L’inchiesta pubblicata oggi sul quotidiano La Repubblica, che ha portato alla luce un sistema parallelo di biglietti clonati , apre gravissimi scenari sui quali è doveroso che venga fatta luce quanto prima dai soggetti competenti. Finora gli utenti hanno pagato biglietti ed abbonamenti, anche dopo l’aumento tariffario, nella consapevolezza sia di pagare per il servizio offerto, sia di finanziare in parte il servizio stesso ricevendo oltretutto in cambio spesso ritardi e disservizi ed un servizio non in linea con gli standard di una capitale europea. Alla luce di quanto apparso oggi sulla stampa,la nostra associazione chiede con forza al Sindaco Marino di istituire una commissione d’inchiesta che possa, in tempi brevi, individuare le responsabilità dei soggetti coinvolti e di azzerare quanto prima gli attuali vertici di ATAC SpA commissariando l’azienda, visti i coinvolgimenti ad alti livelli della dirigenza. Contestualmente chiediamo un impegno da parte di Comune di Roma e Regione Lazio per una radicale revisione e modifica del sistema di bigliettazione, passando dagli attuali ed obsoleti titoli cartacei ad altri sistemi, come le smart card, che offrono maggiori standard di sicurezza e di affidabilità.
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Roma, CeSMoT: Stupiti da decisione di rimuovere i cordoli dalle corsie preferenziali
“Apprendiamo con grande stupore la decisione di Trambus e dell’Assessorato alle Politiche della Mobilità del Comune di Roma di iniziare i lavori di rimozione dei cordoli che delimitano le corsie preferenziali” lo dichiara il CeSMoT -Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti commentando la notizia dell’imminente avvio dei lavori di rimozione dei cordoli dalle corsie preferenziali. – “Dopo anni di lunghe batteglie a difesa delle corsie preferenziali – prosegue il CeSMoT – proprio quando finalmente si era riusciti ad ottenere discreti risultati proprio grazie all’installazione dei cordoli, si vuole fare un grande passo indietro, lasciando di fatto via libera al traffico privato che potrà liberamente invadere le corsie preferenziali. L’annunciata sostituzione dei cordoli con le c.d borchie -aggiunge il CeSMoT – in nome di una loro presunta minore pericolosità non ci trova per nulla in accordo in quanto le borchie non garantiscono un opportuno deterrente verso gli automobilisti ed i motociclisti furbi che quotidianamente utilizzano le corsie riservate ai mezzi pubblici per svicolare dal traffico cittadino. Chiediamo perciò a gran voce al Comune di Roma e a Trambus – conclude il CeSMoT – di ripensare a questa assurda decisione ,avviando contestualmente sia la manutenzione di tutti quei cordoli attualmente mancanti o danneggiati, sia la realizzazione di maggiori protezioni, come muretti o marciatram, fisicamente impossibili da superare. Infine, vorremmo far notare che non sono i cordoli ad essere pericolosi per le due ruote, ma che molto spesso a provocare incidenti sono spesso comportamenti dei conducenti in palese violazione delle norme del codice della strada”
Omar Cugini
Presidente CeSMoT