Comunicato Stampa “CeSMoT, assurdo blocco TAR a riapertura ferrovia per Vigna Clara”

 vignaclaraLa recente sentenza del TAR Che blocca la riattivazione della tratta ferroviaria per Vigna Clara ci lascia,come CeSMoT,molto sorpresi e perplessi. In sostanza sembra che tar riconosca che l’interesse personale di pochi conta più del diritto alla mobilità di molti. Riteniamo che il tar viola la costituzione ed è responsabile, insieme ai ricorrenti, di un ingente danno erariale. Senza dimenticare che si crea un pericoloso precedente: d’ora in poi chiunque si riterrà “disturbato” da una ferrovia potrà ricorrere al TAR e chiedere che venga sospeso il traffico. Se cosi fosse i romani meriterebbero di soffocare nello smog e trascorrere la loro vita fermi nel traffico. Siamo arrivati al punto che contano più i diritti di chi costruisce case ed attività commerciali semza rispettare le norme (la ferrovia esiste dagli anni 30, gli edifici dal 60/70),senza dimenticare che nel 1990 nessuno ebbe da ridire. Sono anche impensabili altri lavori sulla galleria, che è stata appositamente rafforzata e ristrutturata nel rispetto delle normative vigenti. Come CeSMoT ribadiamo che trasporto collettivo è il vero motore economico e sociale della città, l’egoismo uccide il trasporto collettivo e conseguentemente con questa sentenza tar e cittadini di Roma Nord sono complici e carnefici della morte di Roma. Auspichiamo che RFI e Comune di Roma ricorrano al Consiglio di Stato contro questa sentenza scandalosa e che un secondo grado di giudizio possa dare via libera ad un’opera strategica per la mobilità cittadina

Share Button

Comunicato Stampa, CeSMoT: tram piazza Vittorio – Fori Imperiali opera inutile per Mobilità cittadina

9207_8trastevereLa prevista linea di tram da Piazza Vittorio a Largo Corrado Ricci,annunciata oggi dall’amministrazione capitolina ci lascia fortemente perplessi. Come CeSMoT riteniamo che una linea tram che non arriva in un nodo di scambio non abbia assolutamente senso.Come fa a caricare? A chi potrà mai servire?Invece di cantierizzare opere strategiche come la linea Termini – Vaticano – Cornelia o il passante Cinecittà – Laurentina l’impalpabile giunta capitolina si concentra su vaghe promesse dal sapore elettorale che se mai verranno realizzate porteranno solo ad uno spreco di soldi. Come CeSMoT da sempre siamo a favore di un trasporto ecosostenibile,come lo è il tram,a condizione che si creino le condizioni per rendere infrastruttura strategica per la mobilità.

Share Button

Buon Compleanno Stanga,da 70 anni compagna di viaggio dei romani

7001_3santacroceA Roma, 22 novembre del 1947, ovvero proprio 70 anni fa usciva per la prima volta in servizio, sui binari della rete tramviaria di Roma, la vettura 7003, capostipite della flotta del Tram Articolato Stanga.
Tali tram, che costruiti presso le Officine Meccaniche Stagna di Padova, con equipaggiamento elettrico TIBB, proseguivano le scelte progettuali iniziate negli anni ’30 con i tram articolati ideati dall’ing. Urbinati che sfruttavano una particolare articolazione a “giostra” posizionata sul carrello Jackobs intermedio.
Mezzi di grande capacità, furono utilizzate sin da subito sulle linee più trafficate, tra cui l’iconica “Circolare Rossa”.
Nei decenni, tali mezzi sono diventati il sinonimo dei tram della città eterna, percorrendone praticamente tutta la rete.
Ai 50 tram, forniti ad Atac tra il 1947 ed il 1950, di cui l’ultimo con la matricola 7001 in sostituzione del prototipo ATAG anteguerra, andato distrutto nel bombardamento del luglio 1943, si aggiunsero 8 tram simili forniti alla STEFER per il servizio sulle trafficate tratte urbane della gloriosa tranvia dei Castelli.
All chiusura delle linee urbane Stefer anche gli 8 tram bianchi blu furono trasferiti sulla rete sociale Atac.
Tali mezzi, passati anche per importanti ammodernamenti, continuano ancora oggi a garantire la mobilità di migliaia di cittadini al giorno, rappresentando, anche dopo 70 anni una certezza ed un’affidabilità ineguagliata, complici anche i successivi acquisti di materiale rotabili non esenti da difficoltà.

L’augurio che le Stagna, così come succede con le più anziane motrici “28” di Milano, continuino il loro servizio, portando avanti l’immagine, seppur nostalgica, dell’Italia della ricostruzione e del boom economico.

Questo, senza dimenticare la necessità per la città di dotarsi di nuovi materiali, con procedure di acquisto che consentano di far arrivare a Roma nuovi mezzi in grado di eguagliare, finalmente, le caratteristiche di questi mezzi storici completi di tutti i confort richiesti dall’utenza.

Buon compleanno Stanga!

Share Button

Comunicato Stampa – CeSMoT: due anni senza ferrovia Centocelle – Giardinetti,vittima delle istituzioni

I052-428-065_giardinettil 3 agosto di due anni fa, in maniera del tutto arbitraria e pretestuosa, ATAC decise di limitare la Ferrovia Termini – Giardinetti nella stazione di Centocelle adducendo una presunta sovrapposizione alla Linea C della metropolitana ed annunciando, contestualmente,  l’imminente avvio dei lavori di costruzione di una nuova stazione di interscambio all’altezza di Viale Palmiro Togliatti. Sono trascorsi due anni e nulla è cambiato: la nuova stazione non è stata mai realizzata,e i viaggiatori sono costretti ad una camminata a piedi per raggiungere al fermata della Metro C, dopo che è stata anche soppressa, la navetta “fantasma” istituita da ATAC, per nulla utilizzata in quanto assolutamente non pubblicizzata. La ferrovia Termini – Giardinetti, così come la Roma – Fiuggi di cui è erede, è vittima in primis di una regione colpevolmente assente che dopo aver distrutto le ferrovie romane e regionali si farà viva solo adesso, in campagna elettorale vantando successi e grandi risultati. La linea è inoltre vittima di  un’ azienda incapace, come ATAC, specializzata nel disservizio quotidiano,  succube e prostrata sia alle decisioni giunte dalle stanze di Via Cristoforo Colombo sia delle “paranoie” di alcuni settori dell’agenzia per la Mobilità e totalmente sorda alle esigenze ed alle richieste del territorio pervenute in questi due anni, richieste alle quali è stato sempre opposto uno sprezzante ed arrogante silenzio.  Ma, della chiusura e mancata riapertura è colpevole anche ed in primis  un’amministrazione capitolina, ormai sempre più allo sbando, capace solo ed esclusivamente di presentare a cadenza periodica ipotetici e faraonici piani di riapertura e rilancio, ma che di fatto non interviene con l’unica cosa realmente in suo potere, ovvero garantire la copertura finanziaria per l’esercizio della tratta sospesa e costringere l’azienda, di cui, ricordiamo, è azionista unico, ad attuare le linee programmatiche di riapertura che gli vengono ordinate. Come CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, in questa data infausta che segna uno dei punti più bassi nella storia del TPL romano, torniamo a chiedere con forza al Comune di mantenere le promesse fatte a partire dalla campagna elettorale, obbligando  ATAC a riaprire, immediatamente e senza scuse o temporeggiamenti la ferrovia, rispettando il contratto di servizio e le linee programmatiche. Vogliamo ricordare che allo stato attuale non esiste alcun atto scritto che giustifichi o autorizzi la chiusura della linea e che fino ad oggi Regione, ATAC ed Agenzia della Mobilità non hanno mai ritenuto opportuno spiegare all’utenza suddita le reali motivazioni della chiusura. Auspichiamo infine che la popolazione delle tratte interessate dalla sospensione torni in piazza a manifestare con forza, come due anni fa,  il proprio dissenso, anche per svegliare dal sonno degli “stolti” gli amministratori locali, a partire da quelli municipali

Share Button

Comunicato Stampa – Elezioni Guidonia,CeSMoT :riforma TPL sia priorità per nuova amministrazione

Dopo una campagna elettorale decisamente sottotono ed un primo turno dove ha prevalso l’astensione, Guidonia si appresta a scegliere il nuovo sindaco dopo mesi di commissariamento. Come CeSMoT – Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, facendoci portavoce delle istanze ricevute dalla popolazione, chiediamo al futuro sindaco un impegno concreto volto al miglioramento ed al potenziamento del servizio di trasporto pubblico, servizio che allo stato attuale presenta poche luci  e molte ombre, con un’offerta di trasporto spesso del tutto insufficiente e che costringe, complice anche l’assoluta mancanza alle fermate di indicazioni su linee, orari e percorsi, all’utilizzo dell’automobile. La nuova amministrazione dovrà necessariamente rivedere i percorsi e gli orari per evitare l’isolamento di alcune frazioni, studiare un servizio festivo attualmente assente e lavorare in sinergia con i comuni vicini e con la regione Lazio al fine di estendere la validità dei titoli metrebus Lazio anche sui collegamenti urbani. Un TPL efficace ed efficiente porta, nel medio e nel lungo periodo, ad un miglioramento della qualità della vita, rendendo la città più a misura di cittadino.

Share Button

Comunicato Stampa: CeSMoT, riduzione corse Roma TPL ennesima beffa all’utenza

8877_339porrolambertenghiA partire da domani i romani avranno la sgradita sorpresa di trovare una drastica riduzione del servizio sulla rete periferica gestita dal consorzio Roma TPL. Dopo la riduzione delle corse operata sulla rete ATAC, l’impalpabile duo Meleo/Stefàno, mette a segno l’ennesima beffa ai danni dei romani. Invece di trovare una soluzione ai disagi ed ai disservizi, ancora una volta si sceglie, spacciandola per “operazione verità” la strada della riduzione del servizio, dando però la colpa, come bambini, alle giunte precedenti. Per troppe volte abbiamo sentito questo stucchevole ritornello e riteniamo che sia giunta l’ora che chi governa ed è stato eletto da quasi un anno si prenda finalmente le sue responsabilità. Il TPL romano è ormai allo sbando, e se davvero si vuole, come nei proclami, disincentivare uso dell’automobile, occorre, invece di pensare alle funivie, un piano per rilanciare seriamente il trasporto pubblico, riprendendo la razionalizzazione dei percorsi, acquistando nuove vetture anche corte e costruendo nuove linee tramviarie e filoviarie. Nel frattempo, come simbolico indennizzo per i cittadini, sarebbe opportuno offrire almeno un giorno di viaggi gratuiti

 

 

Share Button

Comunicato Stampa, CeSMoT: perplessi su proposta funivia Casalotti, occorre puntare su sistemi di trasporto integrati

9105_8bottegheoscureApprendiamo dalla stampa che il sindaco di Roma ha ieri presentato in pompa magna il progetto della funivia Casalotti – Boccea. Invece di pensare a potenziare la rete esistente di trasporto pubblico, prolungando ad esempio la Metro A come da progetti esistenti,  si  insiste nel voler realizzare la funivia, basandosi solo ed esclusivamente su una fantomatica proposta proveniente “dal basso” ovvero da un comitato locale. Appare elementare rilevare che non si tratta di un progetto integrato nella rete dei trasporti cittadini, e che di tale progetto non vi è alcuna traccia nei vari piani strategici sulla mobilità pubblicati da Roma Servizi per la Mobilità. Le iniziative “sparse”, per quanto possano essere intrinsecamente lodevoli in quanto dimostrano una attenzione da parte dei cittadini verso le tematiche del TPL, nascono inevitabilmente condannate in quanto manca loro quel respiro ampio che può essere garantito solo ed esclusivamente da una visione integrata. Occorre quindi puntare solo ed esclusivamente su una programmazione integrata del futuro del trasporti della capitale. Inoltre i  dati presentati ci lasciano ampiamente perplessi. Premesso che la portata dichiarata sebbene risulti superiore a qualsiasi linea autobus, si posiziona a livello di una linea tram periferica Al di là che attualmente i costruttori di sistemi a fune si contano sulle dita di una mano, con il rischio concreto, come avvenuto nelle città che hanno adottato il sistema Translohr, di essere legati alle scelte del fornitore, riteniamo che un tram o un filobus,ad esempio, ammesso e non concesso che siano effettivamente più costosi di una funivia, si integrano nella reste esistente del trasporto pubblico, oltre ad essere prodotti già collaudati ed ampiamente presenti sul mercato, con la concreta possibilità di ottenere un concreto risparmio.. In una città soffocata dal traffico e dalla spazzatura, dove la rete di trasporto fa acqua da tutte le parti, ci sembra totalmente sconsiderato investire soldi pubblici in un sistema totalmente avulso alla rete di TPL esistente.  Come CeSMoT chiediamo, con forza, l’abbandono immediato di un simile progetto, valutando il progetto esistente di RomaMetropolitane con il prolungamento della Metro A da Battistini a Torrevecchia o, in alternativa, realizzando una diramazione della linea tramviaria da Ottaviano a Cornelia, di cui è necessario iniziare quanto prima i lavori,  che punti verso la zona di Casalotti. Ma, se proprio il sindaco e il suo assessore, magari confortati dalla “fantasia” di ATAC,  decidessero nonostante tutto di andare avanti con il progetto, non ci resta che sperare in qualche forte nevicata invernale a Roma, prevedendo anche cannoni da neve qualora gli inverni fossero magri di precipitazioni e la cabinovia rischiasse di non essere incorniciata dal candido manto,  e che lo skipass per la funivia venga incluso nel sistema metrebus.

Share Button

Comunicato Stampa – Roma, CeSMoT: necessario ed urgente investire sul tram ma con progetti concreti

9105_8bottegheoscureApprendiamo dalla stampa dell’interesse dell’attuale amministrazione comunale nel potenziare la rete di tram romana, riciclano progetti sepolti nei cassetti dalle precedenti amministrazioni. Seppur soddisfatti dell’interesse dell’amministrazione, dobbiamo notare, ancora una volta, che si stanno riciclando, senza troppa convinzione e purtroppo con scarsa fantasia, progetti più volte annunciati e più volte rimasti sulla carta . Oltretutto, il primo di questi progetti, ovvero collegare Piazza Vittorio con Largo Corrado Ricci e Piazza Venezia, ci sembra totalmente privo di logica e di fondamento,in quanto insisterebbe su una direttrice con poca domanda di trasporto,  senza dimenticare i possibili veti della sovrintendenza al passaggio del tram lungo Via dei Fori Imperiali (a suo tempo ebbero da ridire sul bifilare filoviario oltre Porta Pia…figuriamoci i veti per un tram…). Da sempre sosteniamo che la priorità per il centro storico è la realizzazione dell’asse tramviario lungo Via Nazionale, portando a compimento, in alternativa al costoso ed incerto prolungamento della Metro C oltre Piazza Venezia verso Ottaviano,della famosa linea Termini – Vaticano – Aurelia, progettata sin dai tempi dell’amministrazione Rutelli e mai realizzata per oscuri motivi. Con questo progetto si porterebbe realmente a compimento la chiusura di Via Nazionale e Corso Vittorio al traffico privato, restituendo queste strade, finalmente libere dalla morsa delle automobili, agli antichi fasti, rendendole un salotto per romani e turisti.   Restiamo scettici anche sul tram Verano – Stazione Tiburtina, in pratica una riedizione in forma ridotta del vecchio 11, che per essere realizzata, richiederebbe un riassetto viario della zona e che avrebbe poco senso se non prolungato lungo la Tiburtina a servire le zone non servite dalla Metro B, mentre riteniamo assurdo che dopo tante parole ancora non si sia obbligata ATAC a riaprire la tratta Centocelle – Giardinetti arbitrariamente e pretestuosamente sospesa da oltre due anni.  Reiteriamo perciò il nostro invito all’assessore Meleo ed al Presidente Stefàno ad attivare un tavolo di confronto con le varie associazioni che su Roma studiano il TPL, al fine di arrivare a soluzioni condivise ed a lungo respiro che possano rimettere il tram al centro della mobilità cittadina, rendendoci disponibili ad un incontro per presentare i nostri progetti. Di promesse e di linee tracciate sulla carta ne abbiamo sentite fin troppe in tutti questi anni: mentre altre città, vedi Firenze e Palermo, continuano ad investire sul tram, Roma, la capitale d’Italia, resta ferma ad una impostazione di rete vecchia di oltre 30 anni. E tutto ciò, se davvero si  vuole combattere l’inquinamento e garantire una mobilità ecosostenibile, non è assolutamente ammissibile

Share Button

Comunicato Stampa – Trasporti, CeSMoT: dopo deragliamento su Roma Nord necessaria sostituzione dirigenti del Metroferro ATAC

111_rignanoLo svio odierno, per fortuna senza conseguenze, di un convoglio sulla ferrovia Roma – Civita Castellana – Viterbo, è solo l’ultimo di una lunga serie di eventi che da alcuni anni a questa parte stanno funestando il settore metroferro di ATAC, costringendo i pendolari ad una autentica via crucis. Partendo proprio dalla Roma Nord, dove la cronica mancanza di treni costringe ad effettuare alcune corse con autobus distolti dal servizio urbano di Roma e dove il nuovo orario sembra studiato appositamente per scoraggiare l’utilizzo del treno, passando per la Roma Lido dove i continui guasti ai convogli, gran parte di essi con oltre 30 anni di servizio, provocano soppressioni “random di corse” fino ad arrivare alla ferrovia Roma – Giardinetti, da oltre due anni pretestuosamente limitata a Centocelle e dove, in barba a qualsiasi logica, sono in corso lavori di ammodernamento presso Centocelle senza che via sia alcun progetto da parte di ATAC su quale debba essere il futuro di una linea strategica per la mobilità del Casilino. Anche sulle metropolitane la situazione non è affatto rosea, come sulla Metro C, vanto ed orgoglio di ATAC sulla quale oltre a dover già sostituire gli assi dei convogli e tratti di armamento le frequenze,  causa mancanza di treni, sono arrivate a 12 minuti, quasi quanto una ferrovia suburbana.  Se a tutto questo aggiungiamo la non rosea situazione sulla rete di superficie, appare evidente che le scelte e le decisioni prese dai responsabili in questi mesi abbiano solo provocato danni, causando un decadimento del servizio. In una città come Roma, soffocata dall’inquinamento e con una domanda di mobilità in continua crescita, è intollerabile proseguire navigando a vista , nel classico “tirare a campare” . Proprio per questi motivi, per il bene dei cittadini, è bene che venga attuata una drastica “pulizia” in ambito ATAC, rimuovendo quanto prima tutti i dirigenti (ir)responsabili di tale scempio verso il TPL. In atetsa dei risultati della commissione d’inchiesta sull’incidente odierno,  chiediamo ed auspichiamo dal Campidoglio e dalla Regione Lazio, quest’ultima finora colpevolmente distratta,  un segnale forte , al fine di non vanificare i piccoli passi finora attuati per riavvicinare i cittadini romani al TPL. Una capitale europea merita un TPL di qualità, adeguato al ruolo che riveste.

Omar Cugini

Presidente CeSMoT – Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti

Share Button

Comunicato Stampa – Ferrovia Termini Giardinetti,CeSMoT: perplessi su scelte ATAC,urgente definire futuro linea

056-421-063_centocellePrendiamo atto che ATAC abbia deciso di effettuare a partire da oggi alcuni lavori di “ammodernamento” nella stazione di Centocelle della ferrovia Termini – Giardinetti,sebbene riteniamo assurda ed incomprensibile scelta di effettuarli in un periodo come questo,di normale utilizzo invece che nei mesi estivi, provocando seri disagi e disservizi per utenti e pendolari. La cosa tuttavia non ci sorprende affatto visto l’assoluto e totale disinteresse dell’azienda verso le esigenza di mobilità del quadrante Casilina, privato già da due anni del collegamento con Giardinetti a causa della assurda e pretestuosa limitazione della linea a Centocelle attuata unilateralmente da Atac con il complice silenzio della Regione Lazio. Il tutto nel patetico e risibile tentativo di aumentare utilizzo della metro C nonchè di aumentare i km percorsi dai mezzi di superficie grazie alle linee 105 e 106 che corrono parallele a ferrovia e metropolitana. In questo sconfortante quadro,con la ex Fiuggi che continua a sopravvivere senza che Atac abbia ancora dichiarato cosa intende farne,suonano speranzose e soddisfacenti le parole dell’Assessore Meleo che,oltre ad aver dichiarato l’interesse capitolino verso in rilancio della linea,ha anche dichiarato la volontà di studiare il prolungamento verso Tor Vergata,come anche noi sosteniamo da tempo. Proprio in virtù di ciò auspichiamo di poter incontrare quanto prima sia l’Assessore Meleo,sia il Presidente della Commissione Mobilità Stéfano,anche lui dimostratosi attivamente interessato alle sorti di questa strategica infrastruttura,al fine di poter illustrare nel dettaglio le nostre proposte ed iniziare un proficuo e futuro dialogo sul Purtroppo disastrato TPL romano. Nel frattempo chiediamo all’Amministrazione Capitolina una attenta vigilanza sui lavori sia per il rispetto dei tempi di riapertura sia nel verificare che ATAC non approfitti della situazione per rendere modificare il Piazzale di Centocelle rendendo impossibile il ripristino del collegamento con Giardinetti.

Omar Cugini
Presidente CeSMoT – Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti

Share Button