Roma, CeSMoT: bene proposta Archeotram ma necessario coinvolgere Associazioni nel progetto e superare alcune criticità

Apprendiamo del progetto, con probabile partenza a Pasqua, dell’Archeotram, ovvero una linea tramviaria dedicata che da Piramide porta’ i turisti allas coperta dei principali monumenti romani passando per il Colosseo, la Domus Aurea, per poi terminare la corsa a Palazzo Massimo. Come CeSMoT , da sempre impegnati insieme alle altre realtà associative romane alla diffusione di una cultura del trasporto pubblico, plaudiamo vivamente all’iniziativa, erede in misura ridotta dello storica linea turistica 110 di ATAC e dell’archeotram di rutelliana memoria, in quanto finalmente il tram torna ad essere protagonista della mobilità cittadina anche come vettore turistico ecologico ed ecosostenibile. Tuttavia, notiamo che, purtroppo, la proposta non è assolutamente nuova come la si sta facendo sembrare . Sebbene non direttamente impegnati nel progetto “archeotram”, abbiamo avuto modo di parlarne con alcune delle valenti associazioni che da tempo ci stavano lavorando e che avevano anche pubblicato in rete una bozza. Proprio per questo motivo siamo rimasti molto sorpresi nel vedere un mancato coinvolgimento di coloro i quali hanno impiegato il proprio tempo libero, gratuitamente, per realizzare questa opera. Siamo convinti che non vi sia assolutamente malafede in quanto finora l’Assessore Patanè, in assoluta controtendenza rispetto ai suoi successori, ha sempre convocato tavoli e riunioni con le varie realtà cittadine per illustrare ed aprire un costruttivo confronto sui temi della mobilità,per tanto siamo assolutamente convinti che all’interno dell’assessorato o del dipartimento, nella fretta di lanciare il progetto in pieno Giubileo, possa essere sfuggito qualche piccolo dettaglio e per tanto l’Assessore, giustamente impegnato nella virtuosa opera di rilancio del TPL, non sia stato informato che il progetto fosse stato già pubblicato in rete. Riteniamo perciò urgente ed auspichiamo la convocazione di un tavolo di confronto anche perchè il progetto attuale presenta alcune criticità: in primis non si tiene minimamente conto della presenza, nel parco mezzi ATAC di alcuni tram storici (attualmente in attesa di revisione) tra cui la storica “907” di proprietà del GRAF, ultima superstite del gruppo di motrici “8 finestrini” e risalente al 1928. Inoltre restiamo perplessi sulla scelta di distogliere dal servizio quattro tram serie “Stanga-Tibb” per destinarli sulla linea ,per di più riverniciati in una livrea color rosso che non ha assolutamente nulla di storico. Ricordiamo infatti che i tram a Roma ,da quando esiste ATAC, sono stati prima in biverde e, successivamente nel colore verde semplificato denominato “Verde Roma ’71” per passare poi all’arancione ministeriale e nuovamente al colore verde. Oltre alla livrea blu dei Tram STEFER. Un costruttivo dialogo,a nostro giudizio, non può che portare al miglioramento di un valido progetto e sarebbe il giusto coinvolgimento verso tutti coloro che con competenza e passione da lungo tempo si battono per il rilancio di una cultura del TPL.

Share Button