e competenza del personale di Metropolitana di Roma e di Trambus, nonostante le difficoltà e le problematiche di un traffico cittadino che non tende a diminuire, si è riuscito ad evitare problemi ben maggiori nella mobilità lungo la direttrice Appia e le altre tratte della linea A”. Lo dichiara il CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, commentando l’interruzione avvenuta questa mattina lungo la linea A della metropolitana di Roma. “La chiusura della tratta Termini – Arco di Travertino lungo la principale linea metropolitana capitolina per un problema infrastrutturale – prosegue il CeSMoT – dimostra la forte presa di coscienza dell’azienda capitolina che gestisce la sotterranea, che compresa la gravità della situazione ha adottato immediatamente i provvedimenti necessari per tutelare la sicurezza e l’incolumità delle migliaia di cittadini che ogni giorno si muovono a bordo dei treni della linea A” “Piuttosto che criticare – conclude il CeSMoT – c’è da lodare l’impegno del personale e delle aziende, che con un grande lavoro di sinergia hanno permesso il regolare funzionamento della metropolitana tra Battistini e Termini e tra Arco di Travertino e Anagnina, integrato con un servizio sostitutivo Trambus lungo la tratta interessata all’interruzione. Lamentarsi dei disagi del trasporto pubblico in una giornata particolare come questa sminuisce ed offende la professionalità dei dipendenti e il dispiegamento di uomini e di mezzi messo in campo oggi per evitare problemi di mobilità ben maggiori”.

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ATAC:CESMOT, “INTERVENIRE SUL QUOTIDIANO PER PROGRAMMARE IL FUTURO”

“Prima di tutto viene il cliente, ed è indispensabile programmare interventi immediati e sul quotidiano. E’ questo l’unico modo per permettere un vero rilancio del trasporto pubblico locale a Roma e contribuire veramente a salvaguardare la salute dei cittadini”. E’ il commento del CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità  e i Trasporti, sui i risultati dell’indagine “Customer satisfaction servizi alla mobilità  pubblica e privata del Comune di Roma” eseguita dall’Istituto Piepoli per conto di Atac. “Se il romano utilizza poco il mezzo pubblico – prosegue il CeSMoT – è anche a causa purtroppo di un’immagine dello stesso troppo negativa. Mezzi di trasporto sporchi e affollati, continui disagi a causa di guasti, disservizi e ritardi per colpa del traffico, stazioni della metropolitana e delle ferrovie urbane che necessitano di un maggiore controllo”. “Meno dei due terzi della popolazione residente utilizza abitualmente il mezzo pubblico – aggiunge il CeSMoT – e spesso chi decide di utilizzarlo lo fa come una scelta consapevole per migliorare la città  o perché non ha altre alternative. La soddisfazione del cliente, la sua fidelizzazione, così come la conquista di nuovi potenziali utenti si può ottenere unicamente investendo risorse sul quotidiano e offrendo un servizio che sappia essere all’altezza delle esigenze e delle richieste di mobilità  di una città  complessa come Roma”. “Nel prossimo futuro – conclude il CeSMoT – ci aspetta uno scenario per i trasporti incoraggiante e positivo sotto molti aspetti. Però le migliaia di pendolari romani che utilizzano il trasporto pubblico capitolino vivono problemi quotidiani sui quali chiedono a gran voce di intervenire con priorità “.

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VIA NAZIONALE: CESMOT, “STUDIARE ESEMPI GIA’ REALIZZATI PER RIPORTARCI IL TRAM”

“Siamo pienamente soddisfatti della conferma da parte dell’assessore Calamante che il Comune di Roma intende continuare ad investire sul tram. Per reinserire la linea tramviaria lungo via Nazionale, nonostante i vincoli imposti dalle Sovrintendenze, vogliamo solamente ricordare all’assessore l’esempio di Bordeaux, dove nel centro storico della cittadina francese i tram già da parecchi anni transitano senza alimentazione aerea, e quello che si sta realizzando a Firenze, dove la futura tramvia attraverserà piazza del Duomo alimentata autonomamente. Senza dimenticare gli esempi di Padova al Prato delle Valli o di Roma stessa, dove il filobus giunge a Termini ad aste abbassate”. Commenta in una nota il CeSMoT, Centro Sudi sulla Mobilità e i Trasporti, le positive affermazioni dell’assessore capitolino ai Trasporti, Mauro Calamante, ad un futuro ritorno del tram lungo via Nazionale. “Ci auguriamo – conclude il CeSMoT – quindi che oggi sia la premessa di una ancor più bella promessa. Riportare il tram nel centro di Roma come cuore della mobilità capitolina”.

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TRASPORTI: CESMOT: “PROGETTO DELLA NUOVA VIA NAZIONALE E’ INCOMPLETO SENZA IL TRAM”

“Dopo anni di progetti finalmente a breve prenderanno il via i lavori per riqualificare Via Nazionale e via IV Novembre. Interventi per migliorare l’aspetto e la fruibilità  di una delle strade commerciali più importanti della capitale, che agevoleranno anche le migliaia di utenti che vi transitano giornalmente a bordo dei mezzi pubblici. Ma nel progetto manca l’elemento fondamentale. Il tram da largo Argentina, piazza Venezia fino a Termini”. E’ il commento del CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità  e i Trasporti, in merito al progetto del Comune di Roma per nuovo aspetto più elegante e pratico di Via Nazionale e via IV Novembre. “Quello che rimane incomprensibile – prosegue il CeSMoT – è l’assenza dell’elemento più importante, in particolar modo per la mobilità  pubblica. Verrà realizzata una corsia di marcia centrale, ma non ci passerà  il tram. L’8, dopo 10 anni di attese non arriverà  più a Termini, rimanendo orfana della tratta più importante. Non si completa quindi l’intervento più importante, una necessità  per i migliaia di pendolari e turisti che giornalmente affollano l’asse Termini – Piazza Venezia, ma che proseguono anche sulle direttrici di Trastevere, San Pietro e Aurelia. Ci lascia quindi ancor di più perplessi l’ennesima scelta di non investire sul “ritorno” del tram, in considerazione anche del fatto che la sovrintendenza proprio su via Nazionale aveva sciolto ogni dubbio in merito, ponendo unicamente il vincolo che con i lavori si ripristini l’aspetto della via con le caratteristiche di inzio ‘900. Quando appunto il tram percorreva via Nazionale”. “Gli interventi previsti lungo via Nazionale/ via IV Novembre – conclude il CeSMoT – con la rimozione dei sampietrini e la sostituzione con una nuova piattaforma fono assorbente, farà  perdere senza dubbio dal punto di vista urbanistico la caratteristica pavimentazione della via. Si ridurranno però sensibilmente anche le condizioni di disagio in cui sono costretti a viaggiare i passeggeri degli autobus a causa delle buche e del fondo stradale dissestato. Via Nazionale è una delle strade più trafficate dai mezzi pubblici, e un perfetto stato del manto stradale oltre a migliorare il confort a bordo, può permettere anche di regolarizzare meglio le frequenze e ridurre ai mezzi il rischio di guasti causati dalle forti sollecitazioni. Trovare una soluzione per il transito dei tram avrebbe ulteriormente rafforzato il sistema a servizio del centro storico, realizzando un sistema a rete tra la metro A (stazioni Termini e Repubblica) e la futura linea C (Stazioni Venezia e Argentina)”.

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TRASPORTI ROMA: CESMOT, “SU ROMA-LIDO E ROMA-PANTANO UTENTI CHIEDONO CERTEZZE”

“Trasferire la gestione delle ferrovie Roma-Lido e Roma-Pantano dalla Regione Lazio al Comune di Roma è una proposta che deve avere come unico presupposto il mantenimento dell’infrastruttura e del servizio, senza continuare a dar voce a fantasiose proposte di trasformazioni”. E’ il commento del CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità  e i Trasporti, a commento della mozione votata oggi in consiglio comunale per il trasferimento delle competenze delle due ferrovie regionali dalla Pisana al Campidoglio. “E’ indispensabile che giunga adesso un forte segnale politico – aggiunge il CeSMoT – che sappia dare ascolto alle esigenze dei cittadini e non pianificare faraonici progetti che rischiano di prolungare l’agonia del trasporto pubblico romano. Sul futuro di queste due linee, gli utenti chiedono certezze e non soltanto promesse”. “Anche se strutturate e gestite con caratteristiche da metropolitana la prima e tranviaria la seconda – conclude il CeSMoT – unicamente attraverso investimenti volti al loro potenziamento e non alla loro trasformazione o nella peggiore delle ipotesi allo smantellamento, le due ferrovie regionali potranno mantenere intatto il loro potenziale attrattivo, permettendo a migliaia di cittadini di affrontare quotidianamente le problematiche della mobilità  tra Roma e il litorale

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ROMA-PANTANO: CESMOT, “PRIORITA’ SONO GLI UTENTI NON I NOMI DELLE STAZIONI”

“Comprendiamo la richiesta che il commissario prefettizio di MonteCompatri ha rivolto al presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, di cambiare il nome della stazione di Pantano in stazione di Montecompatri, o per lo meno in stazione di Pantano-Montecompatri, ma senza voler alimentare alcuna polemica, le priorità  della Roma-Pantano sono gli utenti e non i nomi da assegnare alle stazioni”. E’ il commento del CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità  e i trasporti, intervenendo sulla questione del nome della stazione capolinea della Ferrovia regionale Roma-Pantano. “Sarebbe stato più interessante invece – puntualizza il CeSMoT – che il comune di Montecompatri, nella cui giurisdizione ricade inoltre la ex stazione di Laghetto, avesse inviato, coinvolgendo anche i comuni limitrofi, la richiesta a Provincia e Regione che la realizzazione del previsto corridoio della mobilità  lungo la Casilina prevedesse il ripristino della vecchia ferrovia almeno fino a San Cesareo”. “Ma tornando nella quotidianità , e senza perdersi in chiacchiere – aggiunge il CeSMoT – la linea e l’utenza riscontrano quotidianamente problemi reali per i quali urgono interventi e non soltanto promesse. In attesa che arrivi il fatidico primo giorno di servizio della futura linea C, la Roma-Pantano continua ad essere una linea indispensabile per la mobilità  del settore est della capitale. E nel suo futuro è necessario prevederne il mantenimento nella tratta tra Roma e Torrenova, come adduttice e dorsale di carico per i quartieri romani lungo la Casilina che da Centocelle in poi non verranno serviti dalla nuova linea di metropolitana. Pensarne la trasformazione in tranvia o ancor peggio lo smantellamento, porterebbe al degrado della mobilità  in quel quadrante che già  ad oggi, senza il ‘trenino’, sarebbe al collasso”. “La Roma-Pantano – prosegue il CeSMoT – necessita quindi indubbiamente di interventi per poter recuperare la dignità  e il rispetto che merita, per essere una ferrovia capace di offrire un servizio rapido e sicuro, tutelando la sicurezza di chi viaggia e di chi lavora, passeggeri e personale con la realizzazione di adeguate protezioni e del sistema di precedenza semaforico, interventi che spettano di diritto agli oltre 80.000 passeggeri che quotidianamente la utilizzano come alternativa all’automobile, “. “I cittadini e gli utenti del trasporto pubblico capitolino – conclude il CeSMoT – hanno l’esigenza vitale di una rete di trasporto efficente, puntuale e veloce. E quotidianamente dimostrano una profonda coscienza e rispetto verso la città , operando la scelta di utilizzare le linee di trasporto urbano, unica medicina per guarire gli infiniti mali della mobilità capitolina”.

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EURISPES: CESMOT, “DATI ALLARMANTI PER MOBILITA’ ROMANA. NECESSARIO INVESTIRE SU TRAM

“Sono altamente allarmanti i dati che emergono dal rapporto Eurispes su ‘Infrastrutture e Modalità’, dove l’Italia si piazza fanalino di coda in riferimento alla dotazione, all’estensione della rete e alla popolazione servita da reti metropolitane e tranviarie. Ancora più preoccupante se prendiamo in esame la situazione della mobilità romana, dove è possibile osservare una regressione del servizio tranviario, le solite due linee di metropolitana in esercizio e un servizio ferroviario regionale che deve operare a supporto della mobilità urbana”. E’ il commento del CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, analizzando i dati diffusi oggi dal rapporto Eurispes sulla mobilità in Italia ed Europa. “Si deve investire sul tram – aggiunge il CeSMoT – un vettore ecologico che con una rete più estesa potrebbe già nel giro di pochi anni migliorare la qualità del trasporto pubblico a Roma, innestando un circolo vizioso, nel quale un servizio efficente, veloce ed ecologico, rappresentato dal servizio tranviario, possa invogliare chi oggi si muove con la macchina, ad utilizzare il trasporto pubblico. Investire e progettare prendendo anche esempio dalla Germania, dove le linee tranviarie vengono potenziate e trasformate in metropolitane leggere o da Parigi, dove si sta lavorando per implementare la nuova rete urbana di tram, integrata con la metropolitana”. “A Roma invece – prosegue il CeSMoT – si parla e si progettano grandi reti metropolitane, si annuncia che in pochi anni la Capitale vedrà ampliata in modo esponenziale la propria rete infrastruturale metropolitana, ma in attesa che le nuove linee entrino in servizio, e sappiamo benissimo quanto sia difficile scavare nel sottosuolo romano, perchè non ragionare su un piano integrato di mobilità che vede nel tram il suo punto di forza”. “E’ necessario quindi – conclude il CeSMoT – lavorare in previsione di una grande rete su ferro, investendo le risorse su tutti i vettori, in particolar modo quelli ecologici. Solo in questo modo è possibile compiere seri passi in avanti per migliorare il trasporto pubbico romano e venire incontro al bisogno primario di tutti i cittadini. Muoversi”.

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TRASPORTI ROMA: CESMOT, “PROPOSTA FUNICOLARE DI MONTEMARIO VALORE AGGIUNTO PER MOBILITA’ ROMANA”

“A Roma è difficile riuscire a parlare di innovazione e progresso in un settori delicati e complessi quali mobilità  e trasporto pubblico, ma la proposta di realizzare una funicolare o una ferrovia a cremagliera tra piazzale Clodio e Monte Mario che leggiamo oggi sui giornali ci riempie di ottimismo, perchè il futuro della mobilità  romana passa obbligatoriamente attraverso l’innovazione. E molte volte l’innovazione stessa è la riscoperta di mezzi di trasporto considerati antiquati o inefficenti”. E’ il commento del CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità  e i Trasporti, alla notizia apparsa oggi sul quotidiano “Repubblica” con la quale si illustrava il progetto del XVII municipio di una funicolare a servizio di Monte Mario. “La realizzazione di questa nuova infrastruttura – aggiunge il CeSMoT – oltre a garantire e potenziare il trasporto pubblico in un area di Roma di grande importanza culturale e ambientale integrandosi a Piazzale Clodio con il futuro capolinea della linea C, può costituire un grande valore aggiunto per la mobilità  romana, offrendo a Monte Mario, con il suo grande parco, e a tutte le aree residenziali che vi gravitano nuovi servizi a disposizione della collettività  e dei turisti”. “Un progetto, questo della funicolare di Monte Mario – conclude il CeSMoT – senza dubbio interessante ed ambizioso, che potrebbe costituire il primo passo nella realizzazione di una nuova rete dei Trasporti romani. Un piano che sia capace di comprendere le problematiche che rendono poco appetibile il trasporto pubblico e sappia così proporre iniziative, anche radicali, per avviare una grande campagna di rilancio che dovrà  avere tra i suoi punti di forza non solo le ferrovie e la futura rete metropolitana, ma dovrà  prevedere il rilancio del tram, con nuove linee in centro e in periferia, una nuova rete bus più aderente alle esigenze della cittadinanza e la pedonalizzazione del centro storico”.

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TRASPORTI: CESMOT, “GIUSTO SCIOPERO, MA PROBLEMI DELL’UTENZA RIMANGONO IRRISOLTI”

“Il trasporto pubblico soffre da troppi anni della mancanza di programmazione e finanziamenti. Lo sciopero generale che fermerà  domani bus, tram, metropolitane e ferrovie locali in tutta Italia ripropone la cronica necessità  di investimenti, necessari per far uscire dall’emergenza un settore vitale della mobilità  cittadina”. E’ il commento del Cesmot, Centro Studi sulla Mobilità  e i Trasporti, sullo sciopero nazionale del trasporto pubblico indetto per domani dai sindacati “Lo sciopero di domani – prosegue il Cesmot – giusto nelle intenzioni, finirà  purtroppo per colpire unicamente il cittadino che per scelta e necessità utilizza il mezzo pubblico, senza riuscire ad evidenziare e risolvere invece i problemi principali che affliggono la mobilità  romana. “Rimanendo nell’area della Capitale infatti – aggiunge il Cesmot – nel prossimo futuro avremo 4 linee di metropolitane, nuove linee tranviarie e finalmente l’anello ferroviario. Uno scenario per i trasporti incoraggiante e positivo. Belle promesse e grandi innovazioni che richiedono a loro volta la necessità di una programmazione integrata e ad ampio respiro volta al risanamento di un sistema sull’orlo del collasso, con interventi immediati e sul quotidiano per intraprendere l’unica strada necessaria per il rilancio del trasporto pubblico locale a Roma e contribuire a salvaguardare la salute dei cittadini”. “Interventi improcrastinabili – conclude il Cesmot – perchè gli utenti dei mezzi pubblici romani chiedono da tempo a gran voce forti cambiamenti necessari a sanare gravi problemi, mezzi di trasporto sporchi e affollati, continui disagi per guasti, disservizi e traffico, stazioni della metropolitana e delle ferrovie urbane che necessitano di un maggiore controllo”.

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