Nel leggere l’intervista che il nuovo Direttore Generale di ATAC Francesco Micheli ha rilasciato recentemente al Corriere della Sera(http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/15_agosto_08/micheli-atac-bigliettaio-tariffe-trasporti-metropolitane-89a1bd08-3df4-11e5-9df9-e4a39ac26db0.shtml) siamo letteralmente sobbalzati dalla sedia, pensando ad uno scherzo di carnevale fuori stagione o ad un colpo di sole. L’affermazione, riguardante il contrasto all’evasione tariffaria che non si combatte, secondo Micheli, mettendo controllo in quanto “Non siamo ad Amsterdam: se lo immagina il 64 fermo perché l’autista deve fare i biglietti? E di controllori ne servirebbero 1.600” è una implicita resa incondizionata di un’azienda sempre più alla deriva nei confronti degli evasori ed umilia tutte quelle persone oneste che timbrano il biglietto o comprano ogni mese l’abbonamento ai mezzi pubblici. Vorremmo ricordare che in altri paesi civili, come ad esempio nella vicina Austria, ma anche nella citata Olanda è normalissimo che autisti o tranvieri svolgano funzioni di controlleria in salita sulla vettura o vendano biglietti, ed è anche normale vedere un maggiore numero di controllori, anche in borghese, sui mezzi pubblici. Appare chiaro che ad ATAC non interessi minimamente combattere l’evasione tariffaria, in quanto, a prescindere dalla quantità di biglietti e abbonamenti venduti, non cambia la somma che il Comune di Roma eroga all’azienda sulla base del contratto di servizio. Siamo convinti che se il Comune pagasse ATAC anche (o solo) sulla base della quantità di titoli di viaggio venduti vedremmo in giro battaglioni di bigliettai e controllori. L’evasione tariffaria non si combatte con la demagogia, tanto cara anche al neo assessore/senatore Esposito che passa il tempo ad insultare sui social network chi non la pensa come lui invece di occuparsi di trasporti, nè, come vorrebbe far credere il DG Micheli, con una “una campagna di educazione sui bus, con personale di assistenza alla clientela” : Iniziative simili sono solo ed esclusivamente di facciata e non risolvono il problema. L’evasione tariffaria si combatte solo ed esclusivamente con più controlli e sanzioni salate per i trasgressori: sia per chi evade il biglietto, tanto più per chi si rende colpevole di aggressioni al personale.
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Comunicato Stampa: CeSMoT, iniziativa sociale di ATAC non cancella vergogna per i disservizi quotidiani
Siamo ben lieti di apprendere dell’iniziativa di ATAC SpA, denominata “Metti una sera a cena” , organizzata presso il Polo Museale , insieme all’ Assessorato alle Politiche Sociali ed a quello della Mobilità, dedicata agli anziani Over 65, ma desideriamo ricordare che il seppur lodevole impegno dell’azienda capitolina nel sociale non cancella la pessima gestione del TPL ed i vergognosi disservizi subiti dai cittadini romani e non durante i mesi estivi. Le soppressioni di corse avvenute sulle metropolitane e sulle ferrovie regionali, i lavori infiniti sui binari del tram che hanno azzoppato la già asfittica rete, le vergognose attese “bibliche” alle fermate, il pessimo stato manutentivo dei mezzi e, da ultimo, la sconcertante ed arbitraria sospensione della tratta ferroviaria Centocelle – Giardinetti sono solo alcuni degli eventi per i quali i vertici ATAC dovrebbero presentare le loro scuse ai romani e dimettersi in blocco. Concordiamo con l’Assessore Esposito quando si complimenta con i dipendenti che volontariamente contribuiranno all’iniziativa, ma riteniamo che i complimenti vadano fatti solamente a chi, ogni giorno, seppur tra mille difficoltà, riesce a garantire un minimo di servizio, non a quei dirigenti, responsabili in prima persona dei disservizi, che approfitteranno dell’occasione “sociale” per ripulirsi la coscienza. Le iniziative a favore delle fasce più deboli, lodevoli e doverose, non devono mai far dimenticare che esiste un diritto alla mobilità per i cittadini, diritto quasi quotidianamente leso da un’azienda che, arrivati a questo punto, sarebbe opportuno si facesse da parte al fine di permettere una ricostruzione totale del TPL romano.
Trasporti, CeSMoT : da oggi a Roma termina “l’era del ferro” ed inizia “l’era della gomma”
Con la stolta e scellerata soppressione della tratta Centocelle – Giardinetti, avvenuta da parte di ATAC in data odierna, possiamo ben dire, alla luce anche delle cervellotiche ed astruse ultime modifiche della rete autobus, che a Roma sia definitivamente terminata “l’era del ferro” iniziata dalle passate amministrazioni. Da oggi ATAC, che già ha dato prova di scarsa capacità nel gestire il settore metroferro, come ad esempio sulla Roma – Lido dove l’orario ufficiale è solo un foglio di carta appeso nelle stazioni essendo totalmente differente dalla realtà dell’esercizio, punta decisamente a trasformare Roma in una città invasa dagli autobus, con conseguente peggioramenti dei tempi di viaggio. Se prendiamo, ad esempio una persona che parte da Torre Spaccata per andare a Termini, ora deve scendere in metro, arrivare a Parco di Centocelle, uscire dalla metro e prendere il 105, con tempi di attesa, senza traffico e sperando che non ci siano ritardi, di circa 120 minuti, a fronte dei 40 minuti che si impiegavano con la ferrovia. E gli esempi potrebbero essere molteplici, ma tutti portano a pensare ad una precisa strategia di ATAC, colpevole, oltretutto, di un vero e proprio colpo di mano, con la decisione di sopprimere la ferrovia in pieno agosto, con la città quasi deserta, al fine di limitare ogni possibile protesta e mettere gli utenti davanti al fatto compiuto. Nel continuare a chiedere a gran voce a tutti i soggetti preposti la revoca del provvedimento e la riattivazione della tratta Centocelle – Giardinetti, chiediamo, come CeSMoT, l’immediata rimozione del Direttore d’Esercizio del settore Metroferro di ATAC, che ha firmato ed avallato il provvedimento di chiusura nonchè la contestuale rimozione di tutti gli altri dirigenti ATAC e/o Roma Servizi per la Mobilità responsabili di tale scempio.
Comunicato Stampa – Roma, protesta autisti ATAC: CeSMoT, prevalga il buon senso tra le parti
Da alcuni giorni stiamo assistendo a ritardi e disservizi, specie sulle Ferrovia Roma – Lido e Roma – Civita Castellana – Viterbo dovuti ad improvvisa indisponibilità di personale e mezzi con conseguente cancellazione di corse. Tale situazione dovuta secondo ATAC a comportamenti correlati all´estensione anche al personale operativo della sperimentazione di sistemi automatici di rilevazione delle presenze, sta amplificando il disagio dei viaggiatori, costretti spesso ad estenuanti attese in giornate di caldo torrido, senza avere la certezza dell’arrivo del proprio treno.
Senza potere e volere entrare nel merito della delicata questione, riteniamo, come CeSMoT, che il muro contro muro sia un atteggiamento fortemente irresponsabile ed incosciente, che finisce alla fine solo a ledere il diritto alla mobilità dei cittadini, unico anello “debole” della catena. Auspichiamo per tanto un gesto di responsabilità, in primis da parte del personale, e l’inizio di un confronto civile tra le parti in causa al fine di trovare una rapida risoluzione al contenzioso in atto ed una rapida cessazione degli inammissibili disservizi.
Aggressioni ai Ferrovieri: CeSMoT, necessaria maggiore presenza Forze dell’Ordine
Dopo i recenti fatti di cronaca che hanno fatto registrare le ennesime gravi aggressioni verso il personale ferroviario, ci uniamo alle richieste odierne fatte anche dalle organizzazioni sindacali nel chiedere maggiore presenza delle Forze dell’Ordine nelle stazioni e a bordo dei treni. Se si arrivasse alla paventata soppressione di quei treni considerati a “rischio” sarebbe una dolorosa sconfitta per tutti, significherebbe abdicare davanti all’inciviltà di pochi incivili. E tutto questo non può e non deve accadere
Comunicato Stampa: CeSMoT, con arrivo nuovi treni Swing Toscana si dimostra ancora una volta regione virtuosa in tema di TPL
Mentre alcune regioni sopprimono o hanno soppresso il servizio ferroviario sulle linee “minori” (come il Piemonte o la Campania) ed altre proseguono nella loro sonnolenta apatia (vedi ad esempio Lazio o Abruzzo), la regione Toscana “cambia musica” e si dimostra sempre più virtuosa in tema di TPL investendo nel trasporto su ferro. L’arrivo dei nuovi treni Swing, presentati oggi in Garfagnana, dimostra la volontà dell’amministrazione regionale di rilanciare e potenziare il trasporto ferroviario, anche sulla tratte che, a torto, in passato sono state considerate minori. Nel fare i complimenti al Presidente Rossi ed all’Assessore Ceccarelli, che seppur in un momento di crisi economica come questo hanno compreso l’importanza del TPL investendo risorse economiche per migliorare gli spostamenti dei loro cittadini (ricordiamo anche il recente rinnovo delle flotte autobus di Arezzo, Piombino e Siena), auspichiamo che i loro omologhi colleghi di altre regioni prendano esempio da loro, tornando ad investire sulla ferrovia, riaprendo tutte quelle tratte fin troppo frettolosamente chiuse ed impedendo il declino di altre linee secondarie. Pensiamo ad esempio alla Sulmona – Carpinone o alla Priverno – Terracina o alla Sacile – Gemona o alla Pinerolo – Torre Pellice, da troppo tempo ingiustamente “sospese” ma anche a quelle linee che seppure riaperte continuano ad essere in pericolo, come ad esempio la Avezzano – Roccasecca. Il treno resta il mezzo ecologico per eccellenza, e le ferrovie “minori” sono un patrimonio da salvare e potenziare. Non esistono “rami secchi” ma solo linee gestite male, con materiale spesso obsoleto,mancata integrazione con gli altri vettori ed orari che non tengono conto delle esigenze reali dell’utenza. Cambiare musica, si può.
Intervista del Presidente del CeSMoT sulla chiusura dell’anello ferroviario
Il Presidente del CeSMoT, Omar Cugini, ha rilasciato una intervista al giornale “Osservatore Laziale” in merito all’annunciata chiusura dell’anello ferroviario romano. L’articolo, dal titolo “ROMA, CHIUSURA DELL’ANELLO FERROVIARIO: VERO O FINTO? “è disponibile all’indirizzo riportato qui sotto:
http://www.osservatorelaziale.it/index.asp?art=14570&arg=1&red=1
Di seguito l’apertura:
“Non credono alle parole pronunciate dal sindaco Ignazio Marino, sulla chiusura in tempi brevi dell’anello ferroviario nella capitale, abituati ai ripetuti annunci non seguiti da provvedimenti reali, gli associati al CESMOT, associazione che studia il trasporto pubblico locale, con una particolare attenzione per le linee su ferro, pensano che i 120 milioni stanziati dalla Commissione Trasporti della Camera per la soluzione all’annoso problema sono certamente una notizia positiva, ma non determineranno l’apertura a breve del tratto ferroviario in questione”
Trasporti, CeSMoT: priorità non è ticket “notturno” ma riforma e potenziamento rete
Siamo ben “lieti” di apprendere che l’assessore Importa abbia a cuore i giovani ed abbia annunciato uno speciale biglietto di tre euro per evitare le stragi post-movida e valido per viaggiare sui mezzi pubblici dalle 8 di sera fino alle 5 del mattino, tuttavia vorremmo far notare all’assessore che non è questa una priorità in quanto la rete notturna necessita non solo di una riforma, ma di radicali interventi per eliminare le criticità dovute, ad esempio, alla carenza di vetture, che spesso provoca soppressione di corse o, più in generale, all’eccessiva anzianità delle vetture stesse. Senza dimenticare che le linee notturne sono escluse dal monitoraggio e che quindi è praticamente impossibile avere, con esattezza, i tempi di attesa alla fermata. Inoltre, ci sfugge l’utilità di un biglietto che costa quanto due normali e ci chiediamo quale sia il vantaggio nel suo acquisto, tanto più che la metropolitana inizia il suo servizio alle 5.30 e quindi ben oltre la validità del “nuovo” ticket. Ci sentiamo di consigliare, infine, all’Assessore Improta un “istruttivo” viaggio sulle linee notturne romane, per toccare con mano il reale stato del servizio. Prima di pensare a giuste iniziative per incentivare l’uso del TPL sarebbe opportuno fare in modo che il suddetto TPL sia efficiente, cosa che attualmente, specie quello notturno a Roma, non è.
#RomaInTram: 907 e Polo Museale ATAC
Si terrà domenica 22/02 , in occasione della domenica ecologica, la manifestazione “Tram 907”, organizzata da GRAF e CeSMoT in collaborazione con ATAC Il programma comprenderà più corse a bordo del tram d’epoca “8 finestrini” lungo l’itinerario Porta Maggiore – Porta San Paolo (o viceversa), con soste fotografiche nei punti più scenografici della rete, e visita presso il Polo Museale Atac di Roma Porta San Paolo, dove sono esposti rotabili che hanno prestato servizio lungo tutte le principali linee ferroviarie e tramviarie di Roma e Provincia.
Gruppo A:
appuntamento a p.ta Maggiore 9.45
partenza con tram 907 10,00
arrivo a p.ta San Paolo 10,40
inizio visita parco museo 10,50
fine visita parco museo 11,45
Gruppo B:
appuntamento al parco museo Atac di p.ta San Paolo 9,30 (davanti biglietteria Roma Lido)
inizio visita parco museo 9,45
fine visita parco museo 10,40
partenza con tram 907 da p.ta San Paolo 10,50
arrivo a p.ta Maggiore 11,45
Gruppo C:
appuntamento a p.ta Maggiore 11,30
partenza con tram 907 11,40
arrivo a p.ta San Paolo 12,20
inizio visita parco museo 12,30
fine visita parco museo 13,25
Gruppo D:
appuntamento al parco museo Atac di p.ta San Paolo 11,10 (davanti biglietteria Roma Lido)
inizio visita parco museo 11,25
fine visita parco museo 12,20
partenza con tram 907 da p.ta San Paolo 12,30
arrivo a p.ta Maggiore 13,10
Contributo e prenotazioni:
7€ intero
4€ ridotto ragazzi dagli 11 ai 15 anni e soci GRAF / CeSMoT 12€ offerta coppia
gratuito i bambini fino a 10 anni
Indicando la preferenza per il gruppo e il numero di posti