L’imminente chiusura per almeno tre mesi della stazione Baldo degli Ubaldi della linea A della metropolitana di Roma, causa revisione scale mobili, ci lascia enormemente perplessi. La Revisione Generale di ascensori e scale mobili, infatti, ha delle scadenze programmate previste per legge, ovvero,dopo dieci e dopo venti anni dall’apertura al pubblico, a fronte di una vita operativa massima di 30 anni. Come CeSMoT ci sembra assurdo che Atac sia costretta a chiudere per mesi delle stazioni come se tali interventi fossero degli imprevisti di cui l’azienda non fosse a conoscenza. Tutto questo dimostra il livello di approssimatismo che regna sovrano in un’azienda ormai allo sbando dove manca una logica aziendale e si “tira a campare” nell’ovattata soluzione del concordato. Eppure le scadenze degli impianti si conoscono da sempre. Dal primo giorno che viene aperto all’esercizio. Le stazioni della tratta Valle Aurelia – Battistini hanno aperto il 1 Gennaio del 2000, quindi, calendario alla mano, era abbastanza facile prevedere che si era prossimi alla scadenza prevista per legge: perché non si è provveduto per tempo,facendo la revisione su una scala mobile alla volta?Perchè non si è approfittato della chiusura estiva per iniziare la revisione programmata? A breve ci saranno quasi 6.000 persone al giorno private della stazione di abituale ingresso, che avranno come unica alternativa o quella di recarsi a piedi a Cornelia oppure avventurarsi a prendere il bus della linea 490 per raggiungere Valle Aurelia. Il tutto senza che ATAC ci rimetta nulla perché, secondo contratto di servizio, vengono fatturati i km percorsi dalle Metropolitane. Ci chiediamo cosa accadrà a breve quando anche sugli impianti di Cornelia andrà effettuata la revisione generale prevista per legge: avremo una nuova stazione chiusa,con servizi Valle Aurelia – Battistini senza fermate intermedie?Attendiamo,con ansia, risposte da Atac e Comune.
Comunicato Stampa, CeSMoT: perplessi su chiusura stazione metro A Baldo degli Ubaldi
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