Nei due giorni appena trascorsi non è stato solo il maltempo a provocare disagi .Come ormai spesso accade,il canale ufficiale Twitter di Atac ( @InfoAtac),ormai totalmente fuori da qualsiasi controllo,invece di fornire assistenza alla clientela,ha iniziato a bloccare chiunque osasse chiedere informazioni con insistenza o protestare per i disservizi. Troviamo fortemente censurabile tutto ciò è chiediamo la rimozione di chi,sfruttando la sua posizione, invece di informare preferisce mettere a tacere senza motivo chiunque non sia simpatico.
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Ondata maltempo non cancella inefficienze giunta capitolina
Appare evidente che le condizioni meteo sono state oggi su Roma particolarmente intense ed avverse,ma questo non giustifica la cialtronaggine della giunta capitolina,che, nonostante un allerta meteo lanciata dalla protezione civile,invece di agire rapidamente non ha trovato nulla di meglio da fare,dopo giorni in cui si vantavano di aver pulito tutti i tombini, che incolpare le precedenti amministrazioni,con addirittura consiglieri municipali arrivati a dire che foto di allagamenti erano false. Ingiustificabile è stata anche la classica sciatteria di Atac,in particolare del canale twitter infoatac,che,come di consueto oltre a dare info confuse e frammentarie ha bloccato decine di utenti rei di aver chiesto notizie con insistenza. Sarebbe perciò auspicabile la rimozione immediata del social media manager di atac e dei responsabili del profilo Twitter,che,con il loro atteggiamento,non stanno offrendo un servizio all’utenza. Quanto alla Giunta capitolina, purtroppo Roma è in mano a gente narcisista ed egocentrica,oltre che poco capace. Ma così hanno voluto i romani,votandoli. Il popolo é sovrano ed ora è sicuramente troppo tardi per pentirsene.
Comunicato Stampa – Roma, CeSMoT: intollerabile uso display vetture ATAC per messaggi personali
Rimaniamo basiti nell’apprendere che un autista ATAC , probabilmente annebbiato dalla canicola estiva, ha ben pensato di utilizzare i display della vettura da lui guidata per esprimere un parere personale sulla questione vaccini e, non contento, ha anche deciso di pubblicarla su facebook, con tanto di numero della vettura, vantandosi poi del suo operato ed aggiungendo sprezzante, a chi stigmatizzando tale comportamento auspicava un licenziamento, che l’azienda ATAC aveva già provato a licenziarlo ma era stata condannata ad un salatissimo risarcimento. Quanto accaduto, di una gravità assoluta, altro non fa che affossare ancora di più la già disastrata e compromessa immagine dell’azienda ATAC. Oltretutto, l’atteggiamento dell’autista suona ancora più beffardo considerando anche che non sono poche le vetture che girano con fogli di carta per indicare la linea a causa del non funzionamento dei display. Come CeSMoT stigmatizziamo l’accaduto e ribadiamo che le vetture di linea non sono lavagne dove esternare pensieri politici, calcistici o personali, ed auspichiamo che ATAC, considerando che il “genio” oltre a firmarsi con nome e cognome ha messo ben in vista il numero della vettura, prenda, come annunciato, seri e drastici provvedimenti nei confronti del colpevole e metta in atto accorgimenti tecnici per impedire in futuro l’uso scorretto ed indebito dei display delle vetture.
Comunicato Stampa – CeSMoT: due anni senza ferrovia Centocelle – Giardinetti,vittima delle istituzioni
Il 3 agosto di due anni fa, in maniera del tutto arbitraria e pretestuosa, ATAC decise di limitare la Ferrovia Termini – Giardinetti nella stazione di Centocelle adducendo una presunta sovrapposizione alla Linea C della metropolitana ed annunciando, contestualmente, l’imminente avvio dei lavori di costruzione di una nuova stazione di interscambio all’altezza di Viale Palmiro Togliatti. Sono trascorsi due anni e nulla è cambiato: la nuova stazione non è stata mai realizzata,e i viaggiatori sono costretti ad una camminata a piedi per raggiungere al fermata della Metro C, dopo che è stata anche soppressa, la navetta “fantasma” istituita da ATAC, per nulla utilizzata in quanto assolutamente non pubblicizzata. La ferrovia Termini – Giardinetti, così come la Roma – Fiuggi di cui è erede, è vittima in primis di una regione colpevolmente assente che dopo aver distrutto le ferrovie romane e regionali si farà viva solo adesso, in campagna elettorale vantando successi e grandi risultati. La linea è inoltre vittima di un’ azienda incapace, come ATAC, specializzata nel disservizio quotidiano, succube e prostrata sia alle decisioni giunte dalle stanze di Via Cristoforo Colombo sia delle “paranoie” di alcuni settori dell’agenzia per la Mobilità e totalmente sorda alle esigenze ed alle richieste del territorio pervenute in questi due anni, richieste alle quali è stato sempre opposto uno sprezzante ed arrogante silenzio. Ma, della chiusura e mancata riapertura è colpevole anche ed in primis un’amministrazione capitolina, ormai sempre più allo sbando, capace solo ed esclusivamente di presentare a cadenza periodica ipotetici e faraonici piani di riapertura e rilancio, ma che di fatto non interviene con l’unica cosa realmente in suo potere, ovvero garantire la copertura finanziaria per l’esercizio della tratta sospesa e costringere l’azienda, di cui, ricordiamo, è azionista unico, ad attuare le linee programmatiche di riapertura che gli vengono ordinate. Come CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, in questa data infausta che segna uno dei punti più bassi nella storia del TPL romano, torniamo a chiedere con forza al Comune di mantenere le promesse fatte a partire dalla campagna elettorale, obbligando ATAC a riaprire, immediatamente e senza scuse o temporeggiamenti la ferrovia, rispettando il contratto di servizio e le linee programmatiche. Vogliamo ricordare che allo stato attuale non esiste alcun atto scritto che giustifichi o autorizzi la chiusura della linea e che fino ad oggi Regione, ATAC ed Agenzia della Mobilità non hanno mai ritenuto opportuno spiegare all’utenza suddita le reali motivazioni della chiusura. Auspichiamo infine che la popolazione delle tratte interessate dalla sospensione torni in piazza a manifestare con forza, come due anni fa, il proprio dissenso, anche per svegliare dal sonno degli “stolti” gli amministratori locali, a partire da quelli municipali
Comunicato Stampa – Ferrovia Roma – Giardinetti: felicità nell’apprendere che Comune ha fatto sue le proposte del CeSMoT
Apprendiamo dalla stampa che la recente Commissione Mobilità ha deciso di pronunciarsi verso il ripristino e potenziamento della Ferrovia Roma – Giardinetti e siamo molto felici che il Comune abbia deciso di “fare sue” le proposte ed i progetti che la Ns associazione già da lungo tempo aveva presentato anche agli uffici competenti, scontrandosi sempre contro un muro di gomma, come se il ripristino di questa infrastruttura strategica, da troppo tempo pretestuosamente limitata senza alcun reale motivo a Centocelle, fosse un argomento tabù, da non toccare assolutamente. Per tutti questi anni abbiamo combattuto praticamente in solitaria questa battaglia, e riteniamo sia ancora troppo presto per cantare vittoria. Sebbene sia importante la decisione della Commissione Mobilità, già in passato abbiamo assistito alla presentazione di roboanti progetti di ammodernamento di ciò che resta della Roma – Fiuggi, senza che essi siano mai diventati un qualcosa di concreto. Riteniamo opportuno perciò che vengano sin da subito stabiliti dei punti fermi, onde evitare che anche questo progetto resti confinato al mondo delle buone intenzioni. Prima ancora di pensare a futuri prolungamenti, riteniamo perciò urgente ed imprescindibile il ripristino della tratta Centocelle – Giardinetti. L’operazione è fattibile in tempi relativamente brevi, previa pulizia e manutenzione della sede ferroviaria. Altro punto improcastinabile è l’acquisto di nuovo materiale rotabile di tipo metropolitano in sostituzione di gran parte di quello attuale,obsoleto ed inadatto a svolgere il servizio, facendo anche rientrare urgentemente in servizio tutti i mezzi dei gruppi 820 ed 830, attualmente fermi per guasti o mancanza pezzi di ricambio. Necessario anche l’innalzamento delle banchine della tratta esistente per incarrozzamento a raso che renderebbe finalmente linea accessibile anche a disabili ed anziani, i primi attualmente impossibilitati all’utilizzo, i secondi costretti a vere e proprie “scalate” per salire a bordo dei mezzi. Per quanto attiene i progetti di prolungamento, come CeSMoT riteniamo che la soluzione miglior resti quella da noi ipotizzata, ovvero di una galleria che partendo poco dopo l’attuale fermata di Tobagi passi sotto il quartiere di Torrenova, per poi affiancarsi a Viale della Sorbona, servendo le facoltà universitarie e facendo capolinea all’altezza del Policlinico Tor Vergata, dove sarebbe possibile la coincidenza con la progettata metropolitana leggera Anagnina – Tor Vergata – Torre Angela, creando un vero e proprio “effetto rete”. Ma, per realizzare ciò, così come un eventuale prolungamento verso Termini, occorre innanzitutto che vengano finalmente definite le competenze sulla linea, che ricordiamo essere ancora di proprietà Regionale, e che tutti i soggetti interessati facciano la loro parte,con opportuni stanziamenti di fondi, evitando barricate ideologiche per guadagnare “qualche voto in più” . Proprio per questo continuiamo a chiedere a gran voce che venga aperto un tavolo di confronto e partecipazione sul futuro della linea, con tutti i soggetti istituzionali e con le associazioni e comitati di utenti e cittadini, al fine di arrivare ad un progetto condiviso per il rilancio di questa strategica infrastruttura. Roma ed i romani non possono permettersi di perdere questo treno, il tempo delle chiacchiere e dei “faremo” è terminato. E dopo oltre un anno riteniamo che questa giunta, alla quale i cittadini chiedono importanti azioni in tema di mobilità sostenibile, abbia tutti gli strumenti per iniziare a lavorare seriamente per rendere Roma al pari di altre capitali europee.
Comunicato Stampa – Nuovo Stadio Roma, CeSMoT: contrari utilizzo Roma Lido come asse di collegamento, giunta riveda progetto
Apprendiamo dalla stampa che la giunta capitolina ha deciso di utilizzare la Ferrovia Roma – Lido come asse primario di collegamento con il previsto nuovo stadio della Roma a Tor di Valle. Riteniamo, a nostro giudizio il collegamento proposto, vanto dell’assessore Meleo, totalmente inadeguato ed inefficiente. Non basta acquistare qualche nuovo treno per potenziare il servizio su una infrastruttura nata come ferrovia e totalmente inadeguata, per vincoli infrastrutturali, a sopportare un traffico di tipo metropolitano. Senza dimenticare il rischio, specie in caso di eventi infrasettimanali, di interferire, e non poco, con il traffico pendolare, con conseguenti disagi e disservizi. Inoltre la giunta capitolina sembra fare i “conti senza l’oste” dimenticando che la ferrovia Roma – Lido è di proprietà regionale e non comunale e che quindi qualsiasi tipologia di intervento deve essere concordato con l’ente proprietario. Va benissimo acquistare nuovi treni, sebbene non sia certo che linea in futuro resti affidata ad ATAC che finora non ha brillato per qualità del servizio, ma occorre tutelare la mobilità dei numerosi pendolari. Al posto di quanto proposto, che sembra non prevedere neanche dei binari di sosta per il materiale, proponiamo un semplice quadruplicamento da Magliana a Tor di Valle e poi creare una breve linea verso lo stadio, integrata con la linea B della metropolitana per creare una nuova linea D sull’asse Jonio – Tor di Valle, con il risultato di avere , a costi relativamente bassi, una nuova linea di metropolitana. L’alternativa potrebbe essere un sistema tipo People Mover da Magliana non è male, ma la sua potenzialità in termini di pax/h non rientrano in un sistema del genere, oltre poi ad avere la stazione di Magliana con il gravoso di dover assorbire tutto il traffico dei tifosi. Auspichiamo per tanto un ampio confronto sul collegamento con il nuovo stadio, al fine di realizzare, come già avviene in altre città, un collegamento efficace ed efficiente con il nuovo stadio
Comunicato Stampa: CeSMoT, rimodulazione orari Linea 117 ennesimo esempio di malagestione ATAC
A partire da domani (https://muoversiaroma.it/it/content/linea-117-cambia-lorario) la linea 117, ovvero ciò che resta della fiorente rete di bus elettrici un tempo fiore all’occhiello di Roma, vede perdere una corsa, con il taglio della partenza delle 11;27 da San Giovanni e delle 12:50 da Piazza del Popolo. Invece di tentare di rimettere in strada ulteriori vetture elettriche, anche eventualmente recuperando quelle abbandonate dentro la ex rimessa di San Paolo, al fine di rendere la linea con frequenze da servizio urbano e non da corriera di campagna, la fantastica e fantasiosa gestione ATAC, complice il sonno apatico dell’assessore Meleo, forse troppo impegnata nel progettare la funivia di Boccea, riduce ancora di più il servizio all’utenza. Arrivati a questo punto tanto varrebbe ammettere il completo fallimento delle linee “elettriche” e l’incapacità di gestire l’unica vettura modello Tecnobus Gulliver superstite ed invece di prendere in giro l’utenza sopprimere definitivamente il collegamento ormai rimasto del tutto fine a se stesso. Come CeSMoT ovviamente auspichiamo il recupero di vetture lautamente pagate con i soldi dei contribuenti, ma, a quanto sembra, a Roma il vento non è affatto cambiato ed il “Nuovo che avanza” sembra drammaticamente uguale al “vecchio avanzato” e temiamo che rivedere in strada altre vetture elettriche sia solamente un sogno, o meglio una fantasia da “sedicenti esperti di trasporti”
Comunicato Stampa-Roma,CesMoT: ripristino linea 34 notizia positiva per utenza
La notizia della prossima riattivazione della linea 34,che dal 3 aprile tornerà a via monte del Gallo,é una notizia positiva per gli abitanti della zona,da mesi privi di tpl a causa delle ben note inefficienze gestionali di ATAC. Grazie al proficuo e fattivo impegno del Municipio XIII,in particolare dell’Assessore Cajani,che ha recepito le istanze di cui anche noi,come CeSMoT ci siam fatti portavoce,attivandosi rapidamente nella ricerca di una soluzione,si é risolta positivamente una situazione di criticità che stava privando i cittadini del loro diritto alla mobilità. Quando la politica recepisce le istanze dei cittadini,e lavora compatta,si risolvono tutti i problemi. E di questo siamo grati.
comunicato stampa CeSMoT,postivo impegno Comune di Roma,attendiamo riapertura ferrovia Termini Giardinetti
Desideriamo ringraziare come CeSMoT il positivo interessamento della commissione mobilità del comune di Roma che in data odierna,insieme all’Assessore Meleo,si é recata presso la stazione di Centocelle per verificare lo stato di avanzamento dei lavori di rinnovo dell’infrastruttura. Concordiamo pienamente con il presidente Stéfano nel ritenere che sia assurdo continuare a navigare a vista,senza un progetto per il futuro della linea,continuando a mettere “rattoppi” . Rinnovare come si sta facendo attualmente una parte di stazione,senza procedere al resto del piazzale e senza sapere se è quanto verrà utilizzato appare un film già visto su questa ferrovia,dove da anni si buttano soldi senza avere una strategia per il futuro. Riteniamo indispensabile risolvere sia le criticità sul materiale rotabile ,con il consumo anomalo dei carrelli,sia tornare quanto prima al capolinea di Giardinetti ,onde fornire un capillare collegamento ad una zona ora mal servita dalla metro C. In attesa di redigere un programma per il futuro che necessariamente dovrá essere la conversione in metrotranvia ed il prolungamento da Giardinetti a Tor Vergata
Comunicato Stampa – Roma, CeSMoT : slittamento riapertura ferrovia Termini – Giardinetti ennesima beffa di ATAC verso i pendolari. Enti preposti prendano provvedimenti urgenti
La notizia dello slittamento al prossimo 20 marzo della riapertura della Ferrovia Termini – Giardinetti, comunicata da ATAC con la consueta “intempestività” nel fine settimana, suona come l’ennesima beffa verso utenti e pendolari costretti, ancora per una settimana (se saranno fortunati) e per colpa delle ben note inefficienze gestionali ATAC, a dover utilizzare insufficienti ed inquinanti collegamenti su gomma per i loro spostamenti. La motivazione ufficiale secondo la quale “Il ritardo nel completamento delle attività e il proseguimento dei lavori si è reso necessario dopo avere riscontrato situazioni non prevedibili, riconducibili alla vetustà degli impianti sui quali si è lavorato e che hanno richiesto un approfondimento tecnico per la messa in sicurezza” suona fortemente pretestuosa in quanto già nel 1986 , con lo smantellamento della diramazione per Piazza dei Mirti è stato modificato il piazzale ed anche negli anni successivi sono stati effettuati lavori di manutenzione in stazione . Né tantomeno può essere considerato obsoleto un apparato ACEI attivato negli anni ’70, all’atto della realizzazione dell’attuale stazione, se consideriamo che, in ambito RFI, troviamo stazioni di medio/grandi dimensioni dove sono in servizio apparati di controllo degli enti di stazione con più di 40 anni di servizio senza che questo generi particolari criticità. Anzi, qualsiasi attivazione di nuovi apparati in genere viene effettuata contestualmente alla dismissione di quelli vecchi, limitando a brevi periodi le eventuali interruzioni della circolazione. Inoltre appare fortemente anomalo che solo poco prima della data di fine lavori ATAC riscontri “situazioni imprevedibili” come se in tutti questi anni non si fossero mai effettuati lavori di manutenzione. Non volendo assolutamente prendere in considerazione questa ipotesi, che aprirebbe scenari inquietanti, ci chiediamo allora cosa stia realmente facendo ATAC a Centocelle e come mai l’azienda ed i suoi vertici abbiano autorizzato lavori su una infrastruttura di cui l’azienda in primis non ha ancora deciso il destino futuro e per la quale da oltre due anni, non solo non ha realizzato il tanto sbandierato nuovo capolinea davanti alla stazione Parco di Centocelle della Metro C ma anche con ostinata ed inspiegabile testardaggine neghi la riapertura della tratta Centocelle – Giardinetti,continuando a fornire assurde e pretestuose spiegazioni e millantando inesistenti sovrapposizioni con la Metro C quando la stessa azienda tiene ben due linee di bus sovrapposte alla metro stessa. Tutto ciò, unito ai disservizi sulle altre due ferrovie (mal)gestite da ATAC, rende evidente che occorra una immediata sostituzione dei responsabili del metroferro,a partire dai direttori di esercizio (che farebbero bene a rassegnare loro stessi le dimissioni) , e un rapido intervento da parte della Regione Lazio, ente proprietario finora fin troppo “dormiente”, per revocare quanto prima la concessine del servizio ad ATAC affidandola a soggetti dotati della volontà e delle capacità di rilanciare il servizio su una infrastruttura strategica per la mobilità cittadina. Oltre a ciò chiediamo una ferrea vigilanza da parte del Comune di Roma, finalmente attento alle esigenze dell’utenza grazie anche all’ottimo lavoro della Commissione Mobilità, atta ad impedire ulteriori slittamenti della riapertura ed una celere riattivazione della tratta Centocelle – Giardinetti, in attesa di realizzare il prolungamento verso Tor Vergata su cui anche il Comune stesso si è dimostrato interessato.