Metro C, CeSMoT: lieti per apertura stazione San Giovanni ma tracciato oltre Piazza Venezia va rivisto

Roma_treno_RA394_metro_B_PiramideL’annuncio dell’apertura il prossimo 12 maggio della tratta Lodi – San Giovanni della Metro C, dopo una lunga serie di date annunciate e non rispettate, permetterà finalmente interscambio con la Metro A ,dando un senso alla Metro C, una delle opere più costose mai viste a Roma. Pur essendo ovviamente soddisfatti dell’apertura, merito in ogni caso del lavoro delle precedenti amministrazioni che hanno fortemente voluto la metro C, restiamo fortemente perplessi sia sulle frequenze annunciate di passaggio dei treni (12/15 minuti sono eccessivi) , sia sull’impatto che potrà avere sulla Linea A della metropolitana che già viaggia prossima alla saturazione, anche in virtù della totale assenza di un piano certo di revisione della rete di superficie, di cui si sa solo di una presunta linea bus 77 da San Giovanni verso Ostiense che dovrebbe percorrere la trafficatissima Via Cilicia , con inevitabili aumenti di percorrenza. Apprendiamo inoltre che l’amministrazione, dopo averla osteggiata quando era all’opposizione, ha improvvisamente cambiato idea sul prolungamento della metro C oltre Colosseo, arrivando ad annunciare che i lavori andranno avanti ricalcando il percorso già previsto dal progetto originario, ovvero il passaggio sotto Corso Vittorio per arrivare verso Ottaviano. Peccato che, nonostante i soliti sterili proclami del presidente della commissione mobilità, gli studi già effettuati hanno dimostrato l’impossibilità di realizzare una stazione in zona Torre Argentina ed anche che  realizzare una stazione nei pressi di Piazza della Chiesa Nuova potrebbe essere complicato. Il rischio di avere una metropolitana che passi per il centro senza effettuare fermate è un qualcosa da non sottovalutare. Per questi motivi, come CeSMoT, continuiamo a ritenere che occorra certamente  arrivare a Piazza Venezia ma che il tracciato vada completamente rivisto, sostituendo la tratta sotto Corso Vittorio con una linea tramviaria, molto più economica e capillare ,mentre la Metro C potrebbe deviare verso Trastevere/Marconi, laddove era prevista il tracciato della Metro D, creando un valido collegamento anche a servizio dell’Università di Roma 3. La prevista tratta della Metro C fino a Farnesina, con ipotesi di prolungamento verso l’Ospedale S.Andrea, potrebbe tranquillamente diventare una linea autonoma da Ottaviano, anche in considerazione del fatto che la MEtro C non tocca nessuna delle due principali stazioni ferroviarie romane, che sono i principali nodi di scambio. Per questo motivo,anche con una linea Pantano – Farnesina, è ipotizzabile che utenza scenda ad Ottaviano, motivo per cui, tanto varrebbe creare o una metropolitana a se stante o un collegamento tramviario.

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Comunicato Stampa – CeSMoT: bene licenziare le “mele marce” in ATAC ma occorre fare tabula rasa del passato e costruire una nuova azienda 2.0

 Con il recente licenziamento dei 3 dirigenti ATAC il Campidoglio, più che licenziare delle presunte “mele marce” ,  probabilmente ha semplicemente individuato dei capri espiatori su cui scaricare le colpe dello spaventoso dissesto dell’azienda di via Prenestina, in parte ereditato  dalle precedenti gestioni ma in misura maggiore dovuto all’attuale corso politico incapace di risanare, nonostante le roboanti promesse, il “gigante malato” . Il Centro Studi ha forti dubbi che questa manovra possa effettivamente avere un significato nella direzione del risanamento dell’ATAC, e si chiede se non fosse stata un’azione migliore, ad esempio, quella di chiarire se il cumulo delle cariche di presidente, amministratore delegato e direttore generale nelle mani della stessa persona sia effettivamente diretto a migliorare la gestione dei conti dell’azienda oppure non sia altro che una manovra predisposta per mantenere il controllo dell’ATAC nelle mani delle lobby di sempre. Continuiamo inoltre ad essere perplessi sul voler insistere nella strada del concordato preventivo, anche alla luce dei rilievi fatti dal tribunale.  Probabilmente sarebbe stato molto meglio proseguire al commissariamento dell’azienda, nominando una figura esterna che, al riparo delle pressioni politiche, avrebbe sicuramente proceduto ad un serio piano di risanamento. Con la scadenza del 31 maggio sempre più vicina, con un’azienda tormentata da disservizi quotidiani con ritardi e soppressioni di corse e con la spada di damocle di un referendum con il quale i romani saranno chiamati a decidere se si debbano effettuare sin da subito le gare per l’affidamento del servizio di TPL, il rischio che siano gli utenti a rimetterci in questo gioco al massacro è, purtroppo, un rischio elevato e concreto. Occorre fare tabula rasa del passato e costruire, non solo a parole, una nuova azienda 2.0.

CeSMoT – Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti

 

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Comunicato Stampa – CeSMoT: bene sperimentazione priorità semaforica per tram,ma occorre investire seriamente sulla cura del ferro

9220_8argentinaApprendiamo che da oggi a Roma è partita,anzi è ripartita,la sperimentazione della priorità semaforica sulla linee di tram 3 ed 8. Finalmente anche la città di Roma entra “nel futuro”e si adegua a standard già in uso da lungo in altre città che permettono di regolarizzare la marcia dei mezzi pubblici. Tale sistema, oltretutto,non è neanche una novità a Roma in quanto negli anni ’90 venne installato sull’allora linea 225 (attuale 2) salvo poi venire misteriosamente abbandonato. Come CeSMoT ,oltre ad auspicare estensione di tale sistema anche alle altre linee, riteniamo che a Roma manchi ancora la volontà di investire seriamente sulla cura del ferro,unico vero rimedio al Mal di Traffico. Finora abbiamo ascoltato tanti proclami,tante parole al vento, ma di concreto non solo non si vedono interventi (anzi,neanche si è provveduto a riaprire la pretestuosamente chiusa ferrovia Centocelle – Giardinetti) ma nemmeno si è pianificato un rinnovo della flotta tramviaria,formata anche da mezzi con oltre 60 anni di servizio. Auspichiamo,per il futuro,che la cura del ferro non resti confinata alle buone intenzioni ma diventi un qualcosa di concreto è reale,per una città più vivibile.

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Comunicato Stampa “CeSMoT, assurdo blocco TAR a riapertura ferrovia per Vigna Clara”

 vignaclaraLa recente sentenza del TAR Che blocca la riattivazione della tratta ferroviaria per Vigna Clara ci lascia,come CeSMoT,molto sorpresi e perplessi. In sostanza sembra che tar riconosca che l’interesse personale di pochi conta più del diritto alla mobilità di molti. Riteniamo che il tar viola la costituzione ed è responsabile, insieme ai ricorrenti, di un ingente danno erariale. Senza dimenticare che si crea un pericoloso precedente: d’ora in poi chiunque si riterrà “disturbato” da una ferrovia potrà ricorrere al TAR e chiedere che venga sospeso il traffico. Se cosi fosse i romani meriterebbero di soffocare nello smog e trascorrere la loro vita fermi nel traffico. Siamo arrivati al punto che contano più i diritti di chi costruisce case ed attività commerciali semza rispettare le norme (la ferrovia esiste dagli anni 30, gli edifici dal 60/70),senza dimenticare che nel 1990 nessuno ebbe da ridire. Sono anche impensabili altri lavori sulla galleria, che è stata appositamente rafforzata e ristrutturata nel rispetto delle normative vigenti. Come CeSMoT ribadiamo che trasporto collettivo è il vero motore economico e sociale della città, l’egoismo uccide il trasporto collettivo e conseguentemente con questa sentenza tar e cittadini di Roma Nord sono complici e carnefici della morte di Roma. Auspichiamo che RFI e Comune di Roma ricorrano al Consiglio di Stato contro questa sentenza scandalosa e che un secondo grado di giudizio possa dare via libera ad un’opera strategica per la mobilità cittadina

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Comunicato Stampa, CeSMoT: tram piazza Vittorio – Fori Imperiali opera inutile per Mobilità cittadina

9207_8trastevereLa prevista linea di tram da Piazza Vittorio a Largo Corrado Ricci,annunciata oggi dall’amministrazione capitolina ci lascia fortemente perplessi. Come CeSMoT riteniamo che una linea tram che non arriva in un nodo di scambio non abbia assolutamente senso.Come fa a caricare? A chi potrà mai servire?Invece di cantierizzare opere strategiche come la linea Termini – Vaticano – Cornelia o il passante Cinecittà – Laurentina l’impalpabile giunta capitolina si concentra su vaghe promesse dal sapore elettorale che se mai verranno realizzate porteranno solo ad uno spreco di soldi. Come CeSMoT da sempre siamo a favore di un trasporto ecosostenibile,come lo è il tram,a condizione che si creino le condizioni per rendere infrastruttura strategica per la mobilità.

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Comunicato Stampa:Roma perde il bus

3619_710veneziaRoma perde il bus. Con il rinvio al 2021 delle gare per la gestione del Tpl romano, si perde l’occasione di rilanciare un comparto da tempo in grande difficoltà e di offrire a breve termine a cittadini e turisti della capitale un servizio adeguato alle esigenze di mobilità.
Per ripartire veramente serve rompere con il passato ed avere coraggio di programmare il futuro.

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Comunicato Stampa, CeSMoT:perplessi su potenziamento natalizio rete ATAC

3619_710veneziaVorremmo anche noi condividere l’ottimismo odierno con cui atac annuncia di poter garantire un potenziamento del servizio di superficie in occasione delle festività natalizie,con anche attivazione di navette shopping,ma purtroppo la realtà è ben diversa,con lunghe attese quotidiane alle fermate,una mancata produzione che ad ottobre ha toccato un valore di –1104270vetture/km ed un parco.mezzi obsoleto. Teniamo che il management scelto dagli uomini della Casaleggio Associati non si sia minimamente reso conto della realtà e che stia solo propagandando duomo,o,peggio,che il previsto piano danneggerà gli utenti Delle perfierie che si vedranno tolte vetture per impiegarle in centro. In attesa di conoscere questo fantomatico piano,come CeSMoT ci permettono umilmente di ricordare che in anni passati già a partire dall’8 dicembre iniziava il potenziamento natalizio,ma erano anni in cui la città era amministrata da persone competenti,non da un gruppo di dilettanti allo sbaraglio comandati da un ex comico.

CeSMoT Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti

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Buon Compleanno Stanga,da 70 anni compagna di viaggio dei romani

7001_3santacroceA Roma, 22 novembre del 1947, ovvero proprio 70 anni fa usciva per la prima volta in servizio, sui binari della rete tramviaria di Roma, la vettura 7003, capostipite della flotta del Tram Articolato Stanga.
Tali tram, che costruiti presso le Officine Meccaniche Stagna di Padova, con equipaggiamento elettrico TIBB, proseguivano le scelte progettuali iniziate negli anni ’30 con i tram articolati ideati dall’ing. Urbinati che sfruttavano una particolare articolazione a “giostra” posizionata sul carrello Jackobs intermedio.
Mezzi di grande capacità, furono utilizzate sin da subito sulle linee più trafficate, tra cui l’iconica “Circolare Rossa”.
Nei decenni, tali mezzi sono diventati il sinonimo dei tram della città eterna, percorrendone praticamente tutta la rete.
Ai 50 tram, forniti ad Atac tra il 1947 ed il 1950, di cui l’ultimo con la matricola 7001 in sostituzione del prototipo ATAG anteguerra, andato distrutto nel bombardamento del luglio 1943, si aggiunsero 8 tram simili forniti alla STEFER per il servizio sulle trafficate tratte urbane della gloriosa tranvia dei Castelli.
All chiusura delle linee urbane Stefer anche gli 8 tram bianchi blu furono trasferiti sulla rete sociale Atac.
Tali mezzi, passati anche per importanti ammodernamenti, continuano ancora oggi a garantire la mobilità di migliaia di cittadini al giorno, rappresentando, anche dopo 70 anni una certezza ed un’affidabilità ineguagliata, complici anche i successivi acquisti di materiale rotabili non esenti da difficoltà.

L’augurio che le Stagna, così come succede con le più anziane motrici “28” di Milano, continuino il loro servizio, portando avanti l’immagine, seppur nostalgica, dell’Italia della ricostruzione e del boom economico.

Questo, senza dimenticare la necessità per la città di dotarsi di nuovi materiali, con procedure di acquisto che consentano di far arrivare a Roma nuovi mezzi in grado di eguagliare, finalmente, le caratteristiche di questi mezzi storici completi di tutti i confort richiesti dall’utenza.

Buon compleanno Stanga!

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Comunicato Stampa, CeSMoT – Stazione Vigna Clara: importante decisione del TAR, ora si proceda con rapida apertura

vignaclaraLa notizia che il TAR , nella seduta di ieri ha ritenuto non necessaria la presentazione di una Valutazione d’Impatto Ambientale e abbia riconosciuto che la linea per Vigna Clara è stata realizzata “a regola d’arte” (cfr https://www.vignaclarablog.it/2017110173503/stazione-vigna-clara-semaforo-verde-via-la-via-non-serve/ ) ci lascia profondamente soddisfatti: con questa decisione vengono a cadere le pretestuose scuse accampate da pochi cittadini che pur di bloccare un’opera fondamentale per la mobilità cittadina hanno fatto ricorso alle carte bollate. Evidentemente , per oscuri motivi, questi cittadini  preferivano che l’opera restasse in abbandono, nonostante tutti i soldi pubblici spesi. Il nostro auspicio è che nell’udienza del prossimo dicembre il TAR rigetti definitivamente il ricorso dando così via libera ad una rapida riapertura della ferrovia, primo importante passo verso il completamento di un anello ferroviario da troppi anni atteso dai cittadini romani. Concordiamo infine con il Comitato “Un anello per Roma”   nel ritenere anche urgente una risistemazione delle aree superficiali esterne alla stazione, in particolare occorre procedere, trovando una opportuna soluzione che non danneggi operatori ed utilizzatori,  allo spostamento del mercato rionale di Piazza Diodati, la cui presenza limiterebbe, e non di poco, la fruibilità del parcheggio e l’accessibilità della stazione

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Comunicato stampa, CeSMoT,:aumentano ricavi Atac ma peggiora il servizio

mb_maglMentre Atac annuncia con toni trionfalistici, degni di un cinegiornale dell’Istituto Luce aumento dei ricavi dalla vendita dei biglietti, i cittadini romani fanno i conti con un servizio ogni giorno sempre più scadente,con linee di autobus sospese o soppresse (vedi il 117), ritardi abissali sulle linee di metropolitana dovuti genericamente a “carenza di treni” e risibili attivazioni di nuove linee spacciate come grandi opere. Sarebbe,a ns giudizio opportuno,che l’impalpabile assessore Meleo,invece di fare tour promozionali nei municipi a propagandare il nulla cosmico del PUMS (strumento volto solo a raccogliere proposte demenziali in tema di trasporto) decidesse insieme al sindaco di operare una seria riforma del TPL romano,rispettando anche i voleri dei cittadini romani che hanno firmato un referendum per chiedere che vengano fatte le gare per l’affidamento dei servizi di TPL. Insistere a voler affidare tutto ad un’azienda inefficiente e sull’orlo del fallimento come Atac, è un qualcosa di folle, demagogico e sconsiderato ed indegno di una capitale europea

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