VIA PLEBISCITO, CESMOT: “BENE RITORNO FERMATA, ADESSO PORTIAMOCI IL TRAM”

“Una decisione saggia seppure in ritardo di sei mesi. Il ripristino della fermata bus di Via del Plebiscito sblocca finalmente una situazione di disagio che per quasi tre anni ha costretto cittadini e turisti a sacrifici e maratone per non perdere il loro autobus. Ma la valutazione del prefetto oltre a restituire alla città uno snodo importante per il trasporto pubblico, permette anche di ripensare i progetti di prolungamento della linea 8, abbandonando la sventurata decisione di deviare e terminare il tram su via delle Botteghe Oscure e il ritorno al progetto originario che prevede il transito in via del Plebiscito e la prosecuzione verso Termini su via Nazionale”.
Lo dichiara in una nota il CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti.
“Il tram su via del Plebiscito – conclude il CeSMoT – oltre a rappresentare la naturale prosecuzione verso Termini, consentirebbe la pedonalizzazione dell’area, migliorerebbe l’interscambio con le altre linee bus e la, speriamo prossima, fermata della metro C a piazza Venezia. Si riprenda ad investire seriamente sul tram realizzando nuove linee capaci di essere integrazione e complemento della rete metropolitana per una mobilità dolce, ecologica, rapida e capillare, unica vera soluzione contro lo smog e il traffico che soffocano la capitale”

 

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METRO C: CESMOT, “FINALMENTE CIPE SI RICORDA DI ROMA, SUBITO VIA AI LAVORI”

“Finalmente il CIPE si ricorda di Roma e dell’importanza che la linea C riveste per la mobilità cittadina. E’ augurabile che adesso, con l’arrivo dei finanziamenti mancanti, si possa dare subito il via ai lavori per la realizzazione della tratta fondamentale che attraversa il centro città, e accelerare i tempi per la progettazione della sua prosecuzione verso nord”.

E’ il commento del CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, alla notizia dello stanziamento da parte del CIPE dei fondi necessari all’avvio degli interventi sulla tratta T3 della linea C di Roma.

“Quello che un po’ lascia perplessi – puntualizza il CeSMoT – è la decisione di finanziare la tratta T3 solo tra san Giovanni e Colosseo, realizzando si l’interscambio con la metro B, ma venendo a perdere la fermata di piazza Venezia, fondamentale per il cuore urbano e amministrativo di Roma. Se per molti critici della linea C il capolinea dei prossimi anni a San Giovanni la fa considerare una linea zoppa, l’arretramento del capolinea per la tratta T3 al Colosseo invece che nella centrale piazza Venezia rischia di lasciare per alcuni anni la linea acefala. Augurandosi che con la dilatazione prospettata dei tempi di realizzazione delle tratte successive, il progetto non si deformi ulteriormente e anzi si integri con nuove linee metropolitane e tramviarie” “Infatti – prosegue il CeSMoT – la conferma temuta della cancellazione dal progetto, per motivi archeologici ed economici, delle due fermate di Chiesa Nuova e Argentina, decisione ora definitiva, rende sempre più improcrastinabile la realizzazione del tram su corso Vittorio Emanuele, così da realizzare quella fondamentale maglia su ferro capace modernizzare il trasporto pubblico romano “Per questo – conclude il CeSMoT – ci auguriamo che abbiano termine tutte quelle polemiche e sterili proteste sull’utilità dell’opera o solo per non avere il cantiere sotto casa. La linea C è fondamentale per la mobilità della futura Roma Capitale e i cantieri sono sacrifici necessari che gli abitanti del VI, VII e VIII municipio hanno ben compreso e stanno sopportando, consapevoli che porteranno una migliore qualità della vita e alla lotta contro l’inquinamento”.

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METRO C: CESMOT, “DISPIACIUTI PER FERROVIA, MA LAVORI INEVITABILI”

METRO C: CESMOT, “DISPIACIUTI PER FERROVIA, MA LAVORI INEVITABILI”

“Con dispiacere apprendiamo che dal 7 luglio il trenino della Roma-Pantano concederà i suoi binari da Giardinetti al capolinea esterno per trasformarsi nella futura linea C. Ma comprendiamo che è un sacrificio inevitabile per poter offrire al termine dei lavori un’infrastruttura nuova e più funzionale alle migliaia di persone che ogni giorno si muovono nella periferia est della Capitale”.

Lo dichiara il CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, commentando la chiusura prevista per il 7 luglio della tratta terminale della ferrovia regionale Roma-Pantano.

“Il piano alternativo per la mobilità – prosegue il CeSMoT – sulla carta presenta una sua validità che consentirà di ridurre e limitare i disagi dovuti alla chiusura della tratta esterna della ferrovia, garantendo tutte le esigenze di mobilità tra la periferia e il centro. Indubbiamente sopratutto i primi tempi le problematiche saranno evidenti, per questo chiediamo che nella fase iniziale venga attuato un monitoraggio costante del piano alternativo per portare a rodaggio il piano alternativo”.

“Con l’avvio di questa nuova fase di lavori per la realizzazione della terza linea di metropolitana romana – conclude il CeSMoT – si possono finalmente iniziare ad avere certezze sul rispetto dei tempi di realizzazione, che ci auguriamo possano essere celeri.

19 giugno 2008

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CeSMoT
Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti
http://www.cesmot.it
Il Presidente
OMAR CUGINI
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Sicurezza, entro giugno tele-sorveglianza e colonnine SOS in 25 stazioni

Venticinque stazioni e capolinea del trasporto pubblico cittadino saranno dotati, entro il 30 giugno, di impianti di tele-sorveglianza e colonnine per la richiesta di soccorso: il commissario straordinario Morcone ha disposto una variazione di bilancio che finanzia completamente il progetto, già approvato nei mesi scorsi dalla Giunta capitolina.

Gli interventi previsti: potenziamento dell’illuminazione pubblica, a cura di Acea con il XII Dipartimento del Comune; installazione di impianti di video-sorveglianza e di colonnine SOS, collegate alla sala operativa Atac (a cura della stessa Atac s.p.a.); riqualificazione e arredo urbano, a cura del Comune.

Le segnalazioni degli impianti di video-sorveglianza, collegati alla centrale Atac, verranno trasmesse anche alle Forze dell’Ordine, in base alle modalità stabilite nel protocollo d’intesa sulla sicurezza, siglato lo scorso febbraio con la Prefettura di Roma.

Costo complessivo dell’intervento, 5,4 milioni di euro. Questi i 25 “siti prioritari” dove verranno realizzati i lavori:

Tiburtina (Municipio III) – stazione metro, ferroviaria e parcheggio
Saxa Rubra (Municipio XX)- stazione Roma-Viterbo e parcheggi
Nomentana (Municipio IV) – stazione ferroviaria e parcheggio
Colosseo (Municipio I) – metro linea B
Trastevere (Municipio XVI) – stazione ferroviaria
Cipro (Municipio XVII) – metro linea A e parcheggio
Mattia Battistini (Municipio XVIII) – parcheggio
Tor di Valle (Municipio XII) – ferrovia Roma-Lido
Tuscolana (Municipio IX) – stazione ferroviaria
Labaro (Municipio XX) – linea Roma-Viterbo
Quattro Venti (Municipio XVI) – stazione ferroviaria
Muratella (Municipio XV) – stazione ferroviaria
Grotta Celoni (Municipio VIII) – linea Roma-Pantano
Acqua Acetosa (Municpio II) – linea Roma-Viterbo

 

http://www.comune.roma.it/was/wps/portal/!ut/p/_s.7_0_A/7_0_21L?menuPage=/&targetPage=/Homepage/Area_Content/Primo_Piano/info-1022151175.jsp

 

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METRO C: CESMOT, “SERVE CABINA DI REGIA PER IMPEDIRE CHIUSURA ROMA-PANTANO”

“Appoggiamo con forza e promuoviamo anche da parte nostra la proposta del consigliere regionale Erder Mazzocchi per la realizzazione di una cabina di regia che controlli e regoli le fasi della chiusura della ferrovia regionale Roma-Pantano per i lavori di trasformazione nella linea C della metropolitana”.
Lo dichiara il CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, commentando la proposta del consigliere regionale di An Erder Mazzocchi per promuovere una cabina di regia che coinvolga Comune di Roma, Regione Lazio, Metropolitana di Roma, RomaMetropolitane, MetroCspa, tutte le associazioni e gli utenti in merito gli interventi per la linea C.
“La chiusura indiscriminata della Roma-Pantano nella tratta terminale tra Torrenova e il capolinea terminale di Pantano – prosegue il CeSMoT – rischierebbe di avere conseguenze tragiche non solo per la mobilità dell’VIII municipio, ma di tutto il quadrante est di Roma che gravita per i propri spostamenti sulla via Casilina. Istituzioni e società devono compiere un profondo atto di coscienza e esaminare a fondo gli interventi previsti, operando se necessario una chiusura della linea a regressione partendo da Pantano, lasciando di volta in volta attivo un solo binario fino a giungere nei prossimi anni alla congiunzione con la costruenda linea C con minori disagi per gli oltre 35000 pendolari romani che utilizzano l’attuale ferrovia”.
“E’ importante agire subito – aggiunge il CeSMoT – in questa fase di ridefinizione del futuro della linea, perchè anche gli utenti possano far sentire la loro voce, le loro proposte e le loro osservazioni di utilizzatori quotidiani. Per questo motivo intendiamo operare maggiormente sul territorio in sinergia con i comitati dei pendolari che operano lungo la linea della Casilina”.
“Chiudere anticipatamente da Torrenova a Pantano – commenta David Nicodemi del Comitato Roma Pantano – rischia di portare al collasso la via Casilina aumentando il traffico e l’inquinamento. Ci uniamo al CeSMoT, con il quale condividiamo intenti e passione, e siamo pronti a scendere in piazza per tutelare gli interessi dei cittadini del quadrante est della città per sensibilizzare le istituzioni affinchè si rendano conto delle potenzialità e della funzionalità della tratta che hanno intenzione di chiudere”.

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LINEA C: CESMOT, “IMPORTANTE PASSO AVANTI PER LA FUTURA RETE METROPOLITANA”

“La firma oggi del contratto per la realizzazione dei nuovi treni per la linea C della metropolitana romana tra AnsaldoBreda e MetroC spa, rappresenta un importante passo in avanti per non arrivare impreparati alle date del 2011 e 2015, quando Roma potrà contare su una nuova infrastruttura per la mobilità cittadina”.
Commenta positivamente il CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i trasporti, la firma dell’ordine di acquisto per 30 convogli driverless destinati alla metro C.
“Treni moderni – aggiunge il CeSMoT – che rappresentano una vera e propria rivoluzione dal punto di vista tecnologico grazie anche alla presenza a bordo dei sistemi di automatismo integrale. Un’importantissima innovazione tecnologica per garantire maggiore comfort e massima sicurezza per gli utenti”.
“L’aver avviato l’ordine d’acquisto – conclude il CeSMoT – quasi in contemporanea con l’inizio dei lavori per la realizzazione dell’infrastruttura dove presteranno servizio, rappresenta una scelta saggia e attenta che fa ben sperare di arrivare concretamente all’appuntamento del 2011 rispettando tutte le scadenze”.

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