Giunti ormai quasi alla vigilia dell’importante voto che tornerà a dare un sindaco alla città di Roma, abbiamo esaminato i programmi in tema di trasporti dei principali candidati, quelli che, anche dai sondaggi, saranno i protagonisti della volata finale. Come a scuola, ci apprestiamo a dare dato i voti a quanto letto, con qualche breve consiglio. Questa la nostra personale pagella, con i promossi ed i bocciati
Giachetti: voto 7,5. Un programma indubbiamente ambizioso, che se venisse realizzato porterebbe finalmente Roma a livelli di una moderna metropoli europea. Bene il sentir parlare di tram, anche se restiamo scettici di quanta utilità possa avere il c.d. “Tram della Musica” da Piazza Ungheria a Viale Angelico, specie perchè accanto all’auditorium passa già il tram 2. Bene il tram su Viale Marconi, specie se arriverà a servire il polo universitario. Ottimo che si voglia finalmente prolungare la Metro B fino a Casal Monastero anche se sarebbe necessario iniziare a pensare ad un suo prolungamento verso Settecamini e Casal Bianco. Non gli assegniamo 8 come voto sia perchè siamo poco convinti dell’effettiva utilità dei bus ad idrogeno, finora ancora troppo sperimentali, sia perchè nel suo programma Giachetti si dimentica di parlare del filobus: avremmo preferito un suo impegno nel rispolverare i progetti di riportare il filobus in centro con la trasformazione almeno del 60 Express ed un impegno nel completare in tempi rapidi la filovia sulla Laurentina.
Marchini: voto 7-. Un programma molto incentrato sul tram per il candidato del centro destra, che però si perde nel vago quando propone un non meglio identificato tram da Piazza Venezia a Largo Preneste, di cui sfugge l’utilità. Marchini inoltre è fin troppo fumoso quando parla di interconnessioni pedonali tra le stazioni della metropolitana e quelle ferroviarie. Ci permettiamo umilmente di fargli presente che il collegamento tra Porta San Paolo e Roma Ostiense esiste già dal 1990, così come Valle AUrelia Metro / FS e che non avrebbe molto senso realizzare una nuova stazione ferroviaria all’altezza di Porta Furba (al massimo si potrebbe sfruttare Roma Casilina) . Guadagna però la seconda posizione inserendo nel programma il completamento della filovia sulla Laurentina e l’ammodernamento delle 3 ferrovie regionali.
Meloni: voto 6,5 . Molta carne al fuoco per Giorgia Meloni che però ha il grosso limite di presentare un programma troppo generico in tema di TPL. Bene l’impegno sulla Metro C e sul prolungamento delle metropolitane esistenti, ma quali siano i suoi progetti di rilancio della rete tramviaria restano un grande mistero, così come resta un mistero cosa intenda la Meloni quando parla di “sviluppo delle modalità alternative che garantiscono una capacità di carico molto più ampia della gomma” . Sulla volontà di incrementare le “navette elettriche” , vista l’attuale fallimentare esperienza di ATAC con i minibus a batteria Tecnobus Gulliver, le cui unità rimaste atte al servizio si contano sulle dita di una mano, ci permettiamo di consigliare un ripensamento. Grave la mancanza di progetti sul versante delle ferrovie.
Fassina: voto 6- . Troppo generico e fumoso il programma dell’altro candidato di sinistra, che parte bene quando parla di potenziamenti delle linee tramviarie, come portare il tram 8 a Termini, ma poi si perde su una inutile linea Saxa Rubra – Laurentina. Troppo vago sulle metropolitane: non si comprende il percorso dell’eventuale prolungamento della Metro C verso Magliana, mentre quando parla di prolungare la Metro A verso il raccordo dimentica che Anagnina è vicinissima al GRA. Se avesse inserito nel programma un prolungamento da Anagnina verso Morena avrebbe guadagnato punti nella ns “personale classifica” e sopratutto si sarebbe veramente dimostrato attento alle periferie.
Raggi: voto 3- . Da un “Movimento” che ha la pretesa di essere “il nuovo che avanza” , tutto web e social network, ci saremmo aspettati maggiore attenzione in tema di TPL, ed invece il programma della candidata “grillina” è assolutamente inconsistente. Forse abbagliata dai sondaggi che la danno vincente, dimenticando l’antico proverbio ” chi entra papa in conclave ne esce cardinale” non dice assolutamente nulla in tema di trasporti, limitandosi a parlare di ciclabilità e di realizzare un piano pluriennale delle infrastruttura di TPL. Cosa intenda fare per tram, filobus, metropolitane e ferrovie regionali ci piacerebbe molto saperlo.