La notizia del bando di gara con cui ATAC ha deciso di alienare una gran quantità di materiale ferroviario fuori servizio (http://www.atac.roma.it/page.asp?p=54 e http://www.atac.roma.it/files/gar.asp?r=1253 ) tra cui tutto il materiale storico delle ferrovie Roma Lido e Roma Viterbo ci lascia stupefatti. Nella capitale si rischia di perdere un’opportunità importante per valorizzare il patrimonio storico della mobilità urbana e regionale. Con dispiacere non possiamo non notare come nella Capitale d’Italia venga trascurato e non valorizzato con finalità anche turistiche un patrimonio non solo storico ma anche tecnologico, mentre in altre città d’Italia le aziende di trasporto conservano il materiale storico (treni, tram, autobus) sia in servizio sia in collocazioni museali, facendone, a ragione, motivo di vanto ed orgoglio. Se si eccettua la struttura del Polo Museale di Porta San Paolo, che purtroppo ha orari di visita scomodi da renderla , se si eccettua il magistrale lavoro di recupero dello storico tram ad 8 finestrini numero “907” compiuto da un’associazione privata, il quadro a Roma è di una sconfortante desolazione. Dei tram storici girano con assiduità solamente le vetture ristorante, la virtuosa iniziativa del treno storico lungo i binari della Roma – Civita Castellana Viterbo è stata rapidamente gettata alle ortiche, non è stato preservato alcun esemplare di autobus storico preferendo anzi fare cassa vendendo le vetture come ferrovecchio, ed addirittura i tram ex STEFER sono dovuti andare a Torino per tornare a circolare dopo anni di abbandono a Roma senza alcun progetto di recupero. Senza dimenticare l’assenza di qualsiasi iniziativa culturale che possa avvicinare i cittadini romani al complesso mondo del TPL, come ad esempio giornate a porte aperte nei depositi. Come CeSMoT chiediamo a gran voce al Sindaco Marino, all’Assessore Importa ed al Ministero dei Beni Culturali di fermare immediatamente e con la massima urgenza la vendita del materiale storico, sottolineando come il materiale che si vuole rottamare ha oltre 40 anni e dovrebbe essere tutelato come archeologia industriale. Riteniamo altresì troppo vaghe le indicazioni espresse da ATAC nel bando di gara circa la facoltà di revocare la vendita del lotto di materiale storico. Chiediamo inoltre ad ATAC l’apertura urgente di un tavolo con tutte le realtà dell’associazionismo romano al fine di intraprendere un percorso di recupero e salvaguardia del patrimonio storico del TPL romano che possa portare anche alla creazione di un museo del TPL romano. Se tutto ciò non sarà possibile non resta che sperare che qualche privato, o azienda di trasporto, sappia presentare un progetto di salvaguardia, anche portando i mezzi lontano da Roma, ed eventualmente renderli nuovamente funzionali come avvenuto in questi anni a Torino.
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CeSMoT – Bene isola pedonale su Lungomare di Ostia, ma iniziativa poco utile senza potenziamento mezzi pubblici
La decisione del X Municipio di pedonalizzare, nei giorni festivi, il Lungomare di Ostia è indubbiamente una lodevole iniziativa. Tuttavia, dobbiamo rilevare come, senza una vera e propria politica di incentivo all’utilizzo del TPL, tale iniziativa perde molte della sue potenzialità. Infatti, nella giornata di ieri, abbiamo si visto tantissime persone a spasso per l’isola Pedonale del Lungomare, ma abbiamo anche potuto verificare il caos del traffico per le strade di Ostia, invase da fiumi di automobilisti, all’affannosa ricerca di un parcheggio. Del resto sia le frequenze festive della Roma – Lido, sia quelle delle linee di ostia, non invogliano l’utenza occasionale all’utilizzo del TPL per raggiungere Ostia.
Per il futuro auspichiamo, oltre ad un opportuno potenziamento della Roma – Lido, con frequenze almeno di 15 minuti, l’istituzione di un area di parcheggio nella zona di P.le Amerigo Vespucci con un bus navetta che colleghi l’area di sosta con la zona del Lungomare adibita ad Isola pedonale. In questo modo, le automobili provenienti da Roma resterebbero lontane dal centro con indubbi benefici sulla circolazione stradale di Ostia. In alternativa, suggeriamo di anticipare l’entrata in servizio della linea mare 062, opportunamente deviata per evitare la zona di Lungomare chiusa al traffico.
Solo così sarà possibile incentivare i romani a lasciare la propria macchina, favorendo il sorgere di comportamenti virtuosi, ovvero l’utilizzo del TPL per i propri spostamenti , con indubbi benefici in termini di contenimento dell’inquinamento ambientale
CeSMoT: soddisfatti per modifiche attuate alla linea 435
Esprimiamo piena soddisfazione per le modifiche che Comune di Roma, in sinergia con Roma Servizi Mobilità ed ATAC hanno attuato alla linea 435 (http://www.muoversiaroma.it/muoversiaroma/articolo.aspx?id=6418) recependo in parte ed in tempi relativamente brevi, quanto da noi suggerito lo scorso luglio (http://www.cesmot.it/?p=460) . In particolare, il prolungamento dell’orario di servizio fino alle ore 24 e l’estensione del servizio anche nei giorni festivi porterà indubbi benefici agli abitanti del quartiere ed ai lavoratori di Almaviva Contact. Permangono le criticità delle corse deviate per Via Lea Padovani, della suddetta linea, attualmente effettuate solo in alcuni orari nei giorni feriali, criticità che auspichiamo a breve possano essere risolte dagli enti competenti, al fine di potenziare il servizio.
Disagi Roma Lido : CeSMoT, subito un tavolo tecnico per risolvere criticità linea.
Nonostante la situazione critica del servizio sulla ferrovia Roma – Lido, dove la carenza di mezzi e personale da tempo sta generando soppressioni di corse e disservizi, non possiamo fare a meno di notare la mancanza di interventi sia da parte della Regione, proprietaria della linea, sia da parte del Comune, che tramite ATAC gestisce il servizio su di essa. Eppure la situazione della ferrovia dovrebbe essere ben nota da tempo ai vari soggetti istituzionali, e non è una novità, visto che ciclicamente vengono annunciati interventi di potenziamento, puntualmente disattesi. Si “tira a campare” cercando di sopperire alla mancanza di personale con il ricorso in massa al lavoro straordinario (che, come dice la parola, non dovrebbe essere la regola ma l’eccezione). In questo letargo colpevole della politica, che coinvolge anche le opposizioni, la ferrovia Roma – Lido è giunta ormai al collasso. Cosa accadrà quando ci sarà la prossima ondata di pensionamenti per i macchinisti? Chiediamo dunque a Regione e Comune, finora troppo “assenti” e “distratte” l’apertura, in tempi brevissimi, di un tavolo tecnico, a cui siedano anche le associazioni di settore, per fornire rapide risposte ai problemi della linea. Nel breve periodo, come temporaneo e parziale rimedio ai disservizi, chiediamo che venga rimodulato l’orario attuale, chiudendo in anticipo il servizio ferroviario alle ore 22 / 22.30 (tranne che al sabato) ed effettuando le corse soppresse mediante autobus sostitutivi da/per Eur Magliana. Chiediamo inoltre, appoggiando un’analoga richiesta del personale in servizio, una rimodulazione dei turni al fine di garantire le attuali frequenze di 10/15 minuti nelle ore di punta e di 30 minuti nelle ore di morbida
Blocco Metro B, CeSMoT: oggi violato diritto alla mobilità dei cittadini romani
Le proteste attualmente in corso del c.d. “movimento dei forconi” oggi hanno fatto un “salto di qualità” con i manifestanti che hanno occupato i binari della Metro B, con conseguente blocco della circolazione tra Castro Pretorio e Magliana. Non entriamo nelle ragioni della protesta, ma osserviamo che, ancora una volta, dei manifestanti facinorosi, con arroganza, violano il diritto alla mobilità dei cittadini, costretti, loro malgrado, a subire disagi. Condanniamo con forza il gesto odierno, ma non possiamo fare a meno di chiederci come abbiano fatto i manifestanti ad entrare indisturbati nelle stazioni. Dobbiamo forse credere che erano tutti abbonati Metrebus o che avevano acquistato il biglietto?
Suggerimenti su linea 435: risposta del II Municipio
Alcuni giorni fa abbiamo inviato al Comune di Roma ed al Municipio Roma II delle proposte di miglioramento della Linea 435 nella zona di Casal Boccone, linea che attualmente presenta numerose criticità, sia come percorso che come frequenze. Oggi abbiamo ricevuto la cortese e gradita risposta del Municipio Roma II:
Gentile Associazione,
vi ringraziamo per i suggerimenti che ci avete inviato e che abbiamo prontamente girato all’Agenzia per la Mobilità del Comune di Roma pregandoli di prendere in considerazione quanto da voi osservato, segnalato e suggerito.
Cordiali saluti
Municipio II
Segreteria Assessorato ai Lavori Pubblici.Urbanistica, Mobilità, Politiche giovanili, Politiche dell’immigrazione, Partecipazione.
Rossana Zianna
Protesta Autisti ATAC: CeSMoT, comune si impegni a risolvere criticità
In questi giorni stiamo assistendo alla protesta degli autisti ATAC che, contestando l’utilizzo sistematico dello straordinario per garantire il servizio, dal momento che l’organico è ridotto rispetto alle reali esigenze dell’azienda, rifiutano di effettuare gli straordinari, generando ritardi e disservizi sulle linee del TPL romano. Comprendiamo le ragioni della protesta degli autisti ed invitiamo i soggetti competenti, in primis il Comune di Roma finora troppo impegnato in opere non urgenti come la pedonalizzazione di Via dei Fori Imperiali, a risolvere al più presto la situazione di criticità che si è venuta a trovare reperendo le risorse necessarie per coprire i posti vacanti. In tal modo dovrebbero ridursi i notevoli disagi all’utenza, che già quotidianamente è costretta a convivere con i disservizi dovuti ad un rete di TPL non più adeguata alle reali esigenze di mobilità di una capitale europea
CeSMoT: Condanniamo Occupazioni FrecciaClub
COMUNICATO STAMPA :
Condanniamo con forza quanto accaduto nella giornata di ieri, quando pochi facinorosi dimostranti, con pretestuose motivazioni, hanno deciso di occupare i FrecciaClub di Roma, Torino e Bologna causando forti disagi ai viaggiatori. La loro richiesta di ottenere treni a prezzi “politici” per partecipare alla manifestazione di sabato è una decisione commerciale che spetta solo ed esclusivamente a Trenitalia, e che, a nostro giudizio, non può e non deve essere estorta con manifestazioni come quella accaduta che hanno come unico scopo quello di “creare confusione e disagi” . Pur essendo lieti del fatto che i manifestanti vogliano arrivare a Roma con un mezzo ecologico come il treno, invece che con autobus o macchine, non possiamo non notare la palese contraddizione di chi da un lato si professa “No-TAV” e dall’altro vorrebbe utilizzare proprio il Treno Alta Velocità a cui tanto si oppone, per di più ad un prezzo inferiore a quello praticato ai comuni viaggiatori. Desideriamo infine esprimere tutta la nostra solidarietà ai viaggiatori colpiti dai disagi ed al personale Trenitalia coinvolto, auspicando, per il futuro, maggiore controllo da parte delle strutture preposte affinché si eviti i ripetersi di simili eventi.
Rimettiamo il tram al centro della mobilità romana
Per troppo tempo, a Roma, abbiamo assistito ad una autentica “guerra santa” nei confronti del tram, Avevamo una delle reti più estese d’Italia e la si è distrutta passo dopo passo. Dopo anni di oblio, è giunto il tempo che Roma recuperi il gap che ha rispetto ad altre capitali europee nel tpl. Per far ciò occorre, in primis, tornare ad investire sul tram, mezzo di trasporto veloce, comodo ed ecologico. I progetti di espansione della rete non mancano, sono anni che assistiamo a roboanti promesse di nuove linee, tutti progetti serissimi ed utili, ma che purtroppo restano sulla carta, come il recente Rapporto ferrotramviario 2.0 redatto da Roma Servizi Mobilità. Occorre perciò tornare ad investire sul tram, liberi da ogni pregiudizio, liberi dai condizionamenti di chi contesta il presunto “inestetismo” della linea aerea di alimentazione, liberi dai pregiudizi di chi dice che meglio una metropolitana di un tram, salvo poi opporsi a prescindere a tutto. Roma ha bisogno di infrastrutture, Roma ha bisogno di un rilancio del TPL. Il tram, in ogni caso non è alternativo alla metropolitana, ma ad essa complementare, nell’ottica di realizzazione di una rete veramente integrata. Con la realizzazione del recente capolinea di Piazza Venezia si è persa l’ennesima occasione di portare la Linea 8 a Termini, per non parlare della Linea 3 che, dopo anni di sospensione è ancora limitata a Piazzale Ostiense e non ci sono ancora previsioni per il suo ritorno al capolinea originario di Stazione Trastevere. Facciamo ripartire i cantieri, facciamo tornare i tram sulle nostre strade.