Al termine di una giornata “tragica” per il TPL romano, con 29 linee di superficie ATAC fortemente rallentate per improvvisa indisponibilità vetture e la Roma Lido colpita prima da un guasto ad un treno e poi da indisponibilità di treni, con utenza abbandonata quasi a se stessa ed impossibilitata a tornare a casa, oltre alle croniche ed ormai purtroppo patologiche “inefficienze” di ATAC, ormai in apparente difficoltà nel gestire la rete di TPL romano, senza che si riesca a vedere una “luce in fondo al tunnel” ed al classico ed imbarazzante silenzio, per quanto attiene il metroferro, della Regione Lazio, da mesi totalmente non pervenuta, registriamo le incomprensibili dichiarazioni del neo assessore ai trasporti Meleo, forse ancora troppo scossa dall’incidente in Puglia e perciò impegnata nel chiedere ragguagli alla Regione Lazio sul “monobinario da Viterbo a Montebello”. Invece di annunciare quali siano i progetti della nuova amministrazione comunale per risolvere problematiche e le criticità che quotidianamente colpiscono la rete ATAC, si limita a giocare allo scaricabarile dando la colpa alle precedenti gestioni ed annunciando, genericamente che ” La rete metroferro “è una delle priorità per l’assessorato. Con Atac abbiamo fatto un discorso sull’esistente, cercando di incrementare le attività di manutenzione, che è poi il problema attuale, vista anche la ridotta frequenza dei treni c’è la necessità di incrementare la manutenzione” Tali dichiarazioni, che rasentano l’ovvietà, ci sembrano ben poca cosa e non cambiano purtroppo di una virgola la situazione di disagio per gli utenti del TPL romano, che attendono con ansia di capire quale sia effettivamente il “rinnovamento” tanto annunciato dalla nuova giunta comunale. Auspichiamo, come CeSMoT che questi “scivoloni” siano solamente frutto dell’ inesperienza del nuovo assessore, ed attendiamo speranzosi le prossime “mosse”. Chiediamo per futuro, che si apra immediatamente un tavolo di confronto tra Comune, Regione ed ATAC, al fine di accertare se vi siano effettive responsabilità gestionali nei disservizi odierni, al fine anche di “punire” eventuali colpevoli, e ci permettiamo di suggerire al nuovo assessore di concentrarsi in pieno sulle problematiche urgenti del TPL romano, tra cui, ricordiamo, il rinnovamento della flotta di autobus ATAC, il completamento dei lavori della filovia sulla Laurentina, la revisione della rete notturna di autobus, la cantierizzazione di nuove linee tramviarie e il completamento del processo di revisione della rete di superficie. Urgente è anche definire il futuro della Ferrovia Roma – Giardinetti, di cui la Regione sembra non essere più interessata, valutando se riaprire la tratta Centocelle – Giardinetti o se avviare la trasformazione dell’infrastruttura in linea tramviaria. Tutte questioni a nostro giudizio che andranno rapidamente affrontate affinché non si ripetano vergognose situazioni come quella odierna
Comunicato Stampa – CeSMoT, incidente Ferrotramviaria: necessario cessare sciacallaggio “mediatico” ed attendere risultati inchiesta
Dopo il gravissimo incidente avvenuto sulla linea di Ferrotramviaria SpA nella tratta Corato – Andria, come spesso purtroppo accade, sui media è partita la corsa a trovare responsabilità in una sorta di “gara” a trovare immediatamente un colpevole, forse in cerca dello “scoop” . SI è rimarcato più volte ,secondo noi a torto, che la linea è gestita da una società privata,che è a binario unico, che i treni non avessero “rispettato un segnale di stop” ed altre amenità varie. Riteniamo che in un momento delicato come questo simili affermazioni non facciano altro che aumentare la confusione tra i “non addetti ai lavori” e forniscano una immagine fortemente distorta e non veritiera del vettore ferroviario, dando anche l’impressione che una società privata, che per di più gestisce una linea a binario unico, sia “pericolosa”. Eppure, in epoche recenti, Ferrotramviaria ha non solo rinnovato il materiale rotabile ma anche esteso la sua rete realizzando il collegamento ferroviario con l’aeroporto di Bari. E la Bari – Barletta non è l’unica linea in Italia ad essere a binario unico. Come CeSMoT – Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, ci uniamo al cordoglio per le vittime ed aspettiamo fiduciosi che sia l’inchiesta a chiarire quali sono state le cause dell’incidente. I processi “mediatici” condotti da improvvisati “esperti” dell’ultima ora (persone che parlano giusto per godere dii 10 minuti di celebrità in TV) non servono a nulla se non a gettare fango sul vettore ferroviario in generale: ci chiediamo, anzi, come mai tutta questa morbosa attenzione mediatica non venga riservata in occasione dei purtroppo numerosi e frequenti incidenti che avvengono sulle strade italiane
Comunicato Stampa – Roma, CeSMoT: bene impegno atac per ripristino esercizio filoviario,ma restano troppe criticitá irrisolte
Apprendiamo con soddisfazione la notizia data dal DG ATAC Rettighieri con la quale si informa che la linea 90 express viene esercitata per l’80% con vetture filoviarie, rimarcando l’impegno aziendale. Indubbiamente, rispetto alla situazione disastrosa di pochi mesi fa quando vedere in circolazione un filobus era un evento raro, si è fatto un bel passo in avanti. Tuttavia, come CeSMoT, riteniamo che ci sia ben poco da vantarsi in quanto non sono state eliminate le criticità di cui soffre la linea: l’assurda scelta, compiuta dall’amministrazione comunale all’epoca della costruzione, di non installare il bifilare nella tratta Porta Pia – Termini, unita all’altrettanto assurda scelta di richiedere filobus con marcia autonoma a batteria, in assoluta controtendenza rispetto agli standard che prevedono l’impiego di un motore termico per la marcia autonoma, ha portato, insieme indubbiamente ad inefficenze nel processo manutentivo dei mezzi, alla ben nota situazione che vede il fermo di numerose vetture. Situazione destinata a ripetersi in assenza di provvedimenti correttivi come l’installazione del bifilare mancante. Desideriamo fare presente che la marcia autonoma serve per superare problematiche transitorie e non certo per il regolare esercizio, per di più su lunghe tratte. Desidereremmo infine anche sapere dal DG ATAC quali sarebbero le motovazioni che hanno portato alla scelta “gestionale atta a garantire il miglior servizio possibile all’utenza” di non esercitare con filobus la linea nel weekend: forse nel fine settimana i bus sono meno inquinanti o più comodi?
Comunicato Stampa – Trasporti, CeSMoT: bene stanziamento fondi TPL da parte Regione Lazio ma occorre lavorare a revisione reti ed integrazione tariffaria
La notizia del recente trasferimento di fondi per il TPL da parte della Regione Lazio a Roma Capitale ed agli altri comuni della regione è senza dubbio una notizia alquanto positiva in quanto costituisce una bocca d’ossigeno in un settore da sempre caratterizzato da cronica mancanza di risorse finanziare e, nel medio periodo, permetterà importanti interventi migliorativi come il rinnovo del parco mezzi. Tuttavia resta irrisolta l’annosa criticità generata da sovrapposizioni di vettori e mancata integrazione tariffaria con i servizi locali, che genera, di fatto, inefficienze e spreco di risorse. Basti pensare ad alcuni eclatanti esempi come la direttrice Ostia – Torvaianica, servita sia dal Comune di Roma, per mezzo di ATAC, che dal Comune di Pomezia, tramite la Società Troiani, affidataria dei servizi di TPL, ove non esiste reciproco riconoscimento dei titoli di viaggio, oppure alla direttrice Anagnina – Ciampino servita da due vettori regionali, ATRAL e CoTraL, uno del comune di Roma, linea ATAC 515, e dal comune di Ciampino con i mezzi di Schiaffini, affidataria dei servizi di TPL. Senza dimenticare tutti quei comuni dove è praticamente impossibile avere informazioni sui servizi di TPL per la totale mancanza di indicazioni, a partire dai portali internet istituzionali (a titolo d’esempio, Atina in Provincia di Frosinone)
Per questi motivi, in ottica anche di incentivo all’uso del TPL, riteniamo come CeSMoT che sia necessario da parte della Regione, e din particolare dell’Assessore Civita un impegno concreto, anche attraverso l’Agenzia AREMOL, al fine di estendere l’integrazione tariffaria dell’attuale e superato sistema Metrebus a tutti i servizi di TPL del Lazio nonchè alla revisione, in collaborazione con le provincie, la città metropolitana ed i comuni interessati, delle reti di TPL, eliminando tutte le sovrapposizioni di servizi e favorendo la creazione di servizi integrati, gestiti in tandem dalle varie società. Urgente infine è anche una maggiore attenzione nel rispetto da parte di Trenitalia degli standard previsti dal contratto di servizio ed un concreto impegno per il miglioramento dell’offerta ferroviaria.
Comunicato Stampa – Elezioni Roma: CeSMoT, le nostre pagelle in tema di TPL ai candidati a sindaco
Giunti ormai quasi alla vigilia dell’importante voto che tornerà a dare un sindaco alla città di Roma, abbiamo esaminato i programmi in tema di trasporti dei principali candidati, quelli che, anche dai sondaggi, saranno i protagonisti della volata finale. Come a scuola, ci apprestiamo a dare dato i voti a quanto letto, con qualche breve consiglio. Questa la nostra personale pagella, con i promossi ed i bocciati
Giachetti: voto 7,5. Un programma indubbiamente ambizioso, che se venisse realizzato porterebbe finalmente Roma a livelli di una moderna metropoli europea. Bene il sentir parlare di tram, anche se restiamo scettici di quanta utilità possa avere il c.d. “Tram della Musica” da Piazza Ungheria a Viale Angelico, specie perchè accanto all’auditorium passa già il tram 2. Bene il tram su Viale Marconi, specie se arriverà a servire il polo universitario. Ottimo che si voglia finalmente prolungare la Metro B fino a Casal Monastero anche se sarebbe necessario iniziare a pensare ad un suo prolungamento verso Settecamini e Casal Bianco. Non gli assegniamo 8 come voto sia perchè siamo poco convinti dell’effettiva utilità dei bus ad idrogeno, finora ancora troppo sperimentali, sia perchè nel suo programma Giachetti si dimentica di parlare del filobus: avremmo preferito un suo impegno nel rispolverare i progetti di riportare il filobus in centro con la trasformazione almeno del 60 Express ed un impegno nel completare in tempi rapidi la filovia sulla Laurentina.
Marchini: voto 7-. Un programma molto incentrato sul tram per il candidato del centro destra, che però si perde nel vago quando propone un non meglio identificato tram da Piazza Venezia a Largo Preneste, di cui sfugge l’utilità. Marchini inoltre è fin troppo fumoso quando parla di interconnessioni pedonali tra le stazioni della metropolitana e quelle ferroviarie. Ci permettiamo umilmente di fargli presente che il collegamento tra Porta San Paolo e Roma Ostiense esiste già dal 1990, così come Valle AUrelia Metro / FS e che non avrebbe molto senso realizzare una nuova stazione ferroviaria all’altezza di Porta Furba (al massimo si potrebbe sfruttare Roma Casilina) . Guadagna però la seconda posizione inserendo nel programma il completamento della filovia sulla Laurentina e l’ammodernamento delle 3 ferrovie regionali.
Meloni: voto 6,5 . Molta carne al fuoco per Giorgia Meloni che però ha il grosso limite di presentare un programma troppo generico in tema di TPL. Bene l’impegno sulla Metro C e sul prolungamento delle metropolitane esistenti, ma quali siano i suoi progetti di rilancio della rete tramviaria restano un grande mistero, così come resta un mistero cosa intenda la Meloni quando parla di “sviluppo delle modalità alternative che garantiscono una capacità di carico molto più ampia della gomma” . Sulla volontà di incrementare le “navette elettriche” , vista l’attuale fallimentare esperienza di ATAC con i minibus a batteria Tecnobus Gulliver, le cui unità rimaste atte al servizio si contano sulle dita di una mano, ci permettiamo di consigliare un ripensamento. Grave la mancanza di progetti sul versante delle ferrovie.
Fassina: voto 6- . Troppo generico e fumoso il programma dell’altro candidato di sinistra, che parte bene quando parla di potenziamenti delle linee tramviarie, come portare il tram 8 a Termini, ma poi si perde su una inutile linea Saxa Rubra – Laurentina. Troppo vago sulle metropolitane: non si comprende il percorso dell’eventuale prolungamento della Metro C verso Magliana, mentre quando parla di prolungare la Metro A verso il raccordo dimentica che Anagnina è vicinissima al GRA. Se avesse inserito nel programma un prolungamento da Anagnina verso Morena avrebbe guadagnato punti nella ns “personale classifica” e sopratutto si sarebbe veramente dimostrato attento alle periferie.
Raggi: voto 3- . Da un “Movimento” che ha la pretesa di essere “il nuovo che avanza” , tutto web e social network, ci saremmo aspettati maggiore attenzione in tema di TPL, ed invece il programma della candidata “grillina” è assolutamente inconsistente. Forse abbagliata dai sondaggi che la danno vincente, dimenticando l’antico proverbio ” chi entra papa in conclave ne esce cardinale” non dice assolutamente nulla in tema di trasporti, limitandosi a parlare di ciclabilità e di realizzare un piano pluriennale delle infrastruttura di TPL. Cosa intenda fare per tram, filobus, metropolitane e ferrovie regionali ci piacerebbe molto saperlo.
Comunicato Stampa : CeSMoT, perplessi per sospensione lavori tratta ferroviaria Valle Aurelia – Vigna Clara
La notizia della sospensiva dei lavori per la riattivazione della tratta ferroviaria Valle Aurelia – Vigna Clara a causa del ricorso al TAR di alcuni cittadini (http://www.vignaclarablog.it/2016052962014/tar-sospende-lavori-linea-vigna-clara-valle-aurelia/) ci lascia fortemente perplessi, e non solo per il fatto che il TAR abbia deliberato su un ricorso vecchio di oltre 14 anni. Ancora una volta infatti l’interesse di pochi rischia di compromettere seriamente la realizzazione di un’opera strategica per la mobilità romana, arrivata ad un passo dal suo completamento. In attesa di conoscere la posizione ufficiale di RFI sulla vicenda ed auspicando in un rapido ricorso al consiglio di stato che ribalti la sentenza del TAR,ci chiediamo come mai come sempre accade in Italia saltano fuori dei solerti cittadini pronti a protestare contro la realizzazione di un’opera ferroviaria,mentre nessuno protesta per il traffico che soffoca la zona. E probabilmente automobili,autobus e camion non producono vibrazioni,mentre il treno si. Dobbiamo forse pensare che ai cittadini che hanno proposto il ricorso faceva più piacere vedere la stazione di Vigna Clara in abbandono come lo è stata dal 1990 ad oggi?Si sono forse dimenticati tutti i soldi spesi all’epoca?Forse si è dimenticato che la riattivazione della tratta Vigna Clara – Valle Aurelia costituisce il primo passo verso la chiusura dell’anello ferroviario,opera da troppo tempo attesa e che riuscirà a diminuire traffico ed inquinamento a Roma.
Comunicato Stampa – CeSMoT: bene stanziamento fondi per cura del ferro ma preoccupa assenza progetti per ferrovia Roma – Giardinetti
Apprendiamo con viva soddisfazione il recente stanziamento di 1,4 mld di euro da parte del governo per la città di Roma, parte dei quali saranno destinati al rilancio e potenziamento del trasporto su ferro. Se da un lato è una buonissima notizia sapere che finalmente, dopo anni di immobilismo, vengono stanziati fondi per il tpl romano con i quali potranno essere realizzati interventi per ammodernamento e potenziamento delle ferrovie Roma – Civita Castellana – Viterbo e Roma – Lido di Ostia, ci preoccupa, e non poco la totale assenza di progetti ed investimenti verso la ferrovia Roma – Centocelle – Giardinetti, erede della Roma – Fiuggi – Frosinone, che proprio quest’anno si appresta a spegnere le 100 candeline di onorato servizio. Mentre infatti ci si appresta a celebrare un centenario all’insegna della “nostalgia” , tale linea continua a pagare il totale e completo disinteresse dell’ente proprietario, ovvero la Regione Lazio, che sembra averla abbandonata a se stessa, in attesa che siano altri soggetti, come la futura amministrazione comunale capitolina,a decidere cosa farne. Allo stato attuale quella che potrebbe essere una importante direttrice su ferro, a servizio dei popolosi quartieri della Casilina,presenta un esercizio ibrido, ovvero un treno che in realtà segue i regolamenti tramviari ed un parco rotabili che nonostante gli interventi di ammodernamento ha oltre 60 anni di servizio ed è totalmente inaccessibile per disabili e chiunque abbia difficoltà a camminare. Inoltre, da quando lo scorso agosto ATAC ne ha deciso l’attestamento temporaneo a Centocelle in ottica di evitare sovrapposizioni con la Metro C, non solo non si è più realizzata la prevista stazione di interscambio all’altezza della Togliatti, ma si continua a navigare a vista, senza idee per il futuro. Un poco come avvenne in fase di ricostruzione: prima si realizzò la nuova infrastruttura per la “ferrovia” , poi si decise che si sarebbe dovuta utilizzare per la metro C rifacendo da zero gran parte delle opere, con conseguente spreco di soldi pubblici, o come è stato fatto per l’attestamento a Giardinetti, dopo 10 anni abbandonato. Come CeSMoT riteniamo indispensabile che da parte della Regione si faccia definitivamente chiarezza su quale debba essere il futuro della linea, che a nostro giudizio necessita la trasformazione in tramvia ed integrata nella rete urbana ATAC , così come anche previsto nel Ferrotramviario Rapporto 1.0 redatto tempo fa da Roma Servizi per la Mobilità e che rappresenta un valido strumento a cui fare riferimento. Proseguire con questa situazione ibrida avrà come unica conseguenza solo quello di una lenta agonia della linea, fino alla sua soppressione. Per questo riteniamo che una delle priorità del futuro sindaco sia quella di perfezionare il passaggio dell’infrastruttura al Comune: solo così la linea potrà essere potenziata ed ammodernata, magari realizzando il prolungamento verso Tor Vergata, rispondendo adeguatamente alla forte domanda di trasporto.
Intervista Radio Roma Capitale
Comunicato Stampa: CeSMoT, Roma – TPL sia al centro dei programmi del futuro sindaco
Con il recente deposito delle liste elettorale è entrata ormai nel vivo la lunga “maratona” elettorale che nel mese di giugno porterà Roma ad avere un nuovo sindaco. Tuttavia, con vivo rammarico, dobbiamo constatare che finora da parte degli aspiranti sindaco, spesso troppo impegnati a polemizzare tra loro, si è parlato poco e niente del trasporto pubblico, e, quando lo si è fatto, sono state illustrate proposte che definire fantasiose e bizzarre, vedi la “funivia di boccea” , è dir poco. Riteniamo, come CeSMoT, che il futuro sindaco di Roma debba avere come priorità quella del rilancio della cura del ferro per la capitale,vigilando, in primis, sul rispetto del cronoprogramma per l’apertura della tratta Lodi – San Giovanni e San Giovanni – Colosseo – Venezia della Metro C. Urgente è anche, a nostro giudizio, definire il futuro delle ferrovie regionali strategiche per la mobilità dei cittadini. Per la Termini – Centocelle – Giardinetti, occorre con la massima urgenza deciderne il futuro, con la trasformazione in tramvia ed ammodernamento della tratta attualmente aperta all’esercizio ed una rapida decisione su come realizzare l’auspicato prolungamento verso Tor Vergata, ovvero riutilizzando parzialmente la tratta sospesa all’esercizio Centocelle – Giardinetti oppure attraverso un nuovo tracciato a servizio della zona di Via dei Romanisti. Per la Roma – Lido, anche in relazione al futuro stadio della Roma che si realizzerà a Tor di Valle, occorre invece proseguire verso la trasformazione in vera metropolitana, operando contestualmente un massiccio rinnovo del materiale rotabile. Rinnovo del materiale rotabile necessario anche per la terza ferrovia, la Roma – Civita CAstellana – Viterbo, per la quale è però imprescindibile operare in sinergia con la regione Lazio. La cura del ferro, sempre a nostro giudizio, non può e non deve tralasciare il rilancio di tram e filobus, mezzi ecologici per eccellenza, espandendo la rete attuale. Occorre prendere esempio da altre città italiane ed europee che negli ultimi anni stanno seriamente investendo su un TPL efficace ed efficente. Roma non può e non deve rimanere indietro. Auspichiamo perciò che, chiunque sarà il nuovo sindaco, sappia raccogliere il ns appello e lavori per una nuova era della mobilità